26 Settembre 2017

Anna Comnena. Storiografa e principessa bizantina.

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 07:26

VIDEO LEZIONE DEL PROF. GIACOMO CAMPANILE

Anna Comnena
Anna Comnena (in greco Ἄννα Κομνηνή; Costantinopoli, 2 dicembre 1083 – Costantinopoli, 1153) è stata una storiografa e principessa bizantina. Figlia di Alessio I Comneno e Irene Ducaena (o Doukaina), è una delle prime donne storiografe conosciute.

Anna Comnena, nota anche come Anna Komnene, fu una principessa e storica bizantina nata il 2 dicembre 1083 a Costantinopoli. Era la figlia dell’imperatore Alessio I Comneno e dell’imperatrice Irene Doukaina. Anna è famosa per la sua opera “Alessiade”, che è un resoconto dettagliato del regno di suo padre e della storia politica e militare dell’Impero Bizantino durante quel periodo.

Anna era molto istruita e ben versata in vari argomenti, tra cui poesia, retorica, scienze e filosofia greca. Nonostante la sua erudizione, era anche nota per la sua natura ambiziosa e il suo coinvolgimento nelle intrighi di corte. Dopo la morte di suo padre, cospirò per rovesciare suo fratello, Giovanni II Comneno, ma il complotto fallì ed ella fu infine confinata in un monastero.

La sua opera, “Alessiade,” rimane una fonte storica preziosa, fornendo approfondimenti sull’Impero Bizantino e sulle Crociate.

«Ῥέων ὁ χρόνος ἀκάθεκτα καὶ ἀεί τι κινούμενος παρασύρει καὶ παραφέρει πάντα τὰ ἐν γενέσει καὶ ές βυθὸν ἀφανείας καταποντοῖ ὃπου μὲν οὐκ ἂξια λόγου πράγματα, ὃπου δὲ μεγάλα τε καὶ ἂξια μνήμης, καὶ τά τε ἂδηλα φύων κατὰ τὴν τραγῳδίαν καὶ τὰ φανέντα ἀποκρυπτόμενος. Ἀλλ’ ὃ γε λόγος ὁ τῆς ἱστορίας ἔρυμα καρτερώτατον γίνεται τῷ τοῦ χρόνου ῥεύματι καὶ ἵστησι τρόπον τινὰ τὴν ἀκάθεκτον τούτου ῥοὴν καὶ τὰ ἐν αὐτῷ γινόμενα πάντα, ὁπόσα ὑπερείληφε, ξυνέχει καὶ περισφίγγει καὶ οὐκ ἐᾷ διολισθαίνειν εἰς λήθης βυθούς.»
(IT)«Il Tempo, nel suo scorrere perpetuo e irresistibile, trascina via con sé tutte le cose create, e le sprofonda negli abissi dell’oscurità, siano esse azioni di nessun conto o, al contrario, azioni grandi e degne di essere celebrate, e pertanto, come dice il grande poeta tragico, “porta alla luce ciò che era nascosto e avvolge nell’oscurità ciò che è manifesto [Sofocle]”. Ma il racconto dell’indagine storiografica è un valido argine contro il fluire del tempo, e in certo modo costituisce un ostacolo al suo flusso irresistibile, e afferrando con una salda presa quante più cose galleggiano sulla sua superficie, impedisce che scivolino via e si perdano nell’abisso dell’Oblio.»
(Anna Comnena, Proemio dell’Alessiade)
Alessio I Comneno padre di Anna Comnena
Primogenita e figlia prediletta dell’imperatore bizantino Alessio I Comneno, fu accuratamente allevata nello studio della poesia, della retorica, delle scienze e della filosofia greca. Ma a parte le vaste capacità di apprendimento e la buona volontà nello studio, Anna aveva un carattere ambizioso e incline all’intrigo, pronta a superare ogni limite pur di guadagnare a sé stessa fama e potere.

