14 Marzo 2017

Basilica di San Paolo fuori le mura. Marzo 2017

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 11:15

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Basilica di San Paolo fuori le mura

Basilica di San Paolo fuori le mura. Marzo 2017

Breve video

Chiostro e pinacoteca San Paolo

Portico

10 Dicembre 2015

LEZIONI 2015-2016

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 11:41

COMPITI VACANZE E CANTO DI FINE ANNO 2016

SANTI DEL GIORNO

Tutto è vanità. Maggio 2016

Religione e sport.  2016 marzo

Michelangelo: Giudizio Universale (Cappella Sistina). Aprile 2016

Islam, Italia. Aprile 2016

QUIZ SULLA PASQUA.Aprile 2016

Tutti quanti abbiamo un angelo. 2016 MARZO

LIBERTÀ E RELIGIONE. Marzo 2016

DIO AMA I BAMBINI. Febbraio 2016

La Candelora. LEZIONE 2016 FEBBRAIO

CRUCIVERBA DI RELIGIONE DA RISOLVERE AL COMPUTER. FEBBRAIO 2016

Basilica San Giovanni in Laterano a Roma. GENNAIO 2016

RELIGIONE E PACE. EDUCARE ALLA PACE NELLA SCUOLA. Novembre 2016

In Italia 6 scienziati su 10 credono in Dio. Dicembre 2016
Progetto sulla bellezza e la sua percezione. Siamo tutti belli Dicembre 2016.

San Pietro una vera magia di colori: ecco lo spettacolo di luci “Fiat Lux” Novembre 2015

BASILICHE GIUBILARI DI ROMA. Dicembre 2015

Come ottenere l’indulgenza. Novembre 2015

Immacolata Concezione 8 dicembre. Novembre 2015

IL NATALE DI GESÙ’. Novembre 2015

Il Papa: bestemmia uccidere in nome di Dio. Novembre 2015

BASILICHE GIUBILARI DI ROMA. Nottobre 2015

Alcol e droga tra i giovani. C’è “Io amo la vita”,la campagna della Regione. Settembre 2015

Religione e musica. Settembre 2015

Il principe d’Egitto. Settembre 2015

Oriana aveva ragione: l’islam è un male. Terrorismo e occidente. Settembre 2015

SE DIO VUOLE. IL FILM 2015. Settembre 2015

9 Dicembre 2015

Come ottenere l’indulgenza. LEZIONE 2015

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 13:27

VIDEO INDULGENZA

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La dottrina dell’indulgenza è un aspetto della fede cristiana, affermata dalla Chiesa cattolica, che si riferisce alla possibilità di cancellare una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato (detta pena temporale), dal peccatore che abbia confessato con pentimento sincero il suo errore e sia stato perdonato tramite il sacramento della confessione.

Per ottenere una indulgenza plenaria o parziale, secondo la dottrina cattolica, un fedele,completamente distaccato dal peccato anche veniale, deve:

  1. confessarsi, (confessione sacramentale) per ottenere il perdono dei peccati;
  2. fare la comunione eucaristica, per essere spiritualmente unito a Cristo;
  3. pregare secondo le intenzioni del Papa, per rafforzare il legame con la Chiesa;
  4. Attraversare la Porta santa e compiere una delle opere buone a cui è annessa l’indulgenza.
  5. Recitare il Credo.

Per i vivi e per i defunti

La dottrina del tesoro della Chiesa resta in vigore, insegnando che il bene operato da alcuni (Gesù, Maria, i santi) torna a vantaggio di tutti. Secondo tale dottrina, il tesoro della Chiesa viene amministrato dalla stessa a beneficio di chi è in vita e per tramite dei vivi a beneficio delle anime dei defunti che stanno purificandosi nel Purgatorio. L’indulgenza chiesta dai vivi per i loro defunti aiuta la purificazione di chi in Purgatorio “attende” di essere ammesso in Paradiso. Questo è il nocciolo del dogma della comunione dei santi: le preghiere e le opere di bontà che tutti possono fare, valgono per tutti gli uomini, per tutte le anime (anche quelle dei non cristiani, o degli atei) e vanno a combattere il male che gli stessi uomini commettono.

30 Novembre 2015

Immacolata Concezione 8 dicembre. LEZIONE 2015

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 08:37

Significato teologico dell’Immacolata Concezione.

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La Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento,

E’ una festa molto sentita dal popolo italiano.

