21 Novembre 2016

NATALE 2016. LEZIONE NOVEMBRE

Filed under: LEZIONI 2016-17,LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 08:30

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QUIZ SUL NATALE.

Papa: siate apostoli della gioia del Vangelo

Il Canto di Natale. A Christmas Carol. Charles Dickens (1812-1870)

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SIGNIFICATO TEOLOGICO DEL NATALE

Cur Deus homo? Et Verbum caro factum est.

Significato teologico del mistero dell’Incarnazione del Logos divino.

COLORI DEL NATALE

Colori e simboli della tradizione natalizia

RECITA DI NATALE

IL NATALE NELL’ARTE BREVE VIDEO


Religione e musica. Suoni e melodie della tradizione natalizia.

CANTI DI NATALE . KARAOKE DI NATALE. karaoke. A NATALE PUOI.

A Natale Puoi RAP

SAPORI DEL NATALE

DOLCI DI NATALE

POESIE DEL NATALE. Composizioni poetiche natalizie delle tradizioni popolari

A GESU’ BAMBINO, SABA

Er presepio scritto dal poeta Trilussa

E’ Natale – Madre Teresa di Calcutta

Lui ci ha dato.

SIMBOLI DEL NATALE

Santa Cecilia 22 novembre

La Basilica di Santa Cecilia in Trastevere Roma

14 Novembre 2016

Lo Sport. Lezione novembre 2016

Filed under: LEZIONI 2016-17,LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 16:20
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Lo Sport, morale e religione.
lo sport gioca un ruolo particolarmente importante tra mezzi positivi per mantenere promuovere la salute. Il suo scopo immediato consiste nel permettere al corpo di muoversi e così di irrobustirsi. Oggi lo sport riveste un’importanza decisiva.
Oggi infatti molte persone soffrono per mancanza di movimento. Il lavoro in ufficio, la guida dell’automobile spesso anche il lavoro in fabbrica li obbligano a star seduti o perlomeno a svolgere attività monotone.
Oggi invece l’uomo ha urgente bisogno di fare dello sport per bilanciare il poco movimento che fa nella vita professionale e nello spostarsi da un luogo all’altro. Lo sport ha degli effetti salutari e non solo per il corpo, bensì per tutto l’uomo. Attraverso il mantenimento della salute e del irrobustimento del corpo, lo sport giova all’armonia dell’anima.
C’è molto di vero nel proverbio mens sana in corpore sano. La giusta attività sportiva distoglie l’uomo anche da ciò che è puramente utilitaristico, perché è una specie di gioco. In essa l’uomo sperimenta la gioia del movimento e, inoltre, la libertà della pressione e del lavoro e della lotta quotidiana per l’esistenza.
Lo sport svolge anche una funzione da non sottovalutare, che è quella di contribuire alla costituzione della comunità. In gran parte lo sport consiste nel gioco sportivo comunitario, che unisce gli individui delle varie professioni, stati sociali, di cultura dei vari paesi.
Agonismo, è l’aspirazione a compiere prestazione sportiva di alto livello e le loro gare sportive, ciò non va contro il senso dello Sport. Gli uomini aspirano a raggiungere un alto grado di perfezione anche in questo campo.
Pervertimento dello Sport.
Lo sport praticato in misura esagerata non serve più alla salute alla vita ma li danneggiano. La commercializzazione dello Sport può portare a gravi degenerazioni, quando lo sport viene esercitato come professione, c’è il pericolo che l’aspetto finanziario prende il sopravvento.
La fanatizzazione dello Sport fra quello che lo praticano e anche fra gli spettatori conduce facilmente a comportamenti inumani. Lo sport analizzato può addirittura diventare un idolo cui l’uomo si vende. Allora le manifestazioni sportive diventano surrogato pseudoreligioso del culto. E prestazione sportiva ad alto livello e i campioni diventano oggetto di culto.
La politicizzazione e la radicalizzazione delle competizioni fanno dello sport un muro di divisione.
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La “Salita al Calvario” di Hieronymus Bosch. Gesù porta la croce

Filed under: LEZIONI 2016-17,LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 09:45

«Salita al Calvario» di Hieronymus Bosch, opera del 1516, conservata al Musee des Beaux-Arts di Gand.

Gesù porta la croce

La Salita al Calvario di Hieronymus Bosch è l’ultima opera autografa dell’originale pittore olandese. In una tela rettangolare, dal fondo drammaticamente scuro emergono con violenza volte e gesti. L’autore ha presentato un ipotetico spaccato del cammino verso il Golgota Gesù porta la croce.

 

Descrizione dell’opera 

Ciò che subito appare evidente è la ferma e sovrana calma di Gesù, cosciente di ciò a cui va incontro e soprattutto fermo nella decisione di realizzare fino in fondo la volontà del Padre suo. Tutt’attorno invece è un vociare confuso e drammatico, in cui il tempo sembra essersi fermato. La pittura di Bosch è altamente simbolica e molti particolare rimandano a dei significati nascosti. Lo sfondo scritturistico della scena rappresentata sono i famosi carmi del servo sofferente di cui parla il profeta Isaia.

