30 Maggio 2016

VALUTAZIONE STUDENTI 2016

Filed under: SCUOLA — giacomo.campanile @ 07:27

Indicatori, frequenza e puntualità; comportamento (comprensivo del rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità), inteso come rispetto degli altri, adesione ai principi e alle regole di una convivenza civile e democratica, nonché come rispetto nell’utilizzo delle strutture e del materiale della scuola; partecipazione attiva alle lezioni, intesa come azione consapevole del proprio ruolo, collaborazione con insegnanti e compagni, apertura al confronto con opinioni e modelli diversi ;  impegno e costanza nel lavoro scolastico in classe e a casa Griglia I criteri di riferimento vengono declinati nella seguente griglia esplicativa: Voto Criteri di riferimento

9-10 Frequenza: assidua, rari ritardi e/o uscite anticipate motivate. Comportamento: corretto, propositivo, responsabile. Partecipazione: attenta, interessata, costruttiva; collaborazione, confronto, interazione proficua con compagni e docenti. Impegno: lodevole, costante, attenta cura del materiale scolastico; completezza, autonomia, puntualità nei lavori assegnati.

8 Frequenza: regolare, con assenze, uscite anticipate o ritardi saltuari. Comportamento: complessivamente corretto, in assenza di sanzioni disciplinari sul registro di classe. Partecipazione: interessata e costante; confronto ed interazione corretta con compagni e docenti. Impegno: assiduo; cura del materiale scolastico; puntualità nei lavori assegnati.

7 Frequenza: poco regolare, con assenze, uscite anticipate o ritardi ai limiti massimi degli ambiti consentiti dal Regolamento di Istituto; Comportamento: non sempre corretto, presenza di sanzioni disciplinari sul registro di classe, anche con allontanamento dalle lezioni, purché accompagnato dalla consapevolezza della propria mancanza, dalla volontà di rivedere il proprio comportamento e dalla mancata reiterazione dei comportamenti scorretti. Partecipazione: discontinua, a volte di disturbo, dispersiva. Impegno: limitato; poca cura del materiale scolastico; svolgimento non sempre puntuale dei lavori assegnati.

6 Frequenza: ricorrenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate (salvo casi certificati) oltre i limiti massimi degli ambiti consentiti; Comportamento: scorretto e poco responsabile; sanzioni disciplinari sul registro della classe che hanno comportato più di una ammonizione del Dirigente Scolastico e/o l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica, con scarsa/nulla consapevolezza della propria mancanza e/o marcata tendenza alla reiterazione dei comportamenti scorretti; promozione e organizzazione, con ruolo attivo, di iniziative che determinino grave turbativa e interruzione del servizio pubblico (occupazioni, agitazioni studentesche, assemblee non autorizzate, ecc.), ai danni dell’utenza scolastica; ripetute inosservanze delle norme vigenti e delle indicazioni fornite dalla dirigenza scolastica in relazione alla sicurezza, ai sensi del D.L.vo n. 81/2008 e al divieto di fumo. Partecipazione: nulla, assenza di attenzione, grave e ripetuto disturbo per la classe. Impegno: nullo, non esegue i compiti, non porta il materiale scolastico, si disinteressa completamente delle attività didattiche. Votazione insufficiente Si fa riferimento ai criteri stabiliti dall’ art. 4 del D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009. e dall’art. 7 del DPR 122/2009. N.B. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.

25 Maggio 2016

COMPITI VACANZE E CANTO DI FINE ANNO 2016

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 12:10

Lode lode. Canto di gioia

Compiti per le vacanze. Leggere il Libro Sapienziale del Qoèlet

24 Maggio 2016

CARAVAGGIO 2016

Filed under: CARAVAGGIO,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 11:34

La7 Caravaggio Eredità di un rivoluzionario

19 Maggio 2016

ATTUALITÀ. MAGGIO 2016

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 13:04

16 Maggio 2016

La festa di tutti i Santi.

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 11:53

Il regno di Babbo Natale

Villa Lante capolavoro del Vignola. Giardini paradiso del rinascimento italiano. Bagnaia.

santilode

Festa di Ognissanti.