Maria è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura. Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Papa Pio IX nel 1854.

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Piazza di Spagna (nel Seicento piazza di Francia), con la scalinata di Trinità dei Monti, è una delle più famose di Roma. Deve il suo nome al palazzo di Spagna, sede dell’ambasciata dello Stato iberico presso la Santa Sede.

Dal lato di via Frattina sorge il Palazzo di Propaganda Fide, di proprietà della Santa Sede. Di fronte alla sua facciata, progettata da Bernini (mentre la facciata laterale è invece di Francesco Borromini), svetta la colonna dell’Immacolata Concezione, che fu innalzata dopo la proclamazione del dogma per volontà del re Ferdinando II delle Due Sicilie in ringraziamento per uno scampato attentato, e inaugurata il giorno 8 dicembre 1857. Dal 1923 i Vigili del Fuoco offrono un acrobatico omaggio floreale alla statua, avvalendosi delle loro scale; nel 1953 lo stesso papa Pio XII volle presenziare alla cerimonia, ma fu dal 1958 con Giovanni XXIII che la presenza del Santo Padre a tale rito divenne una vera e propria tradizione, fedelmente mantenuta da tutti i pontefici.

Attualmente l’omaggio floreale di Piazza di Spagna – sempre accompagnato da una preghiera mariana del Papa – è una delle cerimonie religiose più amate e popolari di Roma.

24 Novembre 2015

“Adeste Fideles”? Troppo cristiana per cantarla a scuola, ed è polemica.

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 13:02

Quanti di noi, durante le feste natalizie, hanno intonato a scuola il celebre canto “Adeste Fideles”? Non lo canteranno gli studenti dell’Istituto comprensivo di Casazza, in provincia di Bergamo, il cui dirigente scolastico, Maria Antonia Savio, avrebbe ritenuto il brano natalizio “troppo cristiano” per essere suonato durante la festa della scuola.

IL NATALE DI GESÙ’. LEZIONE 2020

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 11:06

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La prima traccia del Natale risale al Commentario su Daniele di sant’Ippolito di Roma, datato al 203-204 d.C. molti anni prima delle testimonianze di analoghe festività del Sole Invitto. Altri riferimenti poco certi sulla festività del Natale risalgono al IV secolo. La prima menzione certa della Natività di Cristo con la data del 25 dicembre risale invece al 336, e la si riscontra nel Chronographus, redatto intorno alla metà del IV secolo dal letterato romano Furio Dionisio Filocalo.

La tradizione cristiana ha basi comuni con quella popolare e contadina, dal momento che nello stesso periodo si celebravano una serie di ricorrenze e riti legati al mondo pagano: infatti nell’antica Roma dal 17 al 24 si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell’agricoltura, durante i quali avvenivano scambi di doni e sontuosi banchetti.

Il Natale costituisce probabilmente l’esempio più significativo di come una tradizione pagana sia stata assorbita dal Cristianesimo assumendo un nuovo significato

Nonostante l’introduzione del Natale cristiano, i culti pagani collegati alla celebrazione del sole perdurarono per molti anni, tant’è che ancora nel Natale del 460 tale circostanza portò papa Leone I ad affermare:

«È così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei.»
(Papa Leone I, 7° sermone tenuto nel Natale del 460 – XXVII – 4)

Joseph Ratzinger, Immagini di speranza. Le feste cristiane in compagnia del Papa, ed. San Paolo, 2005, p. 10 (Scrive Ratzinger: “Il primo ad affermare con certezza che Gesù nacque il 25 dicembre è stato Ippolito di Roma nel suo commento a Daniele, scritto verso il 204)

Alcuni studiosi hanno inoltre suggerito una possibile relazione con la festa ebraica della Ridedicazione del Tempio, la Hanukkah, che cade il venticinquesimo giorno di Kislev, un mese lunare che corrisponde approssimativamente a novembre o dicembre. La festa ha però un significato diverso

Nel 385 Egeria scrive di essere rimasta profondamente impressionata dalla festa della Natività di Gerusalemme, che aveva aspetti prettamente natalizi; il vescovo si recava di notte a Betlemme, tornando a Gerusalemme il giorno della celebrazione. 

Nella tradizione cristiana, il Natale celebra la nascita di Gesù a Betlemme da Maria. Il racconto ci è pervenuto attraverso i vangeli secondo Luca e Matteo, che narrano l’annuncio dell’angelo Gabriele, la deposizione nella mangiatoia, l’adorazione dei pastori, la visita dei magi.

