5 Febbraio 2017
BUDDISMO. LEZIONE FEBBRAIO 2017.
Disciplina spirituale fondata da Buddha, vissuto nell’India nord-orient. fra 6° e 5° sec. a.C. Nei secoli successivi il b. assunse i caratteri di dottrina filosofica e di religione ateistica, diffondendosi in gran parte del subcontinente e in vaste zone dell’Asia orientale. Il b. appare come ricerca speculativa intesa a trovare la soluzione del problema dell’eterno morire e rinascere dell’uomo, nel ciclo delle esistenze, posto dal pensiero indiano. Il b. detto del piccolo veicolo (Hīnayāna), a carattere essenzialmente monastico e più vicino alla dottrina dei primi tempi, è tuttora popolare a Ceylon e nel Sud-Est asiatico. Il b. del grande veicolo(Mahāyāna), che dà una grande importanza alla compassione e al culto dei bodhisattva, è il più diffuso.
In Occidente, il buddismo beneficia, a torto, di un’aura di rispetto e di deferenza dovuta alla sua immagine di non violenza, di saggezza e di santità, immagine che tuttavia è ben lontana dal corrispondere alla realtà dei fatti. La Storia dimostra che il buddismo, lungi dall’essere stato la dolce e benefica scuola che ha diffuso i precetti del Buddha (566-486 a.C.) – il risvegliato – è stata una credenza che non ha derogato alla regola comune di tutte le istituzioni religiose mondane, e che ha sposato, con un fermo entusiasmo che si è manifestato in una lunga serie di sanguinarie estorsioni, i temi più sfruttati dell’aggressività guerriera e bellicosa, e, con il pretesto di un apertura «non-dualista», all’insieme della realtà fenomenale. Inoltre, esso si è dedicato con diletto al gioco perverso delle deviazioni sessuali derivanti dai residui degli antichi culti generati direttamente delle tendenze traviate dello sciamanesimo.
Il buddismo tibetano è abbastanza rappresentativo di questo atteggiamento, avendo le sue diverse tendenze sempre esercitato un potere che si è imposto durante i secoli come una teocrazia relativamente oppressiva e costrittiva. In effetti, il Tibet è stato sottomesso ad un regime esclusivo di servitù installato dai nobili proprietari terrieri, funzionari e monaci «buddisti», una servitù molto spesso oppressiva:
«Nel Tibet, i monaci detengono ogni potere. Si tratta di un’autentica teocrazia in cui i poteri assoluti sono nelle mani di una divinità reincarnata (il Dalai Lama). I lama non sono solamente i giudici, i maestri e i medici, ma anche ricchi proprietari terrieri e capi politici; oltre alle rendite che riscuotono dai fattori, essi esigono regali e denaro per ogni visita rituale, per ogni benedizione e per ogni cerimonia. Nel Tibet, la simonia è una legge assolutamente applicata» 2.
Simboli paleocristiani. Lezione febbraio 2017
simbolilode
CANZONI DI SAN REMO DELLA NONNA
Il simbolo, invece, unisce due realtà apparentemente differenti (la parola stessa simbolo, dal greco symbàllò, «metto insieme», esprime questa capacità di unire).
Le catacombe erano delle aree cimiteriali sotterranee utilizzate nell’antichità.
Sono solitamente scavate nel tufo, tipica roccia facilmente lavorabile, e possono avere anche più livelli, con profondità che arrivano fino a trenta metri.
Le più celebri sono quelle cristiane, anche se ne esistono esempi legati ad altre religioni: ne esistono anche di fenicie e pagane, già gli etruschi e gli ebrei usavano seppellire i loro morti in camere sotterranee. I cristiani ricrearono tale pratica inumativa abbandonando, per la fede nella resurrezione dei corpi, l’uso della cremazione pagana.
Le catacombe romane, in numero di quaranta nel suburbio, furono costruite lungo le vie consolari, come la via Appia, la via Ostiense, la via Labicana, la via Tiburtina, e la via Nomentana.
A Roma esistono anche catacombe ebraiche come quelle di Vigna Randanini e Villa Torlonia.