Il giorno di tutti i Santi, 1º novembre, noto popolarmente anche come Ognissanti è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l’onore di tutti i santi, ivi comprendendo anche quelli non canonizzati.

Oh When the Saints Go Marching In, spesso abbreviato in The Saints è un gospel tradizionale statunitense.

When The Saints Go Marching In Lyrics : Christian Hymns

When the Saints Go Marching In Giacomo Marco

When the Saints Go Marching In 2012 piccolo coro Montale

SIGNIFICATO DEI NOMI E SANTI.

COMMUNIO SANCTORUM

NOMI e carattere

Con l’espressione comunione dei santi nella dottrina della Chiesa cattolica si intende la stretta unione che esiste tra i cristiani e Gesù Cristo e conseguentemente tra di loro.

Secondo questa dottrina i cristiani non sono dei singoli credenti ma un “popolo”, una “comunità” di credenti; in una parola essi formano il corpo mistico di Gesù Cristo.

Questa dottrina si fonda su vari passi del Nuovo Testamento; in particolare viene utilizzato l’esempio del corpo descritto da san Paolo nelle sue lettere:

« Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito. » (1 Corinzi 12,12-13)

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5,12-15b.17-19.20b-21

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata anche la morte, poiché tutti hanno peccato, molto più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

Risultati immagini per Comunione dei santi

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Testo

When the Saints go marching in
When the Saints go marching in
Lord, how I want to be in that number
When the Saints go marching inAnd when the sun refuses to shine
When the sun refuses to shine
Lord, how I want to be in that number
When the Saints go marching inOh, when the Saints go marching in
Oh, when the Saints go marching in
Oh, how I want to be there on that morning
When the Saints go marching inWhen the trumpet sounds its call
When the trumpet sounds its call
Oh, how I want be in that number
When the trumpet sounds its callOh, when the Saints go marching in
When the Saints go marching in
Lord, how I want to be in that number
Oh, when the Saints go marching inOh, when the new world is revealed
Oh, when the new world is revealed
Lord, how I want to be there on that morning
When the new world is revealedOh, when the Saints (oh, when the Saints)
Go marching in (marching in)
When the Saints go marching in
Lord, I want be in that number
When the Saints go marching inLord, how I want (Lord, how I want)
To be in that number (to be in that number)
When the Saints go marching in

10 Maggio 2016

Vita e messaggio di San Filippo Neri. Pedagogia, educazione, musica e religione nell’oratorio.