Alcuni aspetti devozionali (San Giuseppe,la grotta, il bue e l’asino, i nomi dei Magi) risalgono invece a tradizioni successive e a racconti presenti in vangeli apocrifi.

RE MAGI. Nella tradizione cristiana i magi sono alcuni astronomi e sacerdoti zoroastriani he, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo “il suo astro” giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il “re dei Giudei”

tradizione cristiana vi ha aggiunto alcuni particolari: erano tre (sulla base dei tre doni portati, oro, incenso e mirra), erano re e si chiamavano Melchiorre, Baldassarre e Gaspare

Il significato cristiano della festa risiede nella celebrazione della presenza di Dio. Con la nascita di Gesù, Dio per i cristiani non è più infatti un Dio distante, che si può solo intuire da lontano, ma è un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi.

TRADIZIONI NATALIZIE

Il Natale è una festa accompagnata da diverse tradizioni, sociali e religiose, spesso variabili da paese a paese.

Tra i costumi, le pratiche e i simboli familiari del Natale sono presenti il presepe, l’albero natalizio, la figura di Babbo Natale, il calendario dell’Avvento, lo scambio di auguri e di doni.

Il presepe, derivato da rappresentazioni medievali che la tradizione fa risalire a san Francesco d’Assisi, è una ricostruzione figurativa della natività di Gesù ed è una tradizione particolarmente radicata in Italia.

L’albero di Natale, altro simbolo del Natale, è un abete (o altra conifera sempreverde) addobbato con piccoli oggetti colorati (soprattutto palle di diversi colori), luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Le origini vengono in genere fatte risalire al mondo tedesco nel XVI secolo, sulla base di preesistenti tradizioni cristiane e pagane. Verso il secolo XI si diffuse nell’Europa del Nord l’uso di allestire rappresentazioni (sacre rappresentazioni o misteri) che riproponevano episodi tratti dalla Bibbia. Nel periodo d’Avvento, una rappresentazione molto richiesta era legata al brano della Genesi sulla creazione. Per simboleggiare l’albero «della conoscenza del bene e del male» del giardino dell’Eden si ricorreva, data la regione (Nord Europa) e la stagione, ad un abete sul quale si appendevano dei frutti.

Da quell’antica tradizione si giunse via via all’albero di Natale dei giorni nostri, di cui si ha una prima documentazione certa risalente al 1512 in Alsazia.

Babbo Natale, presente in molte culture, è un anziano dalla barba bianca che distribuisce i doni ai bambini, di solito la sera della vigilia di Natale. Deriva dalla figura storica di san Nicola di Bari, ma nella sua forma moderna si è diffuso a partire dal XIX secolo negli Stati Uniti.

San Nicola nacque probabilmente a Pàtara di Licia, tra il 260 ed il 280, da Epifanio e Giovanna che erano cristiani e benestanti. Cresciuto in un ambiente di fede cristiana

Si narra che Nicola, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva farle maritare decorosamente, abbia preso una buona quantità di denaro, lo abbia avvolto in un panno e, di notte, l’abbia gettato nella casa dell’uomo in tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio. In seguito lasciò la sua città natale e si trasferì a Myra dove venne ordinato sacerdote. Alla morte del vescovo metropolita di Myra, venne acclamato dal popolo come nuovo vescovo. Imprigionato ed esiliato nel 305 durante le persecuzioni anti-cristiane emanate da Diocleziano, fu poi liberato da Costantino nel 313 e riprese l’attività apostolica. Morì a Myra il 6 dicembre, presumibilmente dell’anno 343

La stella di Betlemme

La stella che attraversa il cielo, che la leggenda e l’iconografia indicano come Stella di Betlemme ed i contemporanei come “Stella della Profezia” (quella che Giuseppe Flavio riferisce al suo mecenate Vespasiano), viene spesso rappresentata come una cometa dotata di coda. Nel racconto evangelico, la stella non è l’unico segno a identificare la cittadina di Betlemme. Anche una interpretazione del Libro di Isaia, di cui Erode era a conoscenza, identificava Betlemme come il luogo dove sarebbe nato un re, il Messia dei Giudei, discendente o “figlio” di Davide

Molte tradizioni natalizie sono infine legate alla musica (canti natalizi come Adeste fideles, Tu scendi dalle stelle, Quanno nascette Ninno, Jingle Bells, Les anges dans nos campagnes), a particolari piante (l’agrifoglio, il vischio, la stella di Natale) e pietanze sia dolci (panettone, pandoro e altri dolci natalizi) che salate (zampone, cotechino).