Cristo non è il centro della folla, infatti nessuno ha lo sguardo rivolto verso di lui, nessuno inoltre sembra che abbia premura di giungere al Calvario, anzi un soldato blocca con lo scudo l’incedere del triste corteo. Non bisogna che Gesù manifesti a tutti la volontà del Padre che vuole la morte del suo unico Figlio per la salvezza di tutto il genere umano.

Simbologie

Bosch ritrae un mondo beffardo e pieno di sé, che non sa che farsene della croce perché ne fabbrica continuamente a danno dei più deboli e dei più indifesi. Il mondo ha paura che appaia il sacrificio della croce di Dio, perché così qualsiasi altro sacrificio e dolore avranno un significato, non saranno più assurdi, ma un ponte che unisce la morte alla vita.

Un Dio che soffre solo la religione cristiana lo ha rivelato e credo che sia uno dei messaggi più sconvolgenti mai intesi nella storia dell’uomo. Ormai siamo così abituati a vedere il crocifisso che non ne facciamo più caso, ma lì si è consumato il più grande atto di amore dell’universo. Dio che muore per amore degli uomini che lo avevano tradito con il peccato, e che lo avrebbero ancora continuato a tradire con molti peccati.

Il mondo che il pittore ritrae a ben guardare allora risulta essere proprio il nostro mondo che esorcizza la croce e il dolore, non ne vuole sentire parlare, la croce è divenuto come un male oscuro da cui bisogna emanciparsi. Il rischio però è cadere nell’irrazionale, nel vociare confuso delle mille verità che non portano al nulla.

Nel mondo ritratto da Bosch ci sono uomini pieni di se, dei pensieri della loro mente, come l’uomo in rosso col cappello da notabile. Uomini pieni della loro brutalità, come quella maschera urlante poco sopra il volto di Cristo, e vi sono gruppuscoli qua e la che tramano e confabulano.

La croce meridiana della storia narrata da Bosch

Eppure se ben osservate quella croce così accuratamente elusa traccia la diagonale dell’intero quadro e sta salda come perno, come unico punto fisso e sicuro della scena. La croce viene così ad essere la meridiana della storia. La trave portante del mondo nuovo che Cristo è venuto ad edificare.

Nonostante tutti i tentativi per rimuoverla, essa svetta sempre al di sopra delle nostre teste e ed è sicura ancora di salvezza per tutti coloro che soffrono e sono piegati sotto il giogo della prova e del dolore quotidiano. La croce è tenuta da Cristo e dal Cireneo. Se notate di quest’ultimo non si vede il volto, però di quel poco che si vede, la bocca, i muscoli facciali distesi e sereni, si percepisce la bontà del gesto. La sua pelle è scura come quella del legno della croce e così anche le sue mani quasi si confondono con le venature dello stesso.

Forse il Cireneo vorrebbe piantare qui la croce e far vedere dove sta la verità, ma Gesù lo invita a continuare. Bisognerà soffrire fino alla fine del mondo, con la certezza però che Lui è sempre con te, non ti abbandona, anzi ti rialza dopo ogni caduta. C’è bisogno solo che tu lo voglia e afferri le mani che Lui continuamente ti tende.

Credo anche che l’anonimato del volto del Cireneo rientri in un preciso piano simbolico, ognuno è chiamato a farsi cireneo dei fratelli, soprattutto di coloro che portando la croce e chiedono aiuto. Quante persone che ti vivono accanto magari ti hanno chiesto aiuto senza che tu te ne accorgessi, o forse anche facendo finta di non vedere.

Diciotto sono i volti che Bosch rappresenta attorno al Cristo, di questi quattordici sono contratti dall’ira, dallo scherno, dai pensieri malvagi: sono le quattordici stazioni della via crucis che, con morsa e dolore, serrano Gesù.

Il volto di Cristo appare l’icona della pace nel caos, della bellezza tra la bruttura del mondo. È un invito a mantenere la calma e la pace anche nei momenti più difficili della vita, anche se è difficile, talvolta addirittura sembra impossibile, ma solo così avrai la certezza di affrontare con lucidità le varie situazione.

Il capo di Gesù appare già reclinato sulla croce, pienamente abbandonato alla volontà del Padre, avrebbe potuto ribellarsi, aveva tanti buoni motivi per farlo, ma non lo fa, la posta in gioco è troppo alta: la salvezza dell’uomo!

