28 Gennaio 2010
San Tommaso d’Aquino
Tommaso risponde con le 5 vie che costituiscono un argomento a posteriori poiché
Che cosa è Dio? Dio è causa prima incausata
27 Gennaio 2010
Giornata della Memoria in ricordo della Shoah. Significato teologico di Olocausto.
Giorno della Memoria. … Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
shoah Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto in quanto non richiama, come quest’ultimo, l’idea di un sacrificio inevitabile.
Fra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei vennero sistematicamente uccisi dai nazisti del Terzo Reich con l’obiettivo di creare un mondo più ‘puro’ e ‘pulito’
Olocausto. Forma di sacrificio praticata nell’antichità, specialmente nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. Presso gli Ebrei l’ōlāh, istituito, secondo la tradizione, da Mosè, rappresentava la più completa espressione del culto offerto a Dio e consisteva nel bruciare interamente la vittima sull’altare dopo l’immolazione (perciò il termine ebraico fu tradotto nella Settanta con ὁλοκαύτωσις o e nella Vulgata con holocaustum), senza riservarne alcune parti per usi rituali, e dopo averne versato il sangue attorno all’altare stesso. La vittima poteva essere il toro o il vitello, l’agnello o il montone, il capretto o il capro, sempre di sesso maschile, e tra gli uccelli, la tortora e il colombo, e doveva restare sull’altare tutta la notte, fino alla mattina.
Con il termine o. si indica la persecuzione e lo sterminio totale degli Ebrei da parte del regime nazista
Due appuntamenti nel decennale del Giorno della Memoria, il premio Nobel Elie Wiesel sarà alla Camera e anche alla cerimonia ufficiale con il presidente Napolitano al Quirinale.
Progrom
sm. russo (propr., devastazione). Termine con cui si designa un violento moto popolare, culminante in distruzioni e massacri, contro comunità ebraiche. Il nome entrò nei linguaggi occidentali tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento quando l’impero degli zar fu scosso da sanguinosi sollevamenti antisemiti. Occorre dire tuttavia che moti popolari, più o meno spontanei, contro gli Ebrei si ebbero in Europa sin dai primi secoli dell’era cristiana e già gli imperatori romani sottomisero gli israeliti a una legislazione speciale (Giustiniano), mentre abbastanza frequenti furono le persecuzioni nell’Impero d’Oriente. Il “sospetto” delle plebi europee verso gli Ebrei, immigrati orientali, nasceva dalla diffusa credenza che essi praticassero arti magiche e riti sanguinari: vivevano in “sette” evitando di amalgamarsi con la popolazione locale ed erano pur sempre “gli uccisori del Cristo”. Ma il sospetto si mutava in odio nei momenti di crisi: allora gli Ebrei, emarginati e giocoforza dediti in genere al commercio e all’usura, ne divenivano il capro espiatorio. L’età nera dei pogrom nell’Europa occidentale iniziò tuttavia con il sec. XI. Già espulsi o mal tollerati in Francia, in Germania e in Inghilterra, con la predicazione della I Crociata furono oggetto di vere cacce scatenate in molte città francesi, tedesche e inglesi. Si calcola che tra il maggio e il giugno del 1096 non meno di 50.000 israeliti furono trucidati nella sola Germania. I pogrom si ripeterono con la predicazione della II Crociata (1146) in tutta l’Europa cristiana anche se in termini meno violenti. In quell’occasione Luigi VII, su richiesta di Pietro di Cluny, autorizzò i crociati a depredare le comunità ebraiche e papa Eugenio III sospese il pagamento degli interessi sui debiti contratti con gli Ebrei. In Inghilterra pogrom e persecuzioni si susseguirono a cominciare dai regni di Riccardo Cuor di Leone e di Giovanni Senza Terra finché nel 1290 gli Ebrei furono espulsi dall’isola. Feroci pogrom si ebbero in Francia nel 1321, allorché, scoppiata la peste, si sparse la voce che essa era stata provocata dagli Ebrei che avevano avvelenato i pozzi. La voce si ripeté durante la terribile pestilenza del 1348-50: le vittime di questi moti si calcolano in decine di migliaia e furono particolarmente numerose, anche in questa occasione, in Germania. La ventata di pogrom risparmiò quasi del tutto l’Italia. Va tuttavia registrato il pogrom di Trento del 1475, quando gli Ebrei di quella città furono accusati dal francescano