CERO DI NATALEcero di Natale

La luce del cero natalizio simboleggia Gesù, luce del mondo. Una luce è nata nel mondo sono le parole della liturgia, e il cero con la sua fiamma richiama proprio questo significato. In Francia e in Gran Bretagna fa parte della tradizione accendere tre ceri fusi insieme alla base, come segno di adorazione alla Trinità.

CORONA D’AVVENTO

L’uso della Corona d’Avvento è da collegarsi ad un’antica consuetudine germanico-precristiana, derivata dai riti pagani della luce, che si celebravano del mese di Yule (dicembre). Nel XVI secolo si diffuse tra i cristiani divenendo un simbolo di questo periodo che precede il Natale. La Corona d’Avvento è un cerchio realizzato con foglie di alloro o rametti di abete (il loro colore verde simboleggia la speranza, la vita) con quattro ceri. Durante il Tempo di Avvento (quattro settimane) ogni domenica si accende un cero. Secondo una tradizione, ogni cero ha un suo significato: c’è il cero dei profeti, il cero di Betlemme, quello dei pastori e quello degli angeli. La corona può venire appoggiata su un ripiano o appesa al lampadario. L’accensione di ogni cero è accompagnata da un momento di preghiera. Si conclude con un canto alla Madre di Gesù.

REGALI DI NATALE

Gli abitanti dell’antica Roma erano soliti scambiarsi, in occasione di feste e a capodanno, dei regali chiamati strenne. Tale consuetudine si ricollegava ad una tradizione secondo la quale, il primo giorno dell’anno, al re veniva offerto in dono un ramoscello raccolto nel bosco della dea Strenna (dea sabina della salute?). Questo rito augurale si diffuse tra il popolo e, ben presto, i rametti di alloro, di ulivo e di fico vennero sostituiti da regali vari. Tale tradizione, presente ancora ai nostri giorni, si riveste in occasione del Natale di nuovi significati richiamando, attraverso il gesto del dono, l’amore di Dio che ha donato suo Figlio all’umanità intera.

CEPPO DI NATALE

Soprattutto in passato, nella notte di Natale, si accendeva nel caminetto un gran ceppo di abete per rendere confortevole (caldo) l’ambiente in segno di ospitalità, di accoglienza alla venuta del Figlio di Dio.

LA «ROSA DI NATALE»Rosa di Natale

L’Helleborus è una pianta che cresce spontaneamente nelle zone di montagna (ma si acclimata con facilità anche in pianura e nelle aree temperate) e i cui fiori sbocciano in pieno inverno. Per tale caratteristica, una sua varietà, l’Helleborus niger, è anche conosciuta come Rosa di Natale. Quest’ultima presenta un rizoma nerastro e grandi fiori bianchi a cinque petali con sfumature tendenti al rosa.

LA «STELLA DI NATALE»

Questa pianta appartiene alla specie delle Euforbiacee, il suo nome scientifico infatti è: Euphorbia pulcherrima, ma è anche chiamata Poinsettia. È una pianta arbustiva che deve la sua bellezza in particolar modo al colore rosso vivo delle grandi battree fogliari disposte a forma di stella. Fiorisce da dicembre a marzo.

QUANDO È NATO… IL «NATALE»

Non è storicamente accertato che Gesù sia nato effettivamente il 25 dicembre. Anche nei vangeli di Matteo e di Luca, che forniscono una descrizione di alcuni momenti legati alla Natività, non viene citato né il giorno, né il mese, e neppure l’anno della venuta dei Figlio di Dio, anche se sappiamo che Gesù nacque quando regnava l’imperatore Cesare Augusto.

È nel IV secolo che si diffonde la celebrazione della festa cristiana del Natale di Gesù il 25 dicembre. In merito a tale datazione, nel corso degli anni, sono state formulate diverse ipotesi.  Alcuni studiosi ritengono che questa data venne scelta dalla Chiesa in contrapposizione alla festa pagana del Sole invitto voluta dall’imperatore Aureliano, nel 275. Festa da celebrarsi, per l’appunto, il 25 dicembre, cioè quattro giorni dopo il solstizio d’inverno che cade il 21 dicembre. Dopo tale data la luce [il Sole] rinasce e prende gradatamente il sopravvento sulle tenebre, le giornate si allungano fino al 21 giugno, il giorno più lungo dell’anno: il solstizio d’estate.

