Conoscenze: indicare il significato dei termini Bibbia, Testamento; esprimere il concetto di ispirazione della Scrittura; riconoscere la struttura generale della Bibbia (in particolare i libri del Pentateuco, storici e del Nuovo Testamento
Competenze: rilevare il contributo della tradizione ebraico-cristiana allo sviluppo della civiltà umana nel corso dei secoli, confrontandolo con le problematiche attuali
Abilità: consultare correttamente la Bibbia e scoprirne la ricchezza dal punto di vista storico, letterario e contenutistico.
Il termine BIBBIA (sost. plurale del gr. βιβλίον: libretti) indica la raccolta di testi che per gli Ebrei (solo l’Antico Testamento) e i Cristiani costituiscono la
- Parola di Dio, attraverso la quale Dio si è rivelato agli uomini, facendo conoscere la sua alleanza con loro,
- scritta in forma umana (da uomini che hanno utilizzato un linguaggio umano, secondo la cultura del tempo in cui hanno scritto)
Per Ebrei e Cristiani la Bibbia è ispirata da Dio, anche se è scritta da uomini nel pieno possesso delle loro facoltà
Per questa essa va interpretata, ossia occorre distinguere il messaggio di Dio dal linguaggio usato dall’uomo per esprimerlo
- Struttura
Per i Cristiani la Bibbia è divisa in Antico e Nuovo Testamento (gli Ebrei, invece, riconoscono ispirato solo l’Antico Testamento)
Testamentum, in latino, vuol dire “alleanza” e indica il patto che Dio ha fatto con l’umanità prima attraverso il popolo d’Israele (Antico Testamento), poi, in maniera definitiva attraverso Gesù, Figlio di Dio (Nuovo Testamento).
La Bibbia è composta di 73 libri: 46 per l’Antico Testamento e 27 per il Nuovo Testamento
Dalla Lettera agli Ebrei (Eb 1,1-2): «Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo».
2. STRUTTURA DELL’ANTICO TESTAMENTO (46 libri)
L’Antico Testamento è composto di 4 gruppi di libri, che descrivono l’esperienza di Israele dalle origini (XVIII sec. a.C.) al I sec, a.C., ossia a qualche decennio precedente la vicenda di Gesù di Nazaret, che per i Cristiani è il Figlio di Dio fatto uomo. Per i cristiani l’Antico Testamento (e dunque la storia dell’Antico Israele) prepara il Nuovo.
L’Antico Testamento è stato scritto originariamente in ebraico, aramaico e greco.
- Pentateuco: 5 libri
- Libri storici: 16 libri
- Libri sapienziali (o poetici o didattici): 7 libri
- Libri profetici: 18 libri
In totale 46 libri
I. Pentateuco (o Torah) (5 libri)
Questo primo gruppo di 5 libri è chiamato Pentateuco (dal gr. πέντε, pènte: cinque + τεῦχος, téukos: astuccio, dal nome dei contenitori cilindrici dei rotoli di pergamena, su cui si scriveva nell’antichità) o Torah (in ebr. Legge, in quanto 4 dei 5 libri del Pentateuco raccontano la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù egiziana, ad opera di Mosè, a cui sul monte Sinai Jahvé donò la Legge che avrebbe dovuto guidare il popolo: i cosiddetti 10 comandamenti).
I 5 libri sono: Genesi (che parla delle origini dell’umanità e delle origini di Israele), Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio (questi ultimi quattro libri narrano le vicende della liberazione dall’Egitto, detto esodo)
1. Genesi (dal greco Γένεσις, ghénesis: origine)
Diviso in due parti: a) 1-11: le origini dell’umanità; b) 12-50: le origini di Israele i patriarchi
a) capitoli 1-11: le origini dell’umanità
1-2-: la creazione
3: il peccato
4-5: i popoli antidiluviani
6-9: il diluvio e Noè
10: i popoli postdiluviani
11: la torre di Babele
b) capitoli 12-50: origine di Israele (XVIII-XVII sec. a. C.); i patriarchi
Abramo, Isacco, Giacobbe (chiamato poi Israele) e i suoi 12 figli, che saranno capi delle 12 tribù d’Israele. La storia di Giuseppe. Israele in Egitto (XVII-XIII sec. a.C.)
