9 Ottobre 2007
Teologia. Lintner: pure cani e gatti fanno parte del piano della salvezza voluto da Dio
Teologia. Lintner:
pure cani e gatti fanno parte del piano della salvezza voluto da Dio
Anche gli animali fanno parte del piano della salvezza, anche loro riflettono un raggio dell’infinita sapienza e bontà di Dio e assumono un’importanza fondamentale dal punto di vista sociale e terapeutico. Giusto quindi amarli e rispettarli. Lo spiega padre Martin M. Lintner, servita, docente di etica teologica a Bressanone, già presidente dell’Associazione internazionale di teologia morale.
Papa Francesco ci dice che gli animali non devono essere messi sullo stesso piano dei figli. Senz’altro corretto. Ma la nuova sensibilità etica nei confronti di un’ecologia integrale che si è sviluppata anche in seguito a documenti come la “Laudato si’” non ci imporrebbe di guardare agli animali domestici che vivono nelle nostre famiglie come a esseri sensibili, meritevoli di rispetto e di considerazione?
Nella “Laudato si’” il Papa scrive che tutte le creature, «volute nel loro proprio essere, riflettono, ognuna a suo modo, un raggio dell’infinita sapienza e bontà di Dio. Per questo l’uomo deve rispettare la bontà propria di ogni creatura» (nr. 69). Dobbiamo trattare gli animali domestici secondo le loro capacità e proprietà specie-specifiche e quindi come esseri sensibili che hanno bisogni particolare che devono essere rispettati. Sant’Agostino ha distinto quattro tipi di amore: l’amore per Dio, che è sopra di noi, l’amore per noi stessi, l’amore per coloro che ci stanno accanto e l’amore per le cose inferiori a noi. È significativo che Agostino parli chiaramente di amore nei confronti degli animali. Mentre, secondo lui, solo Dio merita di essere amato per se stesso, l’amore per gli uomini e per gli animali ha come fine ultimo Dio. Questo è un pensiero interessante perché significa che anche volendo bene ad un animale ci possiamo orientare verso Dio e sperimentare qualcosa della grandezza di Dio.
Su quali fondamenti biblici si fonda questa rinnovata sensibilità etica verso gli animali?
Soprattutto su una lettura attenta dei due racconti della creazione in Gen 1 e 2. Anche se c’é una differenza tra la specie umana e quelle animali, i racconti sottolineano che tra tutti gli esseri viventi esiste una comunione profonda. Ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci distingue. Anche l’interpretazione del versetto che impone di soggiogare la terra e dominare sugli animali (Gen 1,28), modulata sulla base di una rinnovata sensibilità per la terminologia ebraica, fa emergere un’immagine dell’uomo che prima di tutto deve coltivare la terra come casa comune di vita per tutte le creature e, in particolare, prendersi cura anche degli animali. Un altro aspetto importante è che gli animali non fanno parte solo dell’ordine della creazione, ma sono inclusi anche nella storia di salvezza: dopo il diluvio Dio stabilisce la sua alleanza con tutti gli animali della terra (Gen 9,10). Anche l’evento salvifico di Cristo include tutta la creazione e quindi gli animali.
Alla luce di questi considerazioni possiamo dire che la scelta di vivere con gli animali domestici è “cosa buona” anche dal punto di vista della teologia cristiana?
Il psicologo Erich Fromm ha parlato di “biofilia”, cioè di una tendenza umana naturale di stabilire relazioni non solo con altri esseri umani, ma anche con animali, semplicemente per amore verso gli esseri viventi. Anche il biologo americano Edward O. Wilson, morto poche settimana fa, ha parlato di “biofilia” come conseguenza dello sviluppo evolutivo. Lungo il processo dell’evoluzione della specie umana, i nostri antenati hanno dovuto osservare bene il loro ambiente naturale e saper interpretare il comportamento degli animali, già migliaia di anni prima della domesticazione di alcune specie. Da questo, secondo Wilson, deriva un particolare interesse per gli animali. Inoltre gli animali sono compagni che possono svolgere un ruolo importante sia sociale che terapeutico per persone singole e anche per famiglie. Per molte persone la relazione con un animale si traduce nell’esperienza di potersi prendere cura di un essere vivente e di sentirsi accettati in modo incondizionato. Il cane non mi giudica secondo l’apparenza o il successo, ma gode semplicemente della mia presenza. Il contatto regolare con un animale aiuta a diminuire solitudine e depressione. Inoltre molte specie hanno una particolare sensibilità per lo stato d’animo di un uomo e di conseguenza capacità empatiche che sono stupende. Questo è uno dei motivi per i quali alcuni animali vengono usati in varie terapie per curare problemi psico-somatici.