La Chiesa quindi, secondo l’opinione degli studiosi, per contrastare il perpetuarsi di tale festa pagana radicata nella tradizione popolare, decise di celebrare in quella medesima data il dies natalis Christi, la nascita di Gesù: «Luce dei mondo», il vero «Sole di giustizia» che brillerà in eterno.

Una fonte autorevole, il Cronografo (il più antico calendario della Chiesa di Roma) del 354, indica il 25 dicembre quale giorno per la celebrazione della festa della Natività, ma un altro documento romano la Depositio episcoporum (elenco liturgico contenuto nello stesso Cronografo) attesta che tale celebrazione era già presente nel 336 (sembra che inizialmente tale festa venisse celebrata soltanto nella Basilica di San Pietro).

La scelta di questo giorno, comunque, fu sanzionata nel 354 da Papa Liberio.

17 Novembre 2015

Il Papa: bestemmia uccidere in nome di Dio

Filed under: ISLAM,LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 10:53

Allarme Giubileo, intensificati i controlli a San Pietro. Il Viminale pensa a nuove espulsioni

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Attentati a Parigi: “È la profezia di Oriana Fallaci sull’Islam”

“Parigi è persa: qui l’odio per gli infedeli, è sovrano e gli imam vogliono sovvertire le leggi laiche in favore della sharia”. Questa è solo una delle frasi, tratte da interviste, libri, dichiarazioni di Oriana Fallaci

«Troia brucia, Troia brucia».

Attacchi a Parigi: la profezia di Oriana Fallaci, la Cassandra dell’Informazione

11 Novembre 2015

GIUBILEO 2025. BASILICHE GIUBILARI DI ROMA. LEZIONE 2015

Filed under: GIUBILEO 2015,LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 12:27

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GIUBILEI NELLA STORIA.

 

Nella Chiesa cattolica il Giubileo è l’anno santo della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale.L’anno giubilare è soprattutto l’anno di Cristo. Nel Nuovo Testamento Gesù si presenta come Colui che porta a compimento l’antico Giubileo, essendo venuto a “predicare l’anno di grazia del Signore” (Isaia).

Giubileo 2025: il programma dei grandi eventi da dicembre 2024 a dicembre 2025

Il giubileo chiede di mettersi in cammino e di superare alcuni confini. Quando ci muoviamo, infatti, non cambiamo solamente un luogo, ma trasformiamo noi stessi. Per questo, è importante prepararsi, pianificare il tragitto e conoscere la meta. In questo senso il pellegrinaggio che caratterizza questo anno inizia prima del viaggio stesso: il suo punto di partenza è la decisione di farlo.

Roma e la via Francigena

Il pellegrinaggio cristiano.

Abramo, nella Bibbia, è descritto così, come una persona in cammino: “Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre” (Gen 12,1), con queste parole incomincia la sua avventura, che termina nella Terra Promessa, dove viene ricordato come «arameo errante» (Dt 26,5). Anche il ministero di Gesù si identifica con un viaggio a partire dalla Galilea verso la Città Santa: “Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, egli prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme” (Lc 9,51). Lui stesso chiama i discepoli a percorrere questa strada e ancora oggi i cristiani sono coloro che lo seguono e si mettono alla sua sequela.

Il percorso, in realtà, si costruisce progressivamente: vi sono vari itinerari da scegliere, luoghi da scoprire; le situazioni, le catechesi, i riti e le liturgie, i compagni di viaggio permettono di arricchirsi di contenuti e prospettive nuovi.

Il pellegrinaggio è un’esperienza di conversione, di cambiamento della propria esistenza per orientarla verso la santità di Dio. Con essa, si fa propria anche l’esperienza di quella parte di umanità che, per vari motivi, è costretta a mettersi in viaggio per cercare un mondo migliore per sé e per la propria famiglia.