Via Aurelia
Catacomba di San Pancrazio
Catacomba di Calepodio, Catacomba dei due Felici **,Catacomba dei Santi Processo e Martiniano **, Via Portuense, Catacomba di Ponziano, Catacombe di Generosa, Via Ostiense, Tomba di san Paolo, Tomba di san Timoteo **, Catacombe di Commodilla, Catacomba di Santa Tecla
Via Ardeatina
Catacomba dei Santi Marco e Marcelliano (o di Basileo)
Catacombe di Domitilla ,Catacomba della Nunziatella, Catacomba di Balbina **
Via Appia
Catacombe di San Callisto
Catacombe di Pretestato
Catacombe di San Sebastiano
Ipogeo di Vibia (con sepolture promiscue, pagane e cristiane), Catacombe di Vigna Randanini *
Via Latina
Catacomba dei Santi Gordiano ed Epimaco
Catacomba di Aproniano,Ipogeo di via Dino Compagni, Ipogeo di Trebio Giusto
Via Labicana
Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, Catacombe di San Zotico, Ipogeo degli Aureli (catacomba gnostica), Catacomba di San Castulo
Via Tiburtina
Catacomba di San Lorenzo (o di Ciriaca)
Catacomba di Novaziano, Catacomba di Sant’Ippolito
Catacomba di Santa Sinforosa (oggi nel territorio di Tivoli)
Via Nomentana
Catacomba di San Nicomede
Catacomba di Sant’Agnese
Catacomba maggiore, Catacombe di sant’Alessandro
Catacombe di Villa Torlonia *, Via Salaria nova
Catacombe di Santa Felicita, Catacomba di Trasone, Catacomba di Sant’Ilaria
Catacomba dei Giordani, Catacombe di Priscilla
Catacombe di via Anapo, Via Salaria vetus
Catacomba di San Panfilo, Catacomba di Sant’Ermete (o di Bassilla)
Ipogeo di via Livenza, Catacomba ad clivum Cucumeris **, Via Flaminia
Catacomba di San Valentino
CROCE: e’ il simbolo cristiano più’ diffuso, riconosciuto in tutto il mondo. e’ una rappresentazione stilizzata dello strumento usato dai romani per la tortura e l’esecuzione capitale tramite crocifissione, il supplizio che secondo i vangeli e la tradizione cristiana e’ stato inflitto a Gesu’ Cristo. Tuttavia si tratta di una forma simbolica molto antica, un arche’tipo che prima del cristianesimo aveva gia’ assunto un significato universale: rappresenta l’unione del cielo con la terra, della dimensione orizzontale con quella verticale, congiunge i quattro punti cardinali ed e’ usata per misurare e organizzare le piante degli edifici e delle citta’. Con il cristianesimo assume significati nuovi e complessi come il ricordo della passione, morte e risurrezione di Gesu’; e come un monito dell’invito evangelico ad imitare Gesu’ in tutto e per tutto, accettando pazientemente anche la sofferenza. Tipi di croce:
“crux commissa” (T), “croce latina” (†, detta anche “crux immissa“), “croce greca” (con i bracci uguali)
PAVONE: simbolo della resurrezione e della vita eterna.
La sua celebrità risale al mondo classico ed era tale da farlo comparire persino in alcune monete dell’antica Grecia. Si riteneva che sue carni, in particolari condizioni, non sarebbero mai andate in putrefazione. Per questo era considerato anche come un simbolo di immortalità.
Questa e’ la ragione per cui le sue raffigurazioni sono state ritrovate numerose nelle catacombe di Roma.
PALMA. L’antica simbologia della palma del martirio.
La Nave: il simbolo della nave come mezzo di salvezza affonda le sue radici già nell’Antico Testamento, nell’archetipo dell’arca di Noè. Successivamente essa stessa diventerà mezzo di salvezza per coloro che vi salgono a bordo con chiaro riferimento alla Chiesa.
Il Buon Pastore con la pecora sulle spalle, che voleva rappresentare Cristo salvatore e I’ anima che egli si accingeva a salvare;
L’orante, che stava a significare che il defunto (rappresentato con le braccia parte in segno di preghiera) viveva già nella pace divina;
Il monogramma di Cristo: formato da due lettere dell’alfabeto greco, la X (chi) e la P (ro), intrecciate insieme. Con questo monogramma si voleva indicare che la persona scomparsa era di religione cristiana.
Il pesce, che in greco si scrive IXTHYC (ichtùs). Se però le lettere si disponessero verticalmente, esse formerebbero un acrostico, ossia: Iesùs Christòs Theòu Uiòs Sotèr = Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore
La colomba con il ramoscello d’olivo nel becco, che voleva simboleggiare la pace divina.
L’Alfa e l’Omega, che essendo la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, volevano significare che Cristo fosse l’inizio e la fine di tutte le cose.
L’ancora, simbolo dell’anima che raggiunge la salvezza dopo la morte.
Il Pellicano: simboleggia Cristo che dona il proprio corpo come cibo e il proprio sangue come bevanda durante l’ultima cena.