Filed under: LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 12:52

Pedagogia, educazione, musica e religione nell’oratorio. * L’Oratorio di San Filippo Neri era un centro importante per la musica sacra a Roma.
* Molti compositori famosi dell’epoca, come Palestrina, Lassus e Monteverdi, hanno sicuramente avuto a che fare con l’Oratorio, anche se non necessariamente vi hanno composto o eseguito le loro opere.
* La musica svolta un ruolo fondamentale nelle attività dell’Oratorio, e i musicisti che vi partecipavano erano considerati dei veri e propri professionisti.
Il rapporto tra educazione e comportamento è un tema centrale nella riflessione pedagogica e nella filosofia di figure come San Filippo Neri.
Educazione e Comportamento: Un Legame Indissolubile
L’educazione, in tutte le sue forme, ha un impatto profondo sul modo in cui gli individui si comportano. Le esperienze educative, formali e informali, modellano i valori, le credenze e le abilità di una persona, influenzando direttamente le sue scelte e le sue azioni.
La Filosofia di San Filippo Neri
San Filippo Neri, il “Santo della Gioia”, è una figura chiave nel panorama educativo del Rinascimento. La sua filosofia pedagogica si caratterizza per:
* Amore e Gioia: Neri credeva fermamente che l’educazione dovesse essere permeata dall’amore e dalla gioia. L’approccio positivo e gioioso era fondamentale per favorire la crescita spirituale e umana dei giovani.
* Centralità della Persona: Ogni individuo era considerato unico e con un potenziale infinito. L’educazione, quindi, doveva essere personalizzata e rispettosa delle differenze individuali.
* Importanza della Comunità: La comunità, intesa come luogo di relazioni e di scambio, era considerata un elemento essenziale per la formazione della persona. L’Oratorio, fondato da Neri, era proprio un luogo di aggregazione e di crescita spirituale per i giovani.
* Bilanciamento tra Spiritualità e Vita Quotidiana: Neri insegnava che la fede cristiana doveva essere vissuta in modo concreto e quotidiano, integrandosi armoniosamente con la vita sociale e civile.
Educazione e Comportamento secondo Neri
Secondo la visione di Neri, un’educazione basata sull’amore e sulla gioia portava a:
* Sviluppo della Virtù: Le buone azioni e i comportamenti virtuosi erano il frutto di una formazione integrale, che coinvolgeva mente, cuore e spirito.
* Fiducia in Sé Stessi e negli Altri: Un’educazione positiva e incoraggiante aiutava i giovani a sviluppare fiducia nelle proprie capacità e a costruire relazioni interpersonali sane.
* Impegno Sociale: I giovani educati secondo i principi di Neri erano chiamati a mettersi al servizio degli altri e a contribuire al bene comune.
In Sintesi
Il rapporto tra educazione e comportamento, secondo la filosofia di San Filippo Neri, è profondamente positivo e costruttivo. Un’educazione basata sull’amore, sulla gioia e sul rispetto della persona è in grado di formare individui virtuosi, responsabili e impegnati nella costruzione di una società migliore.
Vuoi approfondire un aspetto particolare della filosofia di San Filippo Neri o del rapporto tra educazione e comportamento?
Potresti essere interessato a:
* Il ruolo dell’Oratorio nella formazione dei giovani
* Il confronto tra la pedagogia di Neri e le teorie educative contemporanee
* L’influenza del pensiero di Neri sulla Chiesa e sulla società
Spero che queste informazioni ti siano utili. Fammi sapere se hai altre domande..Il rapporto tra religione e musica nell’Oratorio di Filippo Neri è profondo e intrinseco. Filippo Neri vide nella musica uno strumento potentissimo per avvicinare le persone alla fede e renderla più accessibile, soprattutto ai giovani.
Ecco alcuni punti chiave:
* Musica come “pescatrice d’anime”: Neri considerava la musica un mezzo per “pescare” le anime, attirando le persone verso la spiritualità attraverso suoni e melodie.
* Linguaggio universale: La musica era vista come un linguaggio universale, in grado di toccare le corde del cuore e trasmettere emozioni e sentimenti religiosi in modo immediato.
* Canzoni volgari e devote: Venivano utilizzate canzoni in volgare, facili da comprendere e memorizzare, per favorire la partecipazione attiva dei fedeli.
* Complemento alla predicazione: La musica accompagnava e arricchiva la predicazione, rendendo i momenti di preghiera e riflessione più coinvolgenti.
* Gioia e devozione: Neri combinava momenti di intensa devozione con momenti di gioia e allegria, attraverso canti e musiche che esprimevano entrambe queste dimensioni dell’esperienza religiosa.
L’Oratorio di San Filippo Neri divenne così un luogo di incontro tra spiritualità e arte, dove la musica svolgeva un ruolo fondamentale nella formazione religiosa e nella vita comunitariaL’Oratorio di San Filippo Neri ha attirato molti compositori importanti del suo tempo. Alcuni dei più noti includono:
* Giovanni Animuccia: Uno dei primi e più importanti compositori legati all’Oratorio, noto per le sue musiche sacre.
* Giovanni Giovenale Ancina: Un altro compositore chiave, le cui opere sono state eseguite frequentemente all’Oratorio.
* Giovanni Francesco Anerio: Conosciuto per la sua polifonia e per aver scritto numerose composizioni per l’Oratorio.
* Francesco Soto de Langa: Un compositore spagnolo che ha lavorato a Roma e ha contribuito alla vita musicale dell’Oratorio.
* Orazio Benevoli: Celebre compositore di musica sacra, ha servito in varie chiese romane, tra cui l’Oratorio.
* Nicola Balducci: Le sue due composizioni dedicate alla Fede e al Trionfo sono state tra le prime a essere definite “oratori”.
Nota: Questa è solo una selezione di alcuni dei compositori più importanti. Molti altri musicisti hanno collaborato con l’Oratorio di San Filippo Neri, contribuendo alla sua ricca tradizione musicale.