Le donne della sua famiglia giocarono un ruolo fondamentale durante il regno di Alessio e ciò la rendeva ancora più ambiziosa di ottenere il trono imperiale. La più importante tra queste fu Anna Dalassena, madre di Alessio, che aveva orchestrato la salita al potere dei Comneni nella seconda metà dell’XI secolo. Quando l’imperatore, pochi mesi dopo la sua incoronazione, dovette lasciare Costantinopoli per fronteggiare uno sbarco normanno in Epiro, fu a lei e non al Senato o al patriarca che affidò il potere. Probabilmente, è guardando agire sua nonna che nascerà in Anna Comnena la volontà di divenire imperatrice a sua volta, infatti parla così di Anna Dalassena: «Mia nonna era così perspicace negli affari e così abile a dirigere lo Stato e a occuparsi di ogni problema, che le sarebbe stato possibile governare non solo l’Impero dei Romani, ma anche qualunque altra cosa esistesse sotto il sole. Donna di enorme esperienza, conosceva la natura di gran parte delle cose, come nascessero e verso cosa si dirigessero, quali potevano portare alla distruzione delle cose stesse e quali invece le potessero rinsaldare. Sapeva comprendere ciò che era importante e come pervenire all’obiettivo desiderato.

E non solo possedeva delle qualità intellettuali encomiabili, ma la sua capacità persuasiva era altrettanto stupefacente, infatti era un’oratrice convincente, che, senza soffermarsi troppo su un solo argomento, sapeva esporlo a grandi linee in modo chiaro e condurlo a una conclusione logica».

La seconda di queste donne fu la moglie di Alessio e la madre di Anna Comnena, l’imperatrice Irene Ducas. Riservata di natura, sempre piuttosto timida quando doveva mostrarsi in pubblico, era tuttavia una grande intellettuale e appassionata di filosofia ed era solita tenere discussioni letterarie. Fu lei a ordinare a Niceforo Briennio di scrivere la biografia di Alessio che Anna dovette in seguito completare.

Appena nata, Anna fu promessa a Costantino Ducas, figlio dell’imperatore Michele VII Ducas e di Maria d’Alania. Quest’ultima venne sposata dall’imperatore Niceforo III Botaniate (1078-1081) e questo causò uno scandalo, in quanto Michele era ancora vivo. Niceforo III Botaniate inoltre annunciò che il suo erede non sarebbe stato il figlio di Michele VII Ducas, Costantino Ducas, e la famiglia Ducas gli si rivoltò contro. Venne acclamato imperatore nel 1081 Alessio I, il quale aveva sposato una Ducas. Dopo aver marciato su Costantinopoli Alessio costrinse Niceforo ad abdicare. Secondo i pettegolezzi di corte, Maria d’Alania fu amante di Alessio I: quest’ultimo aveva adottato Costantino Ducas proclamandolo co-imperatore e suo diretto successore, una posizione di potere che venne meno con la nascita di Giovanni II Comneno, primo figlio maschio di Alessio I e pertanto naturale erede al trono. Il fidanzamento di Anna e Costantino fu presto annullato e la stessa Maria fu allontanata dalla corte imperiale e confinata nel Monastero della Kecharitomene.

Le nozze di Anna si celebrarono nel 1097, quando la quattordicenne principessa sposò Niceforo Briennio, un giovane e valente nobiluomo appartenente a una famiglia aristocratica che aveva reclamato il trono prima dell’avvento di Alessio. Ottenuto l’appoggio della madre Irene, Anna tentò di indurre il padre, malato e prossimo alla morte, ad annullare il diritto ereditario di Giovanni, garantendo la corona a suo marito Niceforo, ma l’imperatore ricordò alla figlia che mai nella storia un imperatore romano aveva scelto come successore un uomo estraneo alla propria famiglia pur avendo un figlio suo. Per nulla scoraggiata dal fallimento dell’impresa, nel 1118 Anna prese parte a una congiura per deporre suo fratello Giovanni, ma lo stesso marito si rifiutò di appoggiarla. In questa occasione, Anna esclamò «La Natura ha sbagliato i nostri sessi: avrebbe dovuto essere lui la donna».