L’Agnello:l’immagine del Cristo. Simbolo di dolcezza, di semplicità, di innocenza, di purezza e di obbedienza, per il suo comportamento e per il suo colore bianco, l’agnello in ogni tempo è stato considerato l’animale sacrificale per eccellenza.
La Fenice. Celebre per essere l’uccello che risorge dalle proprie ceneri, divenne per questo simbolo della resurrezione di Cristo.
Il cervo simbolo del Cristo e del cristiano. il cervo, bello, agile, discreto, mansueto, sfuggente, misterioso. I miti e le leggende di tutti i popoli ne parlano attribuendogli particolari caratteristiche. Non è raro trovarlo in una certa iconografia cristiana laddove il più delle volte indica la sete del credente che anela alle sorgenti d’acqua viva del Cristo, come recita il Salmo 42 “Come la cerva anela ai corsi d’acqua così l’anima mia anela a te, Dio”.
L’orante
CRISTO-ORFEO: nella tradizione latina e greca, Orfeo era un giovane che, avendo perduto la sua sposa, morta per il morso di un serpente, era disceso nel regno dei morti per poterla riportare in vita. I primi cristiani videro in questo racconto un’immagine di Gesu’: come la sposa di Orfeo, anche l’umanita’ era perduta negli inferi a causa di un serpente e, come Orfeo,Gesu’ era andato nel regno dei morti per liberarla. Per questo una delle prime raffigurazioni cristiane nel mondo latino e greco fu proprio un Cristo con l’aspetto di Orfeo.
La VIGNA: simbolo della Chiesa; l’immagine della vigna venne molto usata nelle prime comunita’ cristiane, che le diedero il significato di Chiesa come Comunita’.
La LANTERNA ACCESA: la luce accesa della lampada e’ il simbolo della fede che illumina ogni dubbio e le tenebre, portando serenita’ e chiarezza.
2 Febbraio 2017
La Candelora, festa della Luce e dell’incontro. FEBBRAIO 2017. Lezione
candeloralode
La Candelora, festa della Luce e dell’incontro.
A 40 giorni dal Natale, Gesù venne presentato al Tempio e offerto a Dio. L’offerta era simbolica e per riscattare un bambino era necessario offrire un animale, perché fosse sacrificato nel Tempio. Solitamente l’offerta prescritta era un agnello ma, nel caso di famiglie modeste come quella di Gesù, era sufficiente un paio di colombe.
“portarono il Bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore”(Luca 2,21-24)
La Candelora. Presentazione del Signore. febbraio 2014
ORA LASCIA. CONCERTO MARINA DI MONTEMARCIANO 9AGOSTO1996
ORA LASCIA – CANTICO DI SIMEONE 2007
Ora lascia. Cantico do Simeone. 2015
Ora lascia, Basilica Sant’Anastasia.
Ora lascia. Cantico di Simone Serra dei Conti 2016
Ora lascia. Concerto di lode a Cercola. 15 ottobre 2016
Ora lascia. Cantico di Simeone. Concerto Madonna delle grotte
Gesù presentato al Tempio film
DOMANDE PER L’OTTIMO
Cos’è la cera?
Cosa significa la luce?
Cosa significa siamo nelle tenebre?
Cos’è la festa della Canderola?
Perchè 40 giorni dal Natale, Gesù venne presentato al Tempio?
23 Gennaio 2017
Silence (film 2016). Lezione gennaio 2017
silencelode
SILENCE di Martin Scorsese – Trailer italiano ufficiale SILENCE di Martin Scorsese – Intervista ad Andrew Garfield SILENCE – Intervista al regista Martin Scorsese SILENCE di Martin Scorsese – Intervista a Liam NeesonSilence è un film del 2016 diretto da Martin Scorsese, che vede protagonisti gli attori Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson nei panni d i tre padri gesuiti perseguitati in Giappone a causa della loro fede cristiana. Due padri gesuiti portoghesi partono per il Giappone con l’intento di ricercare il loro mentore, padre Ferreira, e radicare nelle isole la fede cristiana. Verranno presto a conoscenza, e ne saranno vittime, delle tremende persecuzioni che lo shogunato applicava ai danni dei convertiti al cristianesimo. 1633. Due giovani gesuiti, Padre Rodrigues e Padre Garupe, rifiutano di credere alla notizia che il loro maestro spirituale, Padre Ferreira, partito per il Giappone con la missione di convertirne gli abitanti al cristianesimo, abbia commesso apostasia, ovvero abbia rinnegato la propria fede abbandonandola in modo definitivo. I due decidono dunque di partire per l’Estremo Oriente, pur sapendo che in Giappone i cristiani sono ferocemente perseguitati e chiunque possieda anche solo un simbolo della fede di importazione viene sottoposto alle più crudeli torture. Martin Scorsese ha impiegato quasi trent’anni per portare sul grande schermo il romanzo “Silenzio” dello scrittore giapponese di religione cristiana Shusaku Endo, basato in parte sulla storia di personaggi realmente esistiti come Padre Christovao Ferreira e il gesuita italiano Giuseppe Chiara, su cui Endo ha modellato il personaggio di Padre Rodrigues. Vedi la vita di San Paolo Miki e compagni Martiri
Chi sono i gesuiti? Perchè in Giappone ci sono pochi cristiani?