Come tanti amici dei cani, anch’io guardando il mio “pastore meticcio” immagino che capisca ciò che dico e possa provare sensazioni simili a sentimenti umani. Naturalmente non possiamo saperlo. Ma, come essere vivente a cui voglio bene, spero anche per lui una vita oltre la vita. Si tratta di un pensiero sbagliato?
Se vogliamo bene a qualcuno, sentiamo il desiderio che questo essere continui ad esistere anche dopo la morte fisica. Qui la teologia deve recuperare molto. La distinzione classica tra uomo ed animale, secondo cui solo l’uomo possiede un’anima immortale e che quindi solo l’uomo può sperare in una vita oltre la vita terrena, oggi viene messa in questione. Sia papa Giovanni Paolo II che papa Francesco hanno espresso la convinzione che anche gli animali dispongano di un “soffio divino” che non perirà con la loro morte. Papa Francesco in una delle sue catechesi ha detto: «Un giorno rivedremo i nostri animali nell’eternità di Cristo». Se Dio, con il suo amore creativo, ha voluto gli animali, allora sicuramente li vorrà includere anche nel suo amore eterno e provvedere per loro una forma di compimento al di là della vita terrestre.
Rispettare gli animali in senso globale, in questa rinnovata etica ecologica, ci dovrebbe portare a comportamenti diversi anche per quanto riguarda gli allevamenti e le sperimentazioni scientifiche?
Si, decisamente! Bisogna integrare nelle nostre riflessioni anche questi animali come pure quelli selvatici. Anche per loro possiedono un valore proprio e riflettono un raggio dell’infinita sapienza e bontà di Dio. Considerando le condizioni generali negli allevamenti e il numero immenso di animali macellati – in Italia circa 600 milioni all’anno, pesca esclusa – oppure tenendo conto del pericolo di estinzione di innumerevoli specie, dobbiamo ripensare e ridefinire seriamente e fondamentalmente la relazione uomo-animale.
5 Ottobre 2007
ORA LASCIA CANTICO DI SIMEONE MUSICA DI G.CAMPANILE
ORA LASCIA
(Lc 2,29-32)
(arpeggio)
Re Do
Ora lascia, o Signore,
Si Sib La
che il tuo servo vada in pace
Re Do Si Sib La
Secondo la tua parola
Re Do
Perché i miei occhi
Si
hanno visto la tua salvezza
Re Do Si
Preparata da te davanti a
Sib La
tutti gli uomini.
SPIRITO SANTO
Lo Spirito Santo
In questo video esaminiamo il significato originario del concetto biblico dello “spirito”, e vedremo cosa significa che lo Spirito di Dio è personalmente presente e coinvolto nel’intero processo della creazione. Fondamentalmente, lo Spirito Santo fu rivelato per mezzo di Gesù e fu inviato nelle vite dei Suoi seguaci, per portare a compimento la nuova creazione.
VIENI SPIRITO SANTO (dalla liturgia). MUSICA DI GIACOMO CAMPANILE
1.CHI E’ LO SPIRITO SANTO?
LA DIVINITA’ DELLO SPIRITO SANTO
LO SPIRITO SANTO: UNA PERSONA O UN’INFLUENZA?