Scoperto il complotto contro il nuovo sovrano, Anna perse le sue proprietà e la dignità di membro della famiglia imperiale, ma ebbe risparmiata la vita grazie a un generoso atto di clemenza di suo fratello l’imperatore, che la spedì in un convento. Il matrimonio con Niceforo durò ben 40 anni e dall’unione nacquero quattro figli. Anna impiegò tutto il proprio tempo libero nella stesura dell’Alessiade, una lunga cronaca della vita e del regno (1081 – 1118) di suo padre Alessio. Inoltre, contribuì alla lavorazione dei testi storici di suo marito, anch’egli appassionato narratore delle vicende del proprio tempo.

Fiera oppositrice della Chiesa latina e ammiratrice entusiasta dell’Impero bizantino, Anna considerò le Crociate un grave pericolo politico e religioso. Suoi modelli furono gli antichi storici Erodoto, Tucidide, Polibio e Senofonte, e il suo stile appare spesso forzatamente depurato degli elementi atticistici del periodo, finendo col risultare un linguaggio troppo artificiale.

In generale, la cronologia degli avvenimenti risulta fedele e attendibile, soprattutto nel caso di avvenimenti occorsi prima del suo internamento in convento, ma diventa particolarmente carente sui periodi successivi, data la sua evidente impossibilità ad attingere direttamente alle fonti di Palazzo. In ogni caso, i suoi resoconti rispecchiano gli standard del luogo e dell’epoca.

Una biografia romanzata di Anna Comnena è comparsa nel 1999 col romanzo Anna di Bisanzio, di Tracy Barrett.

Anna Comnena (o Anna Komnena) è stata una figura straordinaria della storia bizantina, nota per essere una delle prime donne storiografe conosciute. Nata il 2 dicembre 1083 a Costantinopoli, era la primogenita dell’imperatore Alessio I Comneno e dell’imperatrice Irene Doukaina. Cresciuta in un ambiente di grande cultura, Anna ricevette un’educazione approfondita in filosofia, retorica, medicina e scienze.

La sua opera più celebre è l’Alessiade, una cronaca dettagliata del regno di suo padre, Alessio I. Questo testo non solo celebra le imprese dell’imperatore, ma offre anche una preziosa testimonianza della politica, delle guerre e della società bizantina dell’epoca. Sebbene l’opera sia spesso considerata di parte, rimane una fonte fondamentale per comprendere la storia del periodo.

Anna era anche una figura ambiziosa e determinata. Dopo la morte del padre, tentò senza successo di orchestrare un colpo di stato per mettere suo marito, Niceforo Briennio, sul trono al posto del fratello Giovanni II Comneno. Questo fallimento segnò la fine delle sue ambizioni politiche, e Anna trascorse il resto della sua vita in un monastero, dedicandosi alla scrittura e allo studio.

Alessio I Comneno (in greco Αλέξιος Κομνηνός, Alexios Komnenos; Costantinopoli, 1048 – Costantinopoli, 15 agosto 1118) è stato un imperatore bizantino dal 1081 al 1118.
La sua ascesa al potere
Alessio era figlio di Giovanni Comneno e nipote di Isacco I Comneno, un precedente imperatore bizantino. La famiglia dei Comneni era una delle più potenti dell’Impero bizantino. Alessio salì al trono nel 1081, dopo aver deposto l’imperatore Niceforo III Botaniate.
Politica interna
Alessio IComneno ereditò un impero in crisi, minacciato da nemici esterni e dilaniato da conflitti interni. Egli riformò l’esercito e l’amministrazione, rafforzando il potere centrale. Per affrontare la minaccia dei Turchi Selgiuchidi, Alessio chiese aiuto all’Occidente, il che portò alla Prima Crociata.
Politica estera
Durante il suo regno, Alessio I Comneno dovette affrontare numerose sfide, tra cui le invasioni dei Normanni, dei Peceneghi e dei Turchi Selgiuchidi. Grazie alla sua abilità politica e militare, Alessio riuscì a respingere queste minacce e a ristabilire una certa stabilità nell’Impero.
Crociate
Nel 1095, Alessio I Comneno chiese aiuto al papato per difendere l’Impero dai Turchi. La sua richiesta portò alla Prima Crociata, che vide la conquista di Gerusalemme da parte dei crociati. Alessio riuscì a sfruttare la situazione a proprio vantaggio, recuperando alcuni territori perduti a vantaggio dei turchi.
Morte
Alessio I Comneno morì nel 1118, dopo un lungo regno di 37 anni. Gli succedette il figlio Giovanni II Comneno.
Giudizio storico
Alessio I Comneno è considerato uno dei più grandi imperatori bizantini. Egli riuscì a risollevare le sorti di un impero in crisi e a porre le basi per una nuova epoca di prosperità. La sua politica estera abile gli permise di stringere alleanze con l’Occidente e di sfruttare a proprio vantaggio le Crociate.
Spero che questa risposta ti sia utile. Se hai altre domande, non esitare a chiedere.