Cosa è successo nel Giappone del 1600? Chi è Martin Scorsese?
Cosa sono le persecuzioni?
Perché esistono le persecuzioni? Cosa significa secondo te il titolo “Silence”? Che pezzo suona Christian?
15 Gennaio 2017
NON HANNO PIÙ VINO. IL SANTO VINO. LEZIONE GENNAIO 2017
vinolode
Il vino è una bevanda alcolica, ottenuta dalla fermentazione (totale o parziale) del frutto della vite, l’uva (sia essa pigiata o meno), o del mosto.
LE NOZZE DI CANA. (Gv 2) NON HANNO PIU’ VINO. BREVE LEZIONE DI RELIGIONE GENNAIO 2017
La Bibbia (Genesi 9,20-27) attribuisce la scoperta del processo di lavorazione del vino a Noè: successivamente al Diluvio Universale, avrebbe piantato una vigna con il cui frutto fece del vino che bevve fino ad ubriacarsi. Il Cristianesimo considera il vino come specie sotto cui, nel sacramento dell’Eucarestia, si cela il sangue di Gesù Cristo, che nel corso dell’ultima Cena egli definì “per la nuova ed eterna alleanza, versato per molti in remissione dei peccati”.
Non hanno più vino
Blues del Signore 12 giugno 2009 D.Sola
2004 LE NOZZE DI CANA (Gv 2) La Potenza.
LE NOZZE DI CANA (Gv 2) musiche di G.Campanile 2007
LE NOZZE DI CANA (Giovanni 2,1-12) 2016 DARIO
LE NOZZE DI CANA TESTO E ACCORDI.
Le Nozze di Cana è un affresco (200×185 cm) di Giotto, databile al 1303-1305. Cappella degli Scrovegni a Padova. È compresa nelle Storie di Gesù
Scrovegni Padova. mpresa
La scena è ambientata in una stanza, convenzionalmente aperta verso il cielo ma da interndersi al chiuso, descritta con attenzione ai dettagli: drappi rossi rigati coprono le pareti, un fregio corre in alto e in alto stanno grate lignee traforate e rette da mensole, sulle quali si trovano dei vasi e degli elementi decorativi. Seguendo il Vangelo di Giovanni è mostrato il momento in cui Gesù, seduto a sinistra accanto allo sposo e vicino a un apostolo, benedice con un gesto l’acqua versata nelle grandi giare dall’altra parte della stanza e trasformandola in vino. Il grasso maestro di mensa assaggia con un bicchiere la bevanda e, stando al racconto evangelico, pronuncerebbe poi la frase “Tu hai conservato fino ad ora il vino buono!” (Gv 2, 7-11).
Il lato del tavolo rivolto allo spettatore ha al centro la sposa, vestita con un abito rosso ricamato con finezza, seduta accanto alla Madonna, anch’essa benedicente, e a un’altra ragazza con una corona di fiori in testa. Due inservienti stanno dall’altra parte del tavolo.
Elengantissima è la cromia pastello, che accentua col chiaroscuro i volumi plastici delle figure. Notevole cura è riposta nella descrizione degli oggetti, dalla tovaglia candida con orditi che creano fasce di diverso colore, alle giare finemente scanalate, fino alle suppellettili e alle pietanze sulla tavola. Il maestro di mensa e il ragazzo dietro di lui sono così ben caratterizzati da aver fatto ipotizzare che si tratti di ritratti di personaggi realmente esistiti.
DOMANDE
PERCHÉ IL VINO è ALLA BASE DELLA CULTURA OCCIDENTALE?
SECONDO LA BIBBIA CHI HA CREATO IL VINO?
CHE SIGNIFICATO HA IL VINO NELLA RELIGIONE CRISTIANA?
