1.La Pasqua ebraica è la festa con cui gli israeliti celebravano la loro liberazione dalla schiavitù egiziana, avvenuta per mano di Dio nel 1513 a.C. Dio comandò agli israeliti di ricordare ogni anno quell’importante avvenimento il 14° giorno del mese ebraico di abib, che in seguito fu chiamato nisan.
Il termine “Pasqua”, che viene dall’ebraico e significa “un passare oltre”, si riferisce a quando Dio risparmiò gli israeliti dalla calamità che uccise ogni primogenito d’Egitto. Prima di portare questa piaga devastante, Dio disse agli israeliti di SEGNARE sugli stipiti delle porte d’ingresso il sangue di un agnello. Dio avrebbe visto quel segno e sarebbe ‘passato oltre’ le loro case, risparmiando così i loro primogeniti.
2.Nella Pasqua ebraica (Pessach), l’alimentazione ha un ruolo molto importante nelle tradizioni. Ci sono dei cibi che non si possono mangiare e altri che bisogna mangiare.
Per esempio, durante gli otto giorni della festa non si può mangiare Hamets, cioè tutti quegli alimenti fatti con lievito e cereali. Questo perché durante le settimane che precedono la Pasqua gli ebrei svuotano le case dagli elementi considerati Hamets.
Le prime due sere della festa, tutta la famiglia si riunisce per raccontare la storia della fuga degli ebrei dall’Egitto. Una “riunione” molto importante perché permette di tramandare il significato della festa ai più giovani.
Si mette a tavola un piatto contenente diversi alimenti, ciascuno con un significato specifico.
Tre Matzots, un pane non lievitato che simbolizza la fretta con la quale gli ebrei dovettero lasciare l’Egitto, senza aver il tempo di far lievitare il pane.
Uova e un osso: le uova rappresentano il ciclo della vita e uno di essi viene posto al lato dell’agnello per rappresentare il sacrificio fatto al tempio.
Il Maror e la lattuga: il Maror, o “erbe amare”, ricorda gli schiavi ebrei, mentre la lattuga simbolizza la volontà di Dio di vedere il suo popolo lasciare l’Egitto.
Infine, l’Harosset è un impasto di fichi, melograno, mele, datteri, noci e vino rosso: simbolizza i mattoni d’argilla che gli ebrei dovevano fabbricare quando si trovavano in Egitto
Pasqua ebraica, Agnello, erbe amare, pane azzimo
Pane azzimo
Il pane azzimo o azimo (dal greco ἀζύμη = senza lievito) è un tipo di pane preparato con farina di cereali e acqua, come tutti gli altri pani, senza tuttavia aver subito il processo di fermentazione e senza aggiunta di lievito.
«Ciascuno si procuri un agnello per la famiglia […] In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi ed erbe amare» (Esodo 12, 2-8).
Le erbe amare per quella notte prodigiosa sono ancora utilizzate per Pesach, la festa ebraica che ricorda il passaggio dalla schiavitù alla liberazione. In genere cade in primavera, ma a causa di calendari diversi ancora in uso, non coincide con la nostra Pasqua (quest’anno la settimana santa è iniziata martedì 11). Erbe amare come la schiavitù accompagnate da pane azzimo, il pane della fretta, subito pronto, non lievitato senza fermenti e non soffice.
CIBI DI PASQUA TRADIZIONE CRISTIANA
Nel cristianesimo simboleggia la risurrezione di Gesù dal sepolcro. La tradizione del classico uovo di cioccolato è recente, ma il dono di uova vere, decorate con qualsiasi tipo di disegni o dediche, è correlato alla festa pasquale sin dal Medioevo.
Agnello al forno.
Agnello a Pasqua, il suo significato. Molti, secondo la tradizione cristiana, hanno l’abitudine di mangiare agnello il giorno di Pasqua. Questo animale rappresenta il simbolo della risurrezione di Gesù Cristo
PASQUA ORTODOSSA
DOLCE COZONAC RUMENO
PASCA
UOVA DIPINTE
PIZZA DI PASQUA MARCHIGIANA
3 UOVA. 100 G DI LIEVITO DI BIRRA. 1 BICCHIERE DI LATTE.
1 BICCHIERE DI OLIO DI SEMIGIRASOLE.
100 G PARMIGIANO GRATTUGIATO. 100 G DI PECORINO GRATTUGIATO. 100 GRAMMI DI FORMAGGIO MISTO A PEZZI. FARINA 0 SALE PEPE. MESCOLARE TUTTO INSIEME CON UN ROBOT DA CUCINA.. FARINA QUANTO BASTA PER FARE UNA PASTA COME QUELLA DEGLI GNOCCHI.
LASCIARE LIEVITARE ALMENO 30 MINUTI INFORNARE A 180 GRADI PER CIRCA 30 MINUTI
va cotto magari in casseruole alte in alluminio
E BUON APPETITO. LODELODIAMOLO. BACIONI
PIZZA DI PASQUA con il formaggio. Umbria, Marche.
Cibi di Pasqua tradizionali
Pastiera napoletana
Colomba Pasquale
Con colomba pasquale si indicano diversi dolci pasquali tipici dell’Italia.
Tortano o casatiello napoletano
Casatiello napoletano è un grande classico della cucina campana, della tavola di Pasqua.
Uova sode di Pasqua
TUORTANO DI NONNA LUISA
1 kg Pasta del pane
2 hg strutto di Furcinon
Pepe sale
70 g pecorino a pezzetti
3 hg di ciccioli
Salame pancetta provolone parmigiano (quello che c’è )
Uova
Spezzettare la pasta con le mani per mettere dappertutto il sale lo strutto e il pepe.
Lavorarla con le mani e aggiungere pecorino a pezzetti.
Fare un rettangolo e metterci dentro tutti i ciccioli misti.
Chiudere bene arrotolare e mettere nella teglia.
Fare lievitare e poi cuocere come il pane.