Giovanni Animuccia

Fu uno dei più famosi contemporanei di Giovanni Pierluigi da Palestrina e membro della Scuola Romana; la sua influenza si fece sentire soprattutto nello sviluppo del genere della lauda a Roma.

Su richiesta di San Filippo Neri compose molte Laudi, ovvero inni di preghiera, lode e ringraziamento, che venivano cantati dopo le omelie. Questa circostanza gli assegnò accidentalmente un posto di rilievo nella storia della musica: l’esecuzione delle lodi presso l’Oratorio portò, dopo la scomparsa della scuola di composizione del sedicesimo secolo, alla nascita delle prime forme di oratorio non direttamente collegate alla tradizione gregoriana-polifonica delle “Passioni”. San Filippo aveva una tale ammirazione per Animuccia che dichiarò, quando egli morì, di aver visto la sua anima volare verso il cielo.

Nel 1555 Animuccia fu nominato Maestro di cappella a San Pietro, formata da 6 soprani, 3 contralti, 3 tenori, 3 bassi, un organista, succedendo a Palestrina, incarico che tenne sino alla sua morte nel 1571. Il posto venne quindi riassegnato a Palestrina,[1] che fu suo amico e probabilmente suo allievo.

I manoscritti di molte opere di Animuccia sono tuttora conservati presso la Biblioteca Vaticana. Fra i suoi lavori principali ricordiamo i Madrigali e Motetti a quattro e cinque voci (Venezia, 1548) e Il Primo Libro di Messe (Roma, 1567). Dal secondo Padre Martini estrasse due pezzi per il suo Saggio di Contrappunto. Una messa dal Primo Libro di Messe sul cantus firmus dell’inno Conditor alme siderum è stata pubblicata, in notazione moderna, nell’Anthologie des maîtres religieux primitifs dei Chanteurs de Saint Gervais. Si tratta di un’opera solenne e di nobile concezione, che esprime tuttavia qualche asperità che fa sospettare una mancanza di cura più che un intenzionale arcaismo.

Paolo Animuccia, fratello di Giovanni, fu anch’egli un compositore di fama; Fétis lo segnala come Maestro di cappella alla Basilica di San Giovanni in Laterano dalla metà di gennaio 1550 fino al 1552, e riferisce della sua morte avvenuta nel 1563.

State buoni , Se potete – [Tutto il Film] – San Filippo Neri. 1983 diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe LeroyPreferisco il paradiso filmStoria di San Giorgio (11 minuti)San Filippo e le cortigiane (31 minuti)Incontro con Ignazio di Loyola (53 minuti)incontro con la madonna (35 minuti)Incontro con altri Santi (104 minuti)Incontro con la suora che fa miracoli (129 minuti)

5 Maggio 2016

ORATORIO DI PASQUA. IL VIVENTE. DI GIACOMO CAMPANILE 2020

Filed under: ORATORIO. IL VIVENTE — giacomo.campanile @ 12:27

I L  V I V E N T E.

Oratorio di PASQUA. Dalla Pasqua alla Parousia.

Operetta musicale popolare religiosa di Giacomo Campanile. Aprile 2020

Attesa Messianica e servo di Yhawe. la missione

1. IL SERVO DI JHAVE’ (ISAIA 42)

Gesù il messia atteso e  il re dei re

2. INGRESSO A GERUSALEMME (Matteo 21,1-9).

Gesà il buon pastore e l’agnello di Dio

3. IL SIGNORE E’ IL MIO PASTORE. SALMO 22

La preghiera di Gesù e dell’umanità.

4. DAL PROFONDO (SALMO 130)

Il corpo di Gesù il vero tempio e santuario. Distruggi questo tempio e io lo rifaro in 3 giorni.