 

13 Novembre 2016

Miracoli dal Cielo 2016. LEZIONE NOVEMBRE 2016

Filed under: LEZIONI 2016-17,LEZIONI DI RELIGIONE,Senza Categoria — giacomo.campanile @ 20:12

MIRACOLI DAL CIELO FILM. filmlode miracolilode

DRAMMATICO – DURATA 109′ – USA Quando scopre che Anna, la figlia di dieci anni, è affetta da una rara malattia incurabile, Christy Beam fa di tutto per combattere la causa della bambina e cercare una soluzione. Dopo che Anna ha uno strano incidente e cade da un’altezza di tre piani, accade un vero miracolo che lascia disorientati i medici specialisti, riunisce la sua famiglia e diffonde speranza nella comunità…

DOMANDE PER L’OTTIMO?

Esistono i miracoli?

Cosa intendi per guarigione?

POLITICA E RELIGIONE IN AMERICA. LEZIONE NOVEMBRE 2020

Filed under: LEZIONI 2016-17,LEZIONI DI RELIGIONE — giacomo.campanile @ 19:29

Religione, morale e politica nell’America di oggi

L’arcivescovo Gomez si “congratula” con il democratico: “Riconosciamo che si unisce al defunto presidente John F. Kennedy come secondo presidente degli Stati Uniti a professare la fede cattolica”

I vescovi Usa si congratulano con il neo presidente eletto degli Stati Uniti Joe Bidene lanciano un appello per “l’unità nazionale”. “Ringraziamo Dio per la benedizione della libertà. Il popolo americano si è espresso in queste elezioni. Ora è il momento che i nostri leader si riuniscano in uno spirito di unità nazionale e si dispongano al dialogo e all’impegno per il bene comune”, sottolinea il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, l’arcivescovo di Los Angeles Josè H. Gomez che ricorda che Biden è il secondo presidente Usa a professare la fede cattolica. Dopo il defunto presidente John F. Kennedy.

L’assegnazione al candidato democratico della vittoria elettorale nello stato della Pennsylvania proietta Joe Biden alla Casa Bianca come 46° presidente degli Usa. 77 anni, avvocato, da una vita in politica, Biden è stato per 8 anni vicepresidente con Barack Obama. Ha condotto una campagna dai toni moderati, superando di slancio l’avversario Donald Trump, presidente uscente, che è apparso tutt’altro che rassicurante agli americani, segnati dalla crisi Covid-19, da un’economia in frenata e da diverse tensioni che attraversano il Paese, fra cui un crescente scontro razziale.

“Come cattolici e statunitensi, le nostre priorità e la nostra missione sono chiare. Siamo qui per seguire Gesù Cristo, per testimoniare il suo amore nelle nostre vite e per costruire il suo regno sulla terra”, continua Gomez. “Credo che in questo momento della storia degli Stati Uniti, i cattolici – aggiunge – abbiano il dovere speciale di essere operatori di pace, di promuovere la fraternità e la fiducia reciproca e di pregare per un rinnovato spirito di vero patriottismo nel nostro Paese“.

La democrazia “richiede che tutti noi ci comportiamo come persone virtuose e autodisciplinate. Richiede che rispettiamo la libera espressione delle opinioni e di trattarci gli uni gli altri con carità e civiltà, anche se possiamo essere profondamente in disaccordo nei nostri dibattiti su questioni di diritto e di politica pubblica“, precisa Gomez nella sua dichiarazione riportata da Vatican News: “Così facendo, riconosciamo che Joseph R. Biden, Jr. ha ricevuto abbastanza voti per essere eletto 46esimo presidente degli Stati Uniti. Ci congratuliamo con il signor Biden e riconosciamo che si unisce al defunto presidente John F. Kennedy come secondo presidente degli Stati Uniti a professare la fede cattolica. Ci congratuliamo anche con il senatore della California Kamala D. Harris, che diventa la prima donna della storia ad essere eletta vicepresidente”.

“Chiediamo alla Beata Vergine Maria, patrona di questa grande nazione, di intercedere per noi. Ci aiuti a lavorare uniti per realizzare la bella visione dei missionari e fondatori degli Stati Uniti: una nazione sotto Dio, dove si difende la santità di ogni vita umana e si garantisce la libertà di coscienza e di religione”, conclude il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.

Va ricordato però – come messo in luce dall’agenzia americana Catholic News Agency – che sebbene sarà il secondo presidente cattolico nella storia degli Stati Uniti, Biden abbia già dovuto affrontare le critiche dei vescovi statunitensi per un’agenda politica che include una protezione legale estesa e finanziamenti federali per l’aborto.

Se il candidato presidente è l’erede religioso di Kennedy (la fede non c’entra con la politica), la sua vice usa da sempre il potere per colpire apertamente la Chiesa

http://www.termometropolitico.it/1225708_sondaggi-usa-2016-elezioni-presidenziali-religione-trump-clinton.html

http://www.marcotosatti.com/2016/11/10/hillary-trump-la-religione-conta-ancora-alle-elezioni-pare-di-si-un-messaggio-per-il-papa/

SGARBI SU TRUMP

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