LO SPIRITO SANTO E IL FIGLIO DI DIO
I NOMI DELLO SPIRITO SANTO
LA SIMBOLOGIA DELLO SPIRITO SANTO
2 Lo Spirito Santo CHI E’ LO SPIRITO SANTO?
Nella Trinità lo Spirito Santo è l’esecutore della divinità ed agisce in ogni sfera: spirituale, morale e fisica. Attraverso lo Spirito, Iddio creò l’universo e lo preserva. Attraverso lo Spirito Santo, Dio opera nelle sfere spirituali, convertendo i peccatori, santificando e sostenendo i credenti
3 2. LA DIVINITA’ DELLO SPIRITO SANTO
La sua Deità è provata dai seguenti fatti:
a) Egli detiene titoli divini
b) Possiede gli Attributi Assoluti di Dio
c) Possiede gli Attributi Morali di Dio
d) Gli vengono attribuite opere divine, quali:
4 Lo Spirito Santo 2. LA DIVINITA’ DELLO SPIRITO SANTO
La sua Deità è provata dai seguenti fatti:
a) Egli detiene titoli divini:
E’ chiamato Dio nel NT (Atti 5:3-4)
E’ chiamato il “Paracleto”, l’altro Consolatore dopo Cristo (Giovanni 14:16)
E’ chiamato il “Signore” (2 Corinzi 3:17)
5 Lo Spirito Santo 2. LA DIVINITA’ DELLO SPIRITO SANTO
La sua Deità è provata dai seguenti fatti:
b) Possiede gli Attributi Assoluti di DioEgli è Eterno (Ebrei 9:14)Egli è Onnipotente (Salmo 104:30; Luca 1:35)
Egli è Onnisciente (1Corinzi 2:10,11)Egli è Onnipresente (Salmo 139:7-13)Egli è Infinito (Isaia 40:13)
6 Lo Spirito Santo c) Possiede gli Attributi Morali di Dio
2. LA DIVINITA’ DELLO SPIRITO SANTO
La sua Deità è provata dai seguenti fatti:c)
Possiede gli Attributi Morali di Dio
Egli è Amore (Romani 15:30; Galati 5:22)
Egli è Fedele (Giov.16:13; 1Giov.5:6)Egli è Santo (Isaia 63:11; Atti 5:3)
7 Lo Spirito Santo d) Vengono attribuite opere Divine
2. LA DIVINITA’ DELLO SPIRITO SANTO
La sua Deità è provata dai seguenti fatti:d) Vengono attribuite opere Divine
La Creazione (Genesi 1:2; Giobbe 33:4)
La Rigenerazione (Giovanni 3:5-8)La Resurrezione (Romani 8:11)
8 Lo Spirito Santo 3. LO SPIRITO SANTO: UNA PERSONA O UN’INFLUENZA?
a) Ha un nome di persona “Paracletos” (Giov. 14:16-17)b) Ha un intelletto o una mente:- Conosce (1 Corinzi 2:11)Insegna (1 Corinzi 2:13; Giovanni 14:26)
Testimonia (Giovanni 15:26; Ebrei 10:15)
Intercede (Romani 8:26,27)c)
Si può reagire contro di Lui
9 3. LO SPIRITO SANTO: UNA PERSONA O UN’INFLUENZA?
a) Ha un nome di persona “Paracletos”
b) Ha un intelletto o una mente:c) Si può reagire contro di Lui
Può essere contristato (Efesini 4:30; Isaia 63:10)
Può essere bestemmiato (Ebrei 10:29; Matteo 12:31)
Si può mentire contro di Lui (Atti 5:3)
Può essere spento e contrastato (1 Tess 5:19; Atti 7:51)
d) Agisce come una persona
10 3. LO SPIRITO SANTO: UNA PERSONA O UN’INFLUENZA?
a) Ha un nome di persona “Paracletos”
b) Ha un intelletto o una mente:c) Si può reagire contro di Lui
Agisce come una persona
Parla (Giovanni 16:13)Insegna (Giovanni 14:26)
Guida (Romani 8:14)
Convince (Giovanni 16:8)
Ama (Romani 15:30)
E’ intelligente (1Corinzi 2:11)
11 4. LO SPIRITO SANTO POSSIEDE LE CARATTERISTICHE DEL FIGLIO DI DIO
a) Egli è stato dato (Giov.7:39)
b) Egli è stato mandato (Galati 4:6)
c) Egli da la vita eterna (Galati 6:8)
d) Egli è la Verità (1 Giov.5:6)
e) Egli è un altro Paracleto (Giov.14:16)
12 5. I NOMI DELLO SPIRITO SANTO
a) Spirito di Dio (Luca 11:20).
Esprime la Sua divinità.
b) Spirito Santo (esprime la Sua natura).
c) Consolatore (esprime il Suo ministerio).
d) Spirito Santo della Promessa (esprime il Suo piano, At.2:33).
e) Spirito della Verità (esprime il suo programma di rivelazione).
f) Spirito di Grazia (esprime l’opera verso i credenti)
.g) Spirito di Vita (esprime la vita eterna che impartisce)
.h) Spirito di Adozione (esprime la partecipazione della natura divina al credente in Cristo).
13 6. LA SIMBOLOGIA DELLO SPIRITO SANTO
1. Un Sigillo (Efes.1:13; 4:30)un marchio di appartenenza
2. Un Pegno (Efes.1:14) una caparra, un anticipo
3. L’Acqua (Giov.7:38,39) purifica, disseta, riempie
4. L’Olio (Isaia 61:1) guarisce, profuma, consacra
5. Il Vento, soffio (Giov.3:8; 20:22) purifica, investe, è potente6. Il Fuoco (Matt.3:11; At.2:3) purifica, infiamma, alimenta la vita spirituale7.
La Colomba (Matt.3:16) porta il Frutto e i Carismi
Spirito Santo
La-7 Mi-7
Vieni Spirito Santo
Re-7 Mi-
Consolatore perfetto
Ospite dolce dell’anima
Donaci la tua pace.