 

Il pellegrinaggio è un viaggio spirituale verso un luogo sacro, intrapreso con l’intenzione di cercare una crescita personale, una connessione più profonda con la propria fede e un senso di rinnovamento.
Nel contesto del Giubileo 2025, il pellegrinaggio assume un significato ancora più profondo. Attraversare la Porta Santa, simbolo del passaggio da una vita vecchia a una nuova, è un gesto potente che rappresenta la volontà di riconciliarsi con Dio e con gli altri.
Perché fare un pellegrinaggio durante il Giubileo?
* Sperimentare la fede in modo concreto: Uscire dalla propria quotidianità e mettersi in cammino verso un luogo sacro è un modo tangibile per vivere la propria fede.
* Connettersi con una comunità: I pellegrinaggi sono spesso esperienze di gruppo, che permettono di incontrare persone provenienti da diverse parti del mondo e di condividere un’esperienza unica.
* Scoprire se stessi: Il cammino è un’occasione per riflettere sulla propria vita, sui propri valori e sui propri obiettivi.
* Ottenere l’indulgenza plenaria: Durante l’Anno Giubilare, chi compie un pellegrinaggio e si accosta al sacramento della Riconciliazione può ottenere l’indulgenza plenaria, un dono della Chiesa che permette di cancellare le colpe commesse.
Quali sono le tappe più comuni di un pellegrinaggio giubilare?
* Roma: La città eterna è la meta principale per i pellegrini, che si recano qui per attraversare la Porta Santa di San Pietro e visitare le altre basiliche papali.
* Cammini: Molti pellegrini scelgono di raggiungere Roma a piedi, percorrendo antichi cammini come la Via Francigena o la Via Appia.
* Santuari mariani: Luoghi come Lourdes, Fatima e Loreto sono mete molto frequentate dai pellegrini durante l’Anno Santo.
Cosa portare in pellegrinaggio?
* Zaino comodo: Per portare l’essenziale.
* Scarpe adatte: Fondamentali per affrontare lunghe camminate.
* Abbigliamento comodo e funzionale: Adatto alle diverse condizioni climatiche.
* Credenziali del pellegrino: Un documento che attesta il tuo cammino e ti permette di ottenere ospitalità lungo il percorso.
* Un cuore aperto: Per accogliere tutto ciò che il cammino ti offrirà.
Vuoi sapere altro sui pellegrinaggi? Chiedimi pure!
* Ad esempio: Posso fornirti informazioni su specifici cammini, su come organizzare il tuo pellegrinaggio o su quali sono le agevolazioni per i pellegrini.
Buon cammino!

Il pellegrinaggio più famoso è quello detto delle “sette chiese”. La tradizione sussisteva già in epoca medievale, quando si usava visitare i luoghi di sepoltura dei due apostoli martiri Pietro e Paolo. Fu ripresa poi nella sua versione contemporanea intorno alla seconda metà del 1.500 da San Filippo Neri, seguendo le tappe che erano state indicate da papa Bonifacio VIII in occasione del Grande Giubileo del 1300.

Il pellegrinaggio delle sette chiese prevede che si visitino, nell’arco di una giornata, quattro basiliche maggiori e tre minori, che sono:

Basiliche maggiori

Basiliche minori

  • San Lorenzo in Verano

  • Santa Croce in Gerusalemme

  • San Sebastiano Fuori le Mura.

La Porta santa è quella porta di una basilica che viene murata per essere aperta solo in occasione di un Giubileo.

Per il cristiano la vera porta che ci conduce a Dio è Gesù Cristo (GV 10,7).Egli è infatti, come dice il Vangelo di Giovanni, la Via, la Verità e la Vita.

Il rito più conosciuto del Giubileo è proprio l’apertura della porta. Hanno una porta santa le quattro basiliche papali di Roma

L’Anno giubilare inizierà il 24 dicembre 2024, alle 16.30, con l’apertura della Porta santa di San Pietro. Qualche giorno dopo saranno spalancate le altre Porte sante di Roma: a San Paolo fuori le mura, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore

  • Tour basiliche sette chiese giubilari Roma
  • Giornalisti, artisti, malati, detenuti, giovani, volontari. Sono alcuni destinatari dei grandi eventi giubilari, contenuti nel primo calendario dell’evento che si snoderà lungo tutto il 2025, dall’apertura della Porta Santa, a dicembre 2024, fino alla sua chiusura, nello stesso mese dell’anno successivo.

    Si comincia il 24 gennaio del 2025, con il mondo della comunicazione, per poi proseguire l’8 e 9 febbraio, con l’appuntamento per le forze armate, di polizia e di sicurezza.

    Dal 15 al 18 febbraio sarà la volta degli artisti, mentre dal 21 al 23 febbraio toccherà ai diaconi permanenti.