La promessa di Jahvè ai patriarchi: una terra, un popolo, una benedizione che si estenderà a tutte le nazioni
Esercizio 1. Analisi del testo. La storia di Giuseppe (Gen 37-45)
Dopo aver letto la sintesi della storia di Giuseppe, che è segnata qui sotto, leggi dalla Bibbia il capitolo 45 della Genesi (se non hai una Bibbia, trovi il brano nell’app BibbiaCEI, oppure al link http://www.lachiesa.it/bibbia.php?ricerca=citazione&id_versioni=3&Citazione=Gen+45&VersettoOn=1) e spiega brevemente qual è, secondo Giuseppe, il disegno di Dio in tutto quello che è accaduto a lui e alla sua famiglia.
Cap. 37. Il diciassettenne Giuseppe, penultimo dei 12 figli di Giacobbe, viene venduto dai suoi fratelli, invidiosi di lui, a dei mercanti, che a loro volta lo cedono a Potifar, consigliere del faraone d’Egitto
Cap. 39. Benvoluto da Potifar, Giuseppe diventa suo servitore personale. La moglie di Potifar si innamora di Giuseppe e tenta di sedurlo, ma il giovane non la asseconda per non tradire l’amicizia di Potifar; per vendicarsi, la moglie di Potifar accusa falsamente Giuseppe di fronte al marito di aver tentato di unirsi a lei. Giuseppe è messo in prigione.
Cap. 40. In prigione Giuseppe interpreta i sogni degli ufficiali del faraone.
Cap. 41. Dopo due anni di prigione, Giuseppe viene chiamato dal faraone per interpretare i suoi sogni; date le capacità di Giuseppe, che gli indica anche come prevenire la carestia che si sarebbe abbattuta sulla terra, il faraone lo eleva a suo maggiordomo.
Cap. 42. I fratelli di Giuseppe, ignari di tutto, a causa della carestia, vengono in Egitto per acquistare il grano e incontrano Giuseppe, che li riconosce; ma essi non riconoscono lui e Giuseppe, fingendo di accusarli di essere delle spie straniere, impone loro di tornare nella loro terra per prelevare e portare in Egitto anche Beniamino, il fratello minore, che era rimasto con Giacobbe: solo a queste condizioni egli avrebbe risparmiato la loro vita. Nel frattempo, uno dei fratelli, Simeone, sarebbe rimasto con lui in Egitto, come garanzia, fino al ritorno dei fratelli.
Capp. 43-44. I figli di Giacobbe, dopo essere tornati nella loro terra si recano nuovamente in Egitto, portando con loro Beniamino.
Cap. 45. Giuseppe si fa riconoscere dai fratelli e legge il disegno di Dio in quello che è accaduto.
2-5. Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio
Gli altri quattro libri del Pentateuco ruotano tutti intorno allo stesso evento: la fuga dall’Egitto, nel quale i discendenti di Giacobbe e dei suo figli si erano insediati per circa quattro secoli (XVII-XIII sec. a.C.) e l’ingresso della terra d’Israele, che Dio aveva promesso ad Abramo e ai patriarchi (XII sec. a.C.)
Esodo (ἔξοδος, ex + odós: uscita, per indicare la fuga dall’Egitto): racconta la vocazione di Mosè, chiamato da Dio a liberare Israele dalla schiavitù in Egitto (cc. 1-6); le dieci piaghe d’Egitto, che non convincono il faraone a lasciare liberi gli ebrei (cc. 7-11); la prima Pasqua e la fuga dall’Egitto (cc. 13-18); l’alleanza sul monte Sinai e il dono della Legge (Torah: cc. 19-31); l’idolatria di Israele e il rinnovamento dell’alleanza (cc. 32-40).
Levitico (libro per i leviti, discendenti di Levi, figlio di Giacobbe, iniziatore della stirpe dei sacerdoti): elenca le leggi del culto che Jahvè diede a Mosè (i sacrifici, le feste, le prescrizioni rituali)
Numeri (dall’elenco del censimento delle tribù d’Israele in fuga, nei cc. 1-4): racconta altri episodi accaduti durante i quarant’anni di peregrinazione degli ebrei nel deserto del Sinai, fino all’arrivo nella terra d’Israele, la terra promessa.
