3 Febbraio 2010

La Candelora. Presentazione del Signore. febbraio 2014

Filed under: articoli,LEZIONI 2014-15,Religione — giacomo.campanile @ 09:23

Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la presentazione al Tempio di Gesù Lc.2,22-39, popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti“, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi. Maria, in osservanza alla legge, si recò al Tempio di Gerusalemme, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, per offrire il suo primogenito e compiere il rito legale della sua purificazione.
L’incontro del Signore con Simeone e Anna nel Tempio accentua l’aspetto sacrificale della celebrazione e la comunione personale di Maria col sacrificio di Cristo, poiché quaranta giorni dopo la sua divina maternità la profezia di Simeone le fa intravedere le prospettive della sua sofferenza: “Una spada ti trafiggerà l’anima“: Maria, grazie alla sua intima unione con la persona di Cristo, viene associata al sacrificio del Figlio.
Roma adottò la festività verso la metà del VII secolo; papa Sergio 1 (687-701) istituì la più antica delle processioni penitenziali romane, che partiva dalla chiesa di S. Adriano al Foro e si concludeva a S. Maria Maggiore. Il rito della benedizione delle candele, di cui si ha testimonianza già nel X secolo, si ispira alle parole di Simeone: I miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti“. Da questo significativo rito è derivato il nome popolare di festa della “Candelora”. La denominazione di “Candelora” data popolarmente alla festa deriva dalla somiglianza del rito del Lucernare, di cui parla Egeria: “Si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo così una luce grandissima” (Itinerarium 24, 4), con le antiche fiaccolate rituali che si facevano nei Lupercali (antichissima festività romana che si celebrava proprio a metà febbraio).
Il canto “Ora lascia” esprime in melodia il contenuto della festa, il Cristo è luce per illuminare le genti e gloria del popolo

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