ECCLESIOLOGIA NEI PRIMI TRE SECOLI
La realtà dell’autocoscienza della chiesa si sviluppò negli scritti apostolici, degli apologisti, degli autori ecclesiastici sia che occidentali, che vissero prima ed intorno aI concilio di Nicea del 325. Anche se in questi scritti è viva soprattutto la testimonianza di una esperienza ecclesiale, possiamo scorgere tuttavia un abbozzo di riflessioni che scopre, sia pure in modo disorganico aspetti fondamentali della chiesa.
Nella Didachè (INSEGNAMENTO)‚ (110), piccolo catechismo per i primi cristiani è presente nella seconda parte un manuale liturgico ( “azione per il popolo”) è «il servizio pubblico, liberamente assunto, in favore del popolo».) con indicazioni per il culto ( significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro) battesimo, Rito con cui una persona, mediante abluzione e l’osservanza della forma prescritta, entra a far parte della Chiesa: è il primo dei sette sacramenti
Il digiuno è uno stato di privazione degli alimenti, volontaria o imposta.
cena del Signore. Cena del Signore, è contemporaneamente sacrificio in cui si perpetua il sacrificio della croce, memoriale della morte e risurrezione del Signore, sacro convito in cui, per mezzo della comunione del corpo e del sangue del Signore, il popolo di Dio partecipa ai beni del sacrificio pasquale
Preghiere
La nozione di chiesa possiede un carattere di universalità. Anche gli attributi di unità e di santità sono particolarmente sottolineati. Il simbolo dell’unità è il pane eucaristico che da una moltitudine forma un unico pane. Nella Didachè‚ vengono descritte prescrizioni disciplinari relative agli apostoli itineranti, ai profeti e alle cariche ecclesiastiche.
L’Epistola ai Corinti di Clemente Romano Papa, scritta nel 96 circa un documento di rilievo per lo studio dello sviluppo organizzazione della chiesa, delle nozioni di tradizione e di successione apostoli della posizione della chiesa di fronte allo stato. Essa ha una grande importanza anche per la questione del primato della chiesa romana di cui reca una prova storica del suo esercizio. Nella lettera si distingue nettamente tra gerarchia e laicato (40,5). I membri della chiesa sono chiamati: vescovi, presbiteri, diaconi. La loro funzione importante è la celebrazione della liturgia (44,4). Clemente i non esita a mettere in stretta relazione la chiesa con le Tre persone divine.