La7 Re-7
I nostri sensi illumina
Sol-7 Do7+
D’amore i cuori penetra
Fa
Rafforza i corpi deboli
Sid7+ Mi7
Di grazia colma l’anima
Vieni Spirito Santo
Dono del Dio Altissimo
Consacrazione intima
Di fuoco inestinguibile
Dona Luce alle menti
Pace ai nostri cuori
Con te, o guida o Spirito
Scampiamo dal pericolo
Vieni Spirito Santo
Comunione perfetta
Del Padre e del Figlio
Testimonianza vera
fonte d’acqua viva
Fuoco inestinguibile
Soffio della vita
Spirito di carità
AMO IL SIGNORE (SALMO 116) musica di G.Campanile
Rit.: Amo il Signore
perché ascolta
Il grido della mia preghiera
Verso me ha teso l’orecchio
Nel giorno in cui lo invocavo.
Mi stringevano funi di morte
ero preso dai lacci degli inferi
Mi opprimevano tristezza e angoscia
Ho invocato il nome del Signore
Signore, salvami ti prego (4 volte)
Rit.
Buono e giusto è il Signore
Il nostro Dio è misericordioso
Il Signore protegge gli umili
Ero misero ed egli mi ha salvato
Signore, salvami ti prego (4 volte)
Rit.: Amo il Signore
Mi-7/9
perchè ascolta
La7- Mi4/7 Mi-7
Il grido della mia preghiera
La-7 Do6/9 Mi-7/9
Verso me ha teso l’orecchio
La-7 Mi4/7 Mi-7/6/9
Nel giorno in cui lo invocavo.
Mi-7 Mi-6
Mi stringevano funi di morte
Mi-i MI-6
ero preso dai lacci degli inferi
La-7 La7 La-7
Mi opprimevano tristezza e angoscia
Do La-7
Ho invocato il nome del Signore
Mi-7 MI-6
Signore, salvami ti prego (4 volte)
Rit.
Buono e giusto è il Signore
Il nostro Dio è misericordioso
Il Signore protegge gli umili
Ero misero ed egli mi ha salvato
Signore, salvami ti prego (4 volte)
Rit.: Amo il Signore
Mi-7/9
perchè ascolta
La7- Mi4/7 Mi-7
Il grido della mia preghiera
La-7 Do6/9 Mi-7/9
Verso me ha teso l’orecchio
La-7 Mi4/7 Mi-7/6/9
Nel giorno in cui lo invocavo.
Mi-7 Mi-6
Mi stringevano funi di morte
Mi-i MI-6
ero preso dai lacci degli inferi
La-7 La7 La-7
Mi opprimevano tristezza e angoscia
Do La-7
Ho invocato il nome del Signore
Mi-7 MI-6
Signore, salvami ti prego (4 volte)
Rit.
Buono e giusto è il Signore
Il nostro Dio è misericordioso
Il Signore protegge gli umili
Ero misero ed egli mi ha salvato
Signore, salvami ti prego (4 volte)
PROTEGGIMI DIO (SALMO 16) MUSICA DI G.CAMPANILE
La-7 Mi-7
Proteggimi Dio, in te mi rifugio
La- Mi-
Ho detto a Dio: “Sei tu il mio Signore”
La- Re7 Sol7+
Senza te non ho alcun bene
La- Si Mi-
Per i santi del cielo, il mio amore.
Il Signore mia parte di eredità e mio calice
Nelle sue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,
E’ magnifica la mia eredità.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio
Anche di notte il mio cuore mio istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore
Sta alla mia destra, non posso vacillare.
Re Do Sol
Di questo gioisce il mio cuore
Ed esulta l’anima mia.
Anche il mio corpo riposa al sicuro
M’indicherà il sentiero della vita
Gioia piena alla tua presenza
Dolcezza senza fine alla tua destra.
PROTEGGIMI DIO (SALMO 16) MUSICA DI G.CAMPANILE
GIACOMO DAL PAPA GIOVANNI PAOLO 2 BEATIFICAZIONE DI PIO IX 2000 A.D.
GIACOMO CAMPANILE DA PAPA GIOVANNI PAOLO 2 BEATO PIO IX. 3 settembre 2000
Papa Pio IX (in latino: Pius PP. IX, nato Giovanni Maria Battista Pietro Pellegrino Isidoro Mastai Ferretti; Senigallia, 13 maggio 1792 – Roma, 7 febbraio 1878) è stato il 255º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 1846 al 1878 e 163º e ultimo sovrano dello Stato Pontificio dal 1846 al 1870. Il suo pontificato, di 31 anni, 7 mesi e 23 giorni, rimane il più lungo della storia della Chiesa cattolica dopo quello di san Pietro[1]. Fu terziario francescano ed è stato proclamato beato nel 2000.