CHI ERA IL DIO PAGANO ROMANO DEL VINO?
COSA SIGNIFICA LA FRASE LATINA IN VINO VERITAS?
CHI è IL PIù GRANDE PRODUTTORE DI VINO AL MONDO?
COSA CI VUOL DIRE GIOTTO NELLE STORIE DI GESÙ NELLA CAPPELLA DEGLI SCOVEGNI?
COSA SIGNIFICA TRANSUSTANZIAZIONE?
COSA SIGNIFICA CHE GESÙ è LA VITE E NOI I TRALCI?
9 Gennaio 2017
Battesimo di Gesù. Lezione gennaio 2017
battesimogesùlode gesùlode battesimolode
Battesimo di Gesù
Il battesimo di Gesù da parte di Giovanni Battista è narrato nei vangeli sinottici, mentre il Vangelo secondo Giovanni presenta la testimonianza da parte di Giovanni Battista della discesa dello Spirito Santo su Gesù, ma non parla del suo battesimo.
L’episodio si colloca nell’ambito dell’attività di Giovanni Battista, che battezza il popolo nelle acque del Giordano.
Nel Vangelo secondo Marco Gesù si reca da Nazaret (in Galilea) sulle rive del Giordano, dove viene battezzato da Giovanni Battista. Uscendo dall’acqua, vede i cieli aprirsi e lo Spirito scendere su di lui sotto forma di colomba, mentre si ode una “voce dal cielo” che dice «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».
Anche nel Vangelo secondo Matteo Gesù va dalla Galilea alle rive del Giordano per farsi battezzare da Giovanni; in questo vangelo, però, si narra anche di come Giovanni Battista cerchi di impedirglielo dicendogli «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?», ma Gesù lo convince rispondendogli «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Come in Marco, anche in Matteo Gesù, uscendo dalle acque, vede il cielo aprirsi e discendere lo Spirito di Dio sotto forma di colomba, mentre una voce dal cielo afferma «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».
Nel Vangelo secondo Luca “tutto il popolo” è battezzato e anche Gesù si fa battezzare; mentre è raccolto in preghiera, il cielo si apre e scende su di lui lo Spirito sotto forma di colomba, mentre si ode una voce celeste che dice «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».
Battesimo di Gesù. Quadro di Piero della Francesca.
Battesimo di Cristo di Giotto (1303-1305 circa), cappella degli Scrovegni, Padova
Il battesimo di Gesù da parte di Giovanni Battista è narrato nei vangeli sinottici, mentre il Vangelo secondo Giovanni presenta la testimonianza da parte di Giovanni Battista della discesa dello Spirito Santo su Gesù ma non parla del suo battesimo.
L’episodio si colloca nell’ambito dell’attività di Giovanni Battista, che battezza il popolo nelle acque del Giordano.
Nell’anno XV del regno di Tiberio ( tra il 27 e il 28 d.C.), Giovanni Battista il Precursore, l’ultimo dei Profeti del Vecchio Testamento, giunse nel deserto meridionale di Giuda, nei pressi del Mar Morto, dove confluisce il fiume Giordano, a predicare l’avvento del Regno di Dio, esortando alla conversione e amministrando un battesimo di pentimento per il perdono dei peccati.
Ciò avveniva con l’immersione nell’acqua del fiume
breve video dal film di Zeffirelli
DOMANDE
1. CHI ERA GIOVANNI BATTISTA?
2. DOVE SI TROVA IL FIUME GIORDANO?
3. COSA SIGNIFICA TEOFANIA?
4. IL BATTESIMO DI GIOVANNI COSA SIGNIFICA?
5. Perché Gesù SI è FATTO BATTEZZARE?
6. COSA SIGNIFICA CHE SI APRONO I CIELI?
7. CHE SIMBOLO è LA COLOMBA?
8. CHE DIFFERENZA C’E’ TRA BATTESIMO DI GIOVANNI E QUELLO CRISTIANO?
9. COSA SIGNIFICA BATTESIMO PER IMMERSIONE?
10. Perché IL BATTESIMO SI DA A I BAMBINI?
Battesimo di Cristo di Giovanni Bellini (1500-1502), chiesa di Santa Corona, Vicenza
Soffitto del Battistero degli Ariani, Ravenna
19 Dicembre 2016
Gesù e le donne. Lezione gennaio 2017
gesùlode
Enzo Bianchi, piemontese, dagli studi di Economia alla scelta monacale, nella comunità di fratelli e sorelle da lui fondata a Bose, sulla serra d’Ivrea. Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità tra i cristiani, teologo, scrittore, editorialista