Alessio I Comneno (in greco Αλέξιος Κομνηνός, Alexios Komnenos; Costantinopoli, 1048 – Costantinopoli, 15 agosto 1118) è stato un imperatore bizantino dal 1081 al 1118.
La sua ascesa al potere
Alessio era figlio di Giovanni Comneno e nipote di Isacco I Comneno, un precedente imperatore bizantino. La famiglia dei Comneni era una delle più potenti dell’Impero bizantino. Alessio salì al trono nel 1081, dopo aver deposto l’imperatore Niceforo III Botaniate.
Politica interna
Alessio IComneno ereditò un impero in crisi, minacciato da nemici esterni e dilaniato da conflitti interni. Egli riformò l’esercito e l’amministrazione, rafforzando il potere centrale. Per affrontare la minaccia dei Turchi Selgiuchidi, Alessio chiese aiuto all’Occidente, il che portò alla Prima Crociata.
Politica estera
Durante il suo regno, Alessio I Comneno dovette affrontare numerose sfide, tra cui le invasioni dei Normanni, dei Peceneghi e dei Turchi Selgiuchidi. Grazie alla sua abilità politica e militare, Alessio riuscì a respingere queste minacce e a ristabilire una certa stabilità nell’Impero.
Crociate
Nel 1095, Alessio I Comneno chiese aiuto al papato per difendere l’Impero dai Turchi. La sua richiesta portò alla Prima Crociata, che vide la conquista di Gerusalemme da parte dei crociati. Alessio riuscì a sfruttare la situazione a proprio vantaggio, recuperando alcuni territori perduti a vantaggio dei turchi.
Morte
Alessio I Comneno morì nel 1118, dopo un lungo regno di 37 anni. Gli succedette il figlio Giovanni II Comneno.
Giudizio storico
Alessio I Comneno è considerato uno dei più grandi imperatori bizantini. Egli riuscì a risollevare le sorti di un impero in crisi e a porre le basi per una nuova epoca di prosperità. La sua politica estera abile gli permise di stringere alleanze con l’Occidente e di sfruttare a proprio vantaggio le Crociate.
[21/2, 11:37] Giacomo Campanile: Anna Comnena, una principessa e storica bizantina del XII secolo.
E
Anna Comnena (1083-1153) era la figlia dell’imperatore bizantino Alessio I Comneno. Era una donna di grande cultura e ambizione, nota per la sua opera storica “Alessiade”, che narra la storia del regno di suo padre.
* Cosa ha fatto: Anna Comnena è considerata una delle prime donne storiche. La sua “Alessiade” è una fonte preziosa per la storia dell’Impero bizantino e del periodo delle Crociate.
* Perché è importante: Anna Comnena è importante per il suo contributo alla storiografia e per la sua testimonianza sulla corte bizantina e sugli eventi storici del suo tempo.
Se hai altre
[21/2, 11:45] Giacomo Campanile: L’Alessiade è un’opera storica scritta da Anna Comnena, principessa bizantina e figlia dell’imperatore Alessio I Comneno. Il testo, composto da 15 libri, narra le gesta del padre, dalla sua ascesa al trono fino alla sua morte, avvenuta nel 1118.
Contenuto
L’opera si concentra principalmente sulle campagne militari di Alessio I, impegnato a difendere l’Impero bizantino dalle minacce esterne, come i Turchi Selgiuchidi, i Normanni e le prime Crociate. Anna Comnena descrive con dovizia di particolari le strategie militari del padre, le battaglie combattute e le alleanze politiche strette per garantire la sopravvivenza dell’Impero.
Stile e fonti
Lo stile di scrittura di Anna Comnena è elegante e ricercato, tipico della storiografia bizantina. L’autrice utilizza un linguaggio ricco di figure retoriche e riferimenti classici, rifacendosi alla tradizione storiografica greca. Per la stesura dell’opera, Anna Comnena attinge a diverse fonti, tra cui documenti ufficiali, testimonianze dirette e la sua stessa memoria personale.
Importanza
L’Alessiade è considerata una fonte storica di primaria importanza per la conoscenza del periodo comneno. L’opera fornisce informazioni preziose sulla politica, la società e la cultura bizantina del XII secolo, nonché sulle relazioni tra l’Impero bizantino e l’Occidente cristiano. Inoltre, l’Alessiade è un’importante testimonianza della figura di Alessio I Comneno, un sovrano che seppe risollevare le sorti di un impero in grave difficoltà.
Curiosità
* Anna Comnena iniziò a scrivere l’Alessiade dopo la morte del padre, probabilmente intorno al 1148.
* L’opera rimase incompiuta, interrompendosi bruscamente nel 1118, anno della morte di Alessio I.
* L’Alessiade fu riscoperta e pubblicata solo nel XVII secolo, grazie al lavoro di studiosi occidentali.