Deuteronomio (dal gr. Δευτερονόμιο, dèuteros + nómos: seconda legge): seconda narrazione dell’alleanza durante l’esodo
Il percorso di Mosè e del popolo d’Israele per quarant’anni nel deserto del Sinai (Fonte dell’immagine: http://http://www.corsodireligione.it/bibbiaspecial/storia_salvezza/storiasalv-mose_6.htm)
Esercizio 2. Analisi del testo. Il dono della Legge (Dt, cc. 5 e 6)
Il decalogo (le dieci parole o i dieci comandamenti): Dt 5
L’amore di Dio e l’essenza della Legge: Dt 6
Dopo aver letto i due capitoli del Deuteronomio, rispondi alle seguenti domande:
1. Elenca i primi quattro comandamenti, secondo le formule sintetiche della tradizione cattolica, dopo aver letto il testo più ampio di Dt 5,6-16
2. Indica le differenze tra la formulazione biblica degli altri sei comandamenti della tradizione cattolica e il testo di Dt 5,17-21
3. Indica con al massimo cinque parole qual è il comportamento che sintetizza tutti i comandamenti e l’alleanza tra Dio e gli uomini, secondo Dt 6,4-6.
II. Libri storici (16 libri)
I libri storici (molti dei quali appartengono, secondo gli ebrei, ai Ketubìm, “Scritti”) sono 16 libri che raccolgono, da un lato, i testi che narrano le vicende storiche dell’intero popolo d’Israele, dall’ingresso in Palestina dopo l’esodo dall’Egitto (XIII sec. a.C) fino al tempo dell’indipendenza dalla dominazione greca (II-I secolo a.C.), ossia fino a pochi decenni prima della nascita di Gesù, il Messia; dall’altro raccolgono, invece, le storie di singoli personaggi vissuti durante questo lungo periodo.
In realtà la concezione della “storia” per gli Ebrei non è quella che è prevalsa nel mondo occidentale: se in Occidente prevale la concezione della storia come semplice elenco dei “fatti”, la storia biblica è la narrazione degli avvenimenti letti alla luce della fede. Nei libri storici dell’Antico Testamento, i fatti narrati, pur essendo effettivamente accaduti nella loro sostanza sono interpretati come eventi in cui Dio si è rivelato al popolo d’Israele, correggendolo, guidandolo, proteggendolo, minacciandolo, ecc.
Ecco l’elenco dei 16 libri storici:
1. Giosuè: storia del successore di Mosè, che guida gli ebrei alla conquista della Palestina contro le popolazioni cananee (XIII-XII sec. a.C.)
2. Giudici: storie dei “Giudici”, che guidano il popolo ebreo verso la progressiva penetrazione della Palestina, soprattutto contro i Filistei (Pelishtim): tra gli altri, i Giudici più famosi sono Debora (Gdc 4-5), unica donna; Gedeone (Gdc 6-8); Sansone (Gdc 13-16), la cui consacrazione a Jahvè come nazireo, espressa nel segno dei capelli lunghi, determinò la sua forza ma anche il su sacrificio per la salvezza del popolo dall’oppressione dei Filistei. Le vicende dei giudici si compiono nei secoli XII-XI sec. a.C.
3. Rut: storia di una donna straniera, vissuta al tempo dei Giudici, che rimane fedele al popolo d’Israele; dalla sua discendenza nascerà il re Davide
4-5. Primo e secondo libro di Samuele: storia del primo periodo monarchico (XI-X sec.)
L’ultimo dei Giudici, Samuele (1Sam 1-7); Saul il primo re d’Israele (seconda metà dell’XI sec.: 1Sam 8-31)
Storie di Davide (1007-970 a.C.: 2Sam): conquista definitiva di Israele e sottomissione dei Cananei; riorganizzazione dello Stato e della religione ebraica; costituzione di Gerusalemme, nel territorio della tribù di Giuda, come capitale.
6-7. Primo e secondo libro dei Re: storia del regno di Salomone, dei suoi successori e dell’esilio in Israele (X-VI sec.)
