Battaglia di Lepanto 1571 e Madonna del Rosario. Religione e storia.
Video della battaglia. Ricostituzione della Battaglia navale dove la Lega Cristiana sconfisse la Flotta Turca nel Golfo di Lepanto e Patrasso.
L’origine della Madonna del Rosario è stata attribuita all’apparizione di Maria
a San Domenico nel 1208 a Prouille, nel primo convento da lui fondato.
La Chiesa cattolica celebra la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre di ogni anno.
Questa festa fu istituita con il nome di “Madonna della Vittoria” dal papa Pio V a perenne ricordo della battaglia di Lepanto, svoltasi appunto il 7 ottobre del 1571, nella quale la flotta della Lega Santa (formata da Spagna, Repubblica di Venezia e Stato della Chiesa) sconfisse quella dell’Impero ottomano.
Il successore, papa Gregorio XIII, la trasformò in festa della “Madonna del Rosario”: i cristiani attribuirono il merito della vittoria alla protezione di Maria, che avevano invocato recitando il Rosario prima della battaglia.
La battaglia di Lepanto in un dipinto di Paolo Veronese.
La Madonna di Pompei
Nella basilica di Pompei – città la cui patrona è proprio la Madonna del Rosario – si conserva una tela attribuita alla scuola di Luca Giordano, di notevolissimo valore spirituale e taumaturgico poiché oggetto di culto molto intenso e diffuso, con pellegrinaggi che si concentrano durante le due suppliche: l’8 maggio (l’8 maggio 1876 ebbe inizio la costruzione della basilica) e la prima domenica di ottobre. Il noto Santuario è metà di oltre 4 milioni di pellegrini l’anno che giungono a Pompei per venerare la Madonna del Rosario.
La Madonna del Rosario di Pompei si festeggia il 7 ottobre e l’8 maggio con la recita della Supplica solenne. Il culto risale nel XIII secolo e fu diffuso grazie all’ordine dei Domenicani. Nel 1572 Papa Pio V istituì la festa del Santo Rosario dopo la vittoria di Lepanto nel 1571 da parte della flotta cristiana sui turchi mussulmani, che il papa riconobbe merito dell’intercessione di Maria, alla quale il Papa invitò il popolo a pregare con la recita del Rosario. Dopo le apparizioni di Lourdes, nel 1858, dove la Vergine Maria incoraggiò la pratica del Rosario, il culto si diffuse con maggiore intensità.
Il più grande testimone e propagatore della devozione del Rosario fu il beato Bartolo Longo, un tempo avvocato anticlericale (1841-1926). Durante gli studi a Napoli, abbracciò lo spiritismo. Una notte, in preda a una grande crisi, su consiglio dell’amico Vincenzo Pepe si rivolse a padre Radente, domenicano, il quale lo accompagnò fino ad aggregarlo al Terz’Ordine di san Domenico. Bartolo, una volta laureato, si dedicò alle opere di assistenza, facendo voto di castità. In questo tempo conobbe la contessa Marianna Farnararo De Fusco, la quale restò vedova all’età di 27 anni. Bisognosa di un amministratore per i beni e di un precettore dei suoi cinque figli, coinvolse Bartolo, il quale si stabilì presso la sua residenza. La situazione offriva però motivo di chiacchiericcio, tanto che i due si sposarono solo per mettere a tacere le voci, continuando a vivere da amici. La contessa aveva proprietà e abitazioni fino a Pompei, e Bartolo, in qualità di amministratore, vi si recava spesso. In queste sue trasferte prese atto dell’ignoranza della gente, a tal punto da dedicarsi all’insegnamento, al catechismo e alla pratica della recita del Rosario. Un giorno, suor Maria Concetta de Litala donò al Bartolo una vecchia e trascurata tela raffigurante la Madonna del Rosario: lui la restaurò e la portò a Pompei, dove dal 13 febbraio 1876 venne esposta in una piccola cappella. A causa della folla dei pellegrini che vi accorrevano per le abbondanti grazie e miracoli che la Madonna elargiva, la cappella risultò sempre più piccola, e così, già nel 9 maggio 1876, fu costruito un nuovo tempio, inaugurato nel 1887. L’immagine verrà quindi incoronata con un diadema d’oro da papa Leone XII.