Niceta Coniata (in greco Νικήτας Χωνιάτης, Niketas Choniates; Chonai, 1155 circa – Nicea, 1217) è stato un funzionario, politico e storico bizantino, considerato uno dei più importanti della sua epoca.

Biografia

La sua vita fu densa di avvenimenti cruciali per la storia di Bisanzio, come la battaglia di Miriocefalo, le lotte intestine dopo la morte di Manuele I, l’ascesa al trono della dinastia degli Angeli, la disastrosa quarta crociata con il conseguente sacco di Costantinopoli ed infine la nascita dell’Impero di Nicea.

La sua opera principale, intitolata Historia, è una preziosa fonte di informazioni sugli eventi che hanno caratterizzato questo periodo storico cruciale per l’Impero bizantino.

Contesto storico

Il periodo storico in cui visse Niceta Coniata fu caratterizzato da una profonda crisi dell’Impero bizantino, sempre più pressato dalle minacce esterne e lacerato da conflitti interni.

La sua opera di storico è considerata una delle fonti più importanti per la conoscenza della storia bizantina del XII e XIII secolo.

Opere

* Historia (Χρονικὴ διήγησις)

* Thesaurus Orthodoxae Fidei (Θησαυρὸς ὀρθοδοξίας)

* De signis Constantinopolitanis (Περὶ τῶν ἐν Κωνσταντινουπόλει σημείων)

Stile

Lo stile di Niceta Coniata è caratterizzato da un linguaggio ampolloso e ricco di figure retoriche, tipico della storiografia bizantina del tempo.

Giudizio storico

Nonostante ciò, la sua opera è considerata una fonte di primaria importanza per la ricostruzione storica degli eventi che hanno caratterizzato il periodo di crisi e trasformazione dell’Impero bizantino.

Curiosità

Niceta Coniata assistette in prima persona ad alcuni degli eventi più drammatici della storia bizantina, come il sacco di Costantinopoli del 1204.

La sua testimonianza oculare di questi eventi è stata fondamentale per la ricostruzione storica di questo periodo.

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