Il primo dei sette sacramenti della Chiesa cattolica, riconosciuto come tale da quasi tutte le altre confessioni cristiane: mediante il rito dell’infusione o dell’immersione e la pronuncia della formula trinitaria prescritta, l’entrata di un nuovo cristiano nella Chiesa; possono supplirvi il martirio ( b. di sangue ) o l’atto di carità perfetta in cui è implicito il voto di riceverlo
Le parole “battesimo” e “battezzare” derivano dal greco (βάπτισμα, βαπτίζειν), dove la radice corrispondente indica “immergere nell’acqua”. In effetti il battesimo simboleggia il seppellimento dell’uomo “vecchio” nella morte di Cristo per la rinascita dell’uomo nuovo in Cristo.
Cattolici e ortodossi credono nella cosiddetta “rigenerazione battesimale”, cioè che coloro che si battezzano per la salvezza, rinunciando espressamente a Satana e credendo in Cristo morto e risuscitato, sono liberati dal peccato originale e rigenerati come figli di Dio; entrano così a far parte della Chiesa, che è la comunità dei credenti in Cristo.
Detto in termini negativi, consiste nella cancellazione del peccato originale, originato dal comportamento di Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre: secondo l’espressione di san Paolo nella Lettera ai Romani, «dove è abbondato il peccato è sovrabbondata la grazia», cioè si diventa figli di Dio, si viene incorporati a Cristo (persona in Cristo) e si entra a far parte della comunità dei salvati, la Chiesa. Se la persona che viene battezzata, su sua richiesta, è adulta, o anche adolescente, con il Battesimo viene anche perdonata da Dio per tutte le colpe e i peccati commessi fino allora, senza bisogno del Sacramento della Confessione.