Bernardino da Feltre di aver commesso omicidio rituale su un bambino cristiano, trovato morto lungo l’Adige (e che venne poi beatificato da Sisto V). La dominazione araba, tradizionalmente tollerante, favorì invece le comunità ebraiche della Penisola Iberica che giunsero a costituire cospicue e floride minoranze (ca. 12.000 Ebrei a Toledo; ca. 10.000 a Siviglia, ecc.). L’ondata antisemita ebbe inizio con la Reconquista. Un feroce pogrom scoppiò nel 1391 a Siviglia, provocato dalla predicazione del monaco Fernando Martínez. Di lì si propagò a Toledo, Saragozza, Lucera, Barcellona. Si calcola che quell’esplosione di odio popolare abbia provocato 30-40.000 morti: intere comunità furono distrutte. Da allora nacquero i marrani (Ebrei convertiti per evitare la morte) contro i quali tuttavia si accanì il tribunale dell’Inquisizione specie durante il regno di Ferdinando e Isabella. Infine, un decreto (30 marzo 1492) espulse gli Ebrei dalla Spagna. Tra il 1497 e il 1498 anche i regni di Navarra e di Portogallo espulsero le comunità ebraiche. Il flusso migratorio ebraico verso la Russia meridionale iniziò già nel sec. I d. C. e nel sec. IX sorse addirittura un principato ebraico presso i Chazary che durò per ca. due secoli. Episodi di violenza antisemita si ebbero col diffondersi del cristianesimo, ma la dominazione tartara (dal sec. XIII) fu assai tollerante, mentre verso la metà del sec. XVII (rivolta dei Cosacchi contro la dominazione polacca) si ebbero esplosioni di violenza inaudita contro gli Ebrei stanziati in Ucraina come esattori delle tasse e amministratori dei beni polacchi. Ma nel sec. XIX e nei primi anni del XX, quando ormai l’antisemitismo era stato respinto e cacciato dalle coscienze popolari dal diffondersi del liberalismo e del marxismo, si ebbero ancora in Germania, in Ungheria, in Polonia e specialmente in Russia i pogrom forse più atroci. Essi si ammantarono di teorie pseudoscientifiche, fecero leva sul nazionalismo e sul razzismo. Furono tollerati o addirittura eccitati dai governi, come i pogrom russi del 1902-04 (voluti dal ministro degli Interni Pleve) e quelli compiuti, in Ucraina, in Crimea, ecc., dai governi “bianchi” durante la guerra civile. Solo impropriamente, mancando la partecipazione diretta del popolo, si può parlare di pogrom per gli eccidi di Ebrei compiuti dai nazifascisti prima e durante la II guerra mondiale
La Grazia. Teologia per tutti.
La grazia si presenta come la benevolenza di Dio. Il concetto si trova nell’immagine biblica di Dio che con la sua bontà creatrice e il suo amore personale, ha creato gli uomini e li ha fatti figli di Dio.
25 Gennaio 2010
Conversione di San Paolo Apostolo
La conversione di Paolo, esprime la potenza della grazia che sovrabbonda dove abbonda il peccato. La svolta decisiva della sua vita si compie sulla via di Damasco, dive egli scopre il mistero della risurrezione di Cristo.
16 Gennaio 2010
Sant’ Antonio Abate protettore degli animali
Antonio abate è uno dei più grandi eremiti della storia della Chiesa è considerato il fondatore del monachesimo cristiano. Nato a Coma, nel cuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima nel deserto e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356.
Benedetto XVI domenica sarà alla sinagoga di Roma
Domenica 17 gennaio il Santo Padre visiterà il Tempio ebraico più importante della capitale
15 Gennaio 2010
Per il Papa solo una Chiesa povera e solidale è credibile
il Papa parlando degli Ordini mendicanti dei francescani e dei domenicani sostiene che nell’annuncio del Vangelo la Chiesa si rende credibile quando dà testimonianza di povertà e solidarietà.
12 Gennaio 2010
Il Papa auspica diminuzioni spese militari nel mondo
Il Papa ha chiesto una diminuzione delle spese militari, soprattutto degli armamenti nucleari, nel suo tradizionale discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
Terrorismo e bombe immorali
Oggi esiste un terrorismo non evidente, nascosto che fa più vittime di quello esplicito fatto di bombe e attentatori suicidi. E’ la denuncia del prof. Michel Schooyans, nel suo ultimo libro“Il terrorismo dal volto umano”
7 Gennaio 2010
Impegni per il 2010 del Papa Benedetto XVI
Nel 2010 il Papa farà quattro viaggi internazionali e un inedito Sinodo sul Medio Oriente