    Le giornate dell’8 e 9 marzo saranno dedicate al mondo del volontariato.

    Il 28 marzo si celebrerà l’iniziativa di preghiera “24 ore per il Signore”, mentre il 29 e 30 marzo verranno chiamati a raccolta i Missionari della Misericordia.

    Il 5 e 6 aprile sono le due giornate dedicate agli ammalati e al mondo della sanità, mentre dal 25 al 27 aprile si raduneranno i cresimandi e quanti compiono la professione di fede.

    Dal 28 al 30 aprile l’appuntamento per le persone con disabilità. Molto denso il calendario del mese di maggio: dal 1° al 4 maggio i lavoratori, il 4 e 5 gli imprenditori, il 10 e l’11 le bande musicali, dal 16 al 18 le Confraternite, dal 23 al 25 il Giubileo di quanti celebrano la prima Comunione, mentre quello delle famiglie è previsto il 30 maggio e 1° giugno.

    Il mese di giugno continua con il 7 e l’8 giugno, le giornate destinate ai movimenti, le associazioni e le nuove comunità; il 9 tocca alla Curia Romana con i Nunzi, mentre il 14 e il 15 sono le giornate scelte per lo sport.

    Il calendario di giugno prosegue il 21 e 22 con il Giubileo dei governanti, seguito il 23 e il 24 dai seminaristi, il 25 dai vescovi, il 26 e 27 dai sacerdoti e il 28 dagli esponenti delle Chiese orientali. L’appuntamento giubilare del 13 luglio è destinato ai detenuti, mentre i giovani avranno a disposizione per il loro Giubileo le giornate dal 28 luglio al 3 agosto. 4

    Il 14 e 15 settembre si svolgerà il Giubileo della Consolazione, mentre il 20 e il 21 sarà il Giubileo degli Operatori di giustizia.

    Completano l’elenco di settembre i catechisti, che potranno celebrare il loro Giubileo dal 26 al 28 settembre.

    Il mese di ottobre comincerà il 4 e 5 con il Giubileo dei nonni, seguito l’8 e il 9 da quello della vita consacrata, l’11 e il 12 dl Giubileo della spiritualità mariana,

    il 18 e il 19 del Mondo missionario. Dal 28 ottobre al 2 novembre l’appuntamento giubilare dedicato al Mondo educativo.

    Due, infine, gli appuntamenti in calendario per novembre: il 16 e 16, per il Giubileo delle persone socialmente escluse, e dal 21 al 23, per i Cori e le corali.

13 Ottobre 2015

Alcol e droga tra i giovani. C’è “Io amo la vita”, la campagna della Regione

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16,MORALE — giacomo.campanile @ 12:17

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Gli effetti di alcol e droga spiegati agli studenti dei licei romani. E’ arrivata oggi alla seconda tappa – con l’incontro nella giunta regionale del Lazio – la campagna “Ioamolavita, alcol e droga non ti giocare il cervello”. Ai ragazzi sono stati distribuiti gratuitamente i dvd con la relazione scientifica sull’argomento del neuroscienziato Giulio Maira, presidente della fondazione Atena Onlus e organizzatore dell’evento insieme a Michele Baldi, capogruppo della lista civica Zingaretti. A partecipare un testimonial dal volto noto: il comico Maurizio Battista.

“E’ il secondo tempo di una partita fondamentale che dobbiamo assolutamente vincere – ha spiegato Baldi – La più grande soddisfazione sono i ragazzi che dopo il primo incontro sono venuti da me e mi hanno detto di aver evitato tante situazioni spiacevoli. Questo per me vale più di un posto da ministro”.

Il dvd, ha spiegato Maira, “servirà a diffondere questa informazione all’interno delle scuole e a spiegare le patologie provocate da droga e alcol come i picchi di ipertensione che portano ad emorragie cerebrali e infarti prima tipiche degli anziani ora riscontrabili anche nei giovani a causa delle sostanze supefacenti. Una pasticca di ectstasy può causare anche la morte”.

L’appello è arrivato anche da Battista: “Bevete l’alcol in modo normale, innamoratevi, fate cose sane. Giovani, usate il cervello anche quando vi divertite”. Tra i divertimenti da non eccedere anche l’uso dei social network.

6 Ottobre 2015

Le domande per il Sinodo sulla famiglia del 2015

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE 2015-16 — giacomo.campanile @ 09:58

Le domande per il Sinodo sulla famiglia del 2015

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