Il regno di Salomone (970-931 a.C.), figlio di Davide, che costruisce il tempio a Gerusalemme (1 Re 1-11)
La divisione del regno, dopo la morte di Salomone: regno d’Israele a Nord (10 tribù, con capitale Samarìa) e regno di Giuda a Sud (2 tribù – Giuda e Beniamino -, con capitale Gerusalemme) (1Re 12-13)
storia dei re d’Israele e di Giuda (X-VI sec. a.C.: 1Re 14-22; 2Re), fino alla conquista babilonese, alla distruzione di Gerusalemme e del tempio, all’esilio in Mesopotamia (587 a.C.)
All’interno di 1 Re compare la storia del primo grande profeta d’Israele, Elia (1Re 17-22)
All’interno di 2 Re compare la storia del discepolo di Elia, il profeta Eliseo (2Re 1-13)
8-9. Primo e secondo libreo delle Cronache: sintesi della storia monarchica (XI-VI sec. a.C.), fino all’occupazione babilonese, alla distruzione di Gerusalemme e del tempio e all’esilio in Babilonia da parte di Nabuccodonosor II
10-11. Libro di Esdra; libro di Neemia: storia dell’esilio (587-538) e della liberazione dall’esilio da parte di Ciro il Grande, re di Persia; storia della ricostruzione d’Israele e del tempio di Gerusalemme, dopo il ritorno in patria dei giudei, in seguito all’editto del re persiano Ciro il grande (538); l’opera del sacerdote Esdra e del governatore Neemia per la restaurazione della civiltà e della religione ebraica in Palestina
12-13. 1-2 Maccabei: storia della liberazione di Israele dal domino greco e dall’ellenismo (332-176 a. C.), ad opera della famiglia dei Maccabei
14-16. Ester, Giuditta, Tobia: storie di singoli personaggi ambientate nel tempo della deportazione in Babilonia e della ricostruzione di Israele
Est: storia di Ester, regina ebrea, moglie di Serse, re persiano, la quale opera a favore del suo popolo
Gdt: storia di Giuditta, condottiera che sconfigge il generale Oloferne
Tb: storia di Tobia, figlio di Tobi, che con l’aiuto dell’inviato di Dio, Raffaele, libera Sara dall’influsso demoniaco e la sposa e guarisce il padre Tobi dalla cecità
Sintesi della storia d’Israele
Anni |
Eventi |
Libri biblici |
XVIII-XVII sec. a.C |
I patriarchi, fondatori del popolo ebreo, a cui Dio promette la terra d’Israele |
Gen |
XVII-XIII sec. a.C. |
Trasferimento, permanenza e schiavitù in Egitto dei discendenti dei patriarchi |
|
XIII sec. a.C. |
Liberazione dalla schiavitù |
Es, Lv, Nm, Dt |
XII-XI sec. a.C. |
Conquista della Palestina |
Gs, Gdc, Rut |
XI-VI sec.a.C. |
Periodo monarchico |
1-2 Sam, 1-2 Re; 1-2 Cr |
589-531 a.C. |
Esilio babilonese |
|
531-332 a.C. |
Ricostruzione di Israele sotto l’influsso persiano |
Esd, Ne, Est |
332-176 a.C. |
Dominazione greca e liberazione |
1-2 Mac, Tb, Gdt, |
176-63 a.C. |
Indipendenza |
|
63 a.C.-70 d.C. |
Dominazione romana. Vita di Gesù |
Nuovo Testamento |
70 d.C.- 1948 |
Diaspora (dispersione degli Ebrei a cui viene impedito di tornare in patria) |
|
1948-oggi |
Ricostituzione dello Stato d’Israele in Palestina, non riconosciuto dai paesi arabi: guerre arabo-israeliane |
3. Libri sapienziali: saranno studiati al II anno
4. Libri profetici: saranno studiati al II anno
3. STRUTTURA DEL NUOVO TESTAMENTO (27 libri)
Il Nuovo Testamento raccoglie 27 libri, incentrati sull’alleanza (testamentum, in latino) che Dio ha fatto con l’umanità attraverso Gesù: un’alleanza nuova (che completa quella antica, realizzata attraverso il popolo ebreo) e definitiva (non se ne devono aspettare altre).