5. IL SANTUARIO(SALMO 63)

La speranza cristiana e il paradiso

6. PROTEGGIMI DIO (SALMO 16)

Il grido di Gesù

7. AMO IL SIGNORE (SALMO 116)

Il tradimento, l’amarezza e tristezza

8. VIENI A SALVARMI (Salmo 70)

La morte spirituale di Gersù. La volontà del Padre.

9. GETZEMANI (LUCA 22,39)

La tentazione. Scendi dalla croce. Scendi dalla croce se sei il Figlio di Dio

10. TU CHE ABITI (Salmo 91)

Gesù la madre e il discepolo sotto la croce.

11. MARIA MADRE DELL’AMORE

La Pasqua, La morte e risurrezione di Gesù

12. IL VIVENTE SALMO 138

Il popolo di Dio canta la sua salvezza

13. CRISTO NOSTRA PASQUA

La pentecoste, la realizzazione della pasqua in noi.

14. VIENI SPIRITO SANTO (dalla liturgia)

Il nuovo popolo di Dio in cammino nella storia con Gesù

15. BENEDETTO SIA DIO (Efesini 1,3-14)

La seconda venuta di Gesù nella gloria. La Parousia. La fine del male, Cieli nuovi e terra nuova.

La salvezza nel sangue dell’agnello.

16. LA POTENZA DI CRISTO (AP. 21)

 

“VOLGITI A NOI”

W GESU’

ORATORIO DI NATALE

Operetta musicale popolare religiosa di Giacomo Campanile. Aprile 2020

1. LODE LODE 

1. Benedite il Signore (Salmo 134)

12. SPERI ISRAEL (SALMO 130)

6. LA SAPIENZA

 7. Tutto è vanità ( DAL QUOELET)

8. QUANTO SONO AMABILI (Salmo 84)

10. IL PROFETA DI JAHVE (GEREMIA 1,4-7)

3. ABRAMO (Genesi 12,1-3)

4.  MIA FORZA E MIO CANTO (SALMO 117)

5. APRIMI SORELLA MIA (Cantico dei Cantici)

18.  VOLGITI A NOI

19. VIVA GESÙ

20. ORA LASCIA (Lc 2,29-32)

22. LE NOZZE DI CANA (Giovanni 2,1-12)

22. INNO DI GIUBILO. (LUCA 10,21)

25. IL SIGNORE DELLA DANZA

28. GESU’ LUCE DA LUCE (DALLA LITURGIA)

IL SIGNORE E’ IL MIO PASTORE. SALMO 22

Filed under: Senza Categoria — giacomo.campanile @ 12:12
Il Signore è il mio pastore,
non manco di nulla
su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce

Rit. Mi rinfranca per il giusto cammino

per amore del suo nome ( 2 Volte)

Se dovessi camminare in una valle oscura

non temerei alcun male

il tuo bastone e il tuo vin castro mi danno sicurezza

Rit. Felicità e grazia mi saranno compagne

tutti i giorni della  mia vita. (2 Volte)

Per me prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici

cospargi d’olio il mio capo il mio calice trabocca

Abiterò nella casa del Signore

tutti i giorni della mia vita. ( 2 volte)

Tutto è vanità Testo e musica G.Campanile

Filed under: Senza Categoria — giacomo.campanile @ 11:21



Rit. Tutto è vanità,  4 volte
Mangiare, bere godere, 
tutto è dono di Dio
lo stolto cammina nel buio. 
Vivi il momento presente

Rit. Tutto è vanità 4 volte
C’è un tempo per  ridere 
c’è un tempo per piangere
c’è un tempo per vivere 
un tempo per morire

Rit. Tutto è vanità,  4 volte
Meglio la fine del principio 
gli uomini sono come le bestie. 
4 volte.

https://www.youtube.com/watch?v=lba71B2fuaM

Giacomo Campanile. Tutto è vanità

Do                     la-                        re-                       sol7

Rit. Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità.

Do                     la-                        re-                       sol7

Mangiare, bere godere, tutto è dono di Dio

lo stolto cammina nel buio.