Il Nuovo Testamento è composto da diversi gruppi di libri:
- Vangeli: 4 libri
- Atti degli apostoli: 1 libro
- Lettere di Paolo: 13 lettere
- Lettere cattoliche: 7 lettere scritte da altri apostoli
- Apocalisse: 1 libro
1. I vangeli
Significato del termine vangelo
Da εὐαγγέλιον (evanghélion), composto da εὐ, eu, buono + αγγέλιον, anghélion, annuncio: «buona notizia».
Il termine indica, innanzi tutto, il contenuto della “buona notizia” annunciata da Gesù sulla venuta del Regno di Dio; solo successivamente fu utilizzato per distinguere i libri che narrano le vicende del Nazareno
Mc 1,14-15: «Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel vangelo“».
Solo successivamente la parola «vangelo» fu utilizzata per indicare i libri che narravano l’annuncio di questa buona notizia da parte di Gesù
1. Marco: scritto intorno al 50-60 d.C., richiama la predicazione di Pietro, di cui Marco era discepolo, ai romani
2. Matteo: scritto intorno al 70-80 d.C., riflette la predicazione di Matteo, apostolo di Gesù, ed è rivolto soprattutto ai cristiani provenienti dall’ebraismo
3. Luca: scritto dopo l’80 d.C., è frutto delle ricerche di Luca, discepolo di Paolo, presso i testimoni oculari dei fatti riguardanti Gesù; redatto soprattutto per le classi povere
I vangeli di Marco, Matteo e Luca sono detti sinottici (“visti insieme”), perché seguono la stessa struttura e possono essere letti in parallelo
4. Giovanni: scritto tra il 90-100 d.C., elabora la testimonianza dell’apostolo Giovanni, che legge in chiave spirituale e teologica la vita di Gesù.
2. Atti degli apostoli: scritto da Luca dopo il vangelo, descrive la vita e la missione della Chiesa primitiva dopo la Pasqua (soprattutto attraverso le vicende di Pietro e Paolo)
3. Lettere di Paolo (13+1)
Serie di 13 lettere (oltre alla lettera agli Ebrei, redatta probabilmente da un suo discepolo) scritte da Paolo alle prime comunità cristiane, molte delle quali fondate da lui stesso: si distinguono per i destinatari
1. Lettera ai Romani (Rm)
2-3. Prima e seconda lettera ai Corinti (1-2 Cor)
4-5. Prima e seconda lettera ai Tessalonicesi (1-2 Ts)
6. Lettera ai Galati (Gal)
Le lettere seguenti (Ef, Col, Fil) sono dette “lettere della prigionia”, perché furono redatte da Paolo durante i due anni di prigionia a Roma, ove fu decapitato nel 64 d.C., durante la persecuzione di Nerone.
7. Lettera agli Efesini (Ef)
8. Lettera ai Colossesi (Col)
9. Lettera ai Filippesi (Fil)
Le lettere a Timoteo e a Tito sono dette “lettere pastorali”, perché inviate ai responsabili delle comunità (“pastori”) e non a tutta la comunità locale
10-11. Prima e seconda a Timoteo (1-2 Tm)
12. Lettera a Tito (Tt)
13. Lettera a Filemone (Fm): scritta al ricco Filemone, per raccomandargli di riprendere con sé lo schiavo Onesimo, che da lui era scappato, come un fratello nella fede.
14. Lettera agli Ebrei (Eb): non appartiene alle lettere paoline, anche se risente degli insegnamenti di Paolo; descrive Gesù come unico ed eterno sacerdote, oltre che come vittima sacrificale, che soppianta il culto dei sacerdoti d’Israele e i loro sacrifici
4. Lettere di altri apostoli (o cattoliche: da καϑολικός, catholikós, «universale», derivato da καϑ’ὅλου «per tutti»: al contrario delle lettere di Paolo, infatti, non hanno destinatari specifici): 7 lettere scritte da altri apostoli
1-3. Prima, seconda e terza lettera di Giovanni
4-5. Prima e seconda lettera di Pietro
6. Lettera di Giacomo
7. Lettera di Giuda
5. Apocalisse (di Giovanni): descrive simbolicamente la perenne lotta tra la Chiesa e i persecutori e la vittoria finale di Gesù Cristo