Vivi il momento presente

Rit. Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità,

C’è un tempo per  ridere

c’è un tempo per piangere

c’è un tempo per vivere

un tempo per morire

Rit. Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità.

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

3 Maggio 2016

Tutto è vanità. Qoèlet Nell’Ecclesiaste ascoltiamo la voce scettica del cosiddetto “insegnante”. Egli osserva che vivere secondo gli insegnamenti del libro dei Proverbi non porta sempre a risultati positivi. A volte la vita è difficile, e supera ogni possibile spiegazione logica. Come possiamo vivere con questa tensione, e al contempo sforzarci di perseguire la saggezza? L’Ecclesiaste è il secondo dei Libri Sapienziali.

Filed under: Senza Categoria — giacomo.campanile @ 12:25

vanitàlode

Vanitas vanitatum et omnia vanitas (in italiano, “vanità delle vanità, tutto è vanità”) è una locuzione latina. La frase è tratta dalla versione in latino del Qohelet (o Ecclesiaste)

Il Libro dell’Ecclesiaste

Nell’Ecclesiaste ascoltiamo la voce scettica del cosiddetto “insegnante”. Egli osserva che vivere secondo gli insegnamenti del libro dei Proverbi non porta sempre a risultati positivi. A volte la vita è difficile, e supera ogni possibile spiegazione logica. Come possiamo vivere con questa tensione, e al contempo sforzarci di perseguire la saggezza? L’Ecclesiaste è il secondo dei Libri Sapienziali.

Angelo Branduardi – Vanità di vanità

Giacomo Campanile. Tutto è vanità

Papa Francesco: «Vanità, potere e soldi ci allontanano da Gesù»

Leggi di Più: Papa Francesco: Vanità, potere, soldi ci allontanano da Gesù | Tempi.it
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Michele Placido recita l’Ecclesiaste (Qoelet 3/4)

Tutto è vanità

Testo e musica G.Campanile

Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità.

Mangiare, bere godere, tutto è dono di Dio

lo stolto cammina nel buio.

Vivi il momento presente

Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità,

C’è un tempo per  ridere

c’è un tempo per piangere

c’è un tempo per vivere

un tempo per morire

Tutto è vanità,  Tutto è vanità, Tutto è vanità, Tutto è vanità.

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

Meglio la fine del principio gli uomini sono come le bestie

La Sacra Bibbia – CEI
L’Antico Testamento 

I Libri Poetici e Sapienziali

Qoèlet

Vanitas vanitatum et omnia vanitas (in italiano, “vanità delle vanità, tutto è vanità”) è una locuzione latina. Come Nihil sub sole novum, la frase è tratta dalla versione in latino del Qohelet (o Ecclesiaste), un libro sapienziale della Bibbia ebraica e cristiana – in cui ricorre per due volte.

Qoèlet – Capitolo 1.

1) Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme

Prologo

Vanità delle vanità, dice Qoèlet.

Vanità delle vanità: tutto è vanità.

Quale guadagno viene all’uomo

per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?

Canto di A.Branduardi

Vai cercando qua, vai cercando là,
ma quando la morte ti coglierà
che ti resterà delle tue voglie?
Vanità di vanità.
Sei felice, sei, dei pensieri tuoi,
godendo solo d’argento e d’oro,
alla fine che ti resterà?
Vanità di vanità.

Vai cercando qua, vai cercando là,
seguendo sempre felicità,
sano, allegro e senza affanni…
Vanità di vanità.

Se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno
non immagini certo quel che un giorno sarà della tua vanità.

Tutto vanità, solo vanità,
vivete con gioia e semplicità,
state buoni se potete…
tutto il resto è vanità.

Tutto vanità, solo vanità,
lodate il Signore con umiltà,
a Lui date tutto l’amore,
nulla più vi mancherà….

Canto di Giacomo Campanile

Tutto vanità, solo vanità 4 volte

Mangiare bere gioire tutto è dono di Dio

lo stolto cammina nel buio

vivi il momento presente

RIT:

C’è un tempo per ridere

un tempo per piangere

un tempo per vivere

un tempo per muorire

Rit

Meglio la fine del principio

gli uomini sono come le bestie

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