Prof non vedo l’ora di poter ammirare questi bellissimi dipinti..Sono sicura che Giovedì sarà una gita stupenda alla scoperta delle opere del Pinturicchio, del Caravaggio e di altri famosi pittori.
Lode Prof!!
Comment by Flavia bernardo Ciddo — 4 Febbraio 2009 @ 12:27
In questa dimora di Dio v’appaion ograndi capovolavori, tale la conversione di Paolo ad opera di Caravaggio, in cui in primo piano appare in risalto lo sproporzionato deretano del cavallo, ciò con intento polemico colle gerarchie ecclesiastiche dell’epoca, ma un’opera così meravigliosa non può che esser frutto d’un amore per ciò che si realizza, ciò ricorda la storia d’un altro pittore del sito (n.d.r.). Altre innumerevoli e mirabili opere son presenti in essa, e per elencarle vi vorrebbero mesi, e selezionarne solo alcune sarebbe
un torto pell’altre.
Lo stile che caratterizzava la maggior parte degli artisti era estremamente legato ad un tipo di cultura accademica che si basava prevalentemente sullo studio dell’arte classica, Carabaggio invece sta nel naturalismo della sua opera, espresso nei soggetti dei suoi dipinti e nelle atmosfere in cui la plasticità delle figure viene evidenziata dalla particolare illuminazione che teatralmente sottolinea i volumi dei corpi che escono improvvisamente dal buio della scena.
Comment by Baldassarre Alessio — 4 Febbraio 2009 @ 12:34
In questa chiesa, nata sulle fondamenta della probabile tomba dell’imperatore Nerone, l’arte degli uomini, dono di Dio, crea capolavori di inestimabile valore culturale per le future generazioni, che potranno così ammirare in queste opere la geniale mente creatrice di questi incredibili artisti.
L’espressività dei dipinti di Caravaggio è inimitabile. Egli è dotato di singolare versatilità nella rappresentazione dei soggetti, ed inoltre è capace di infondere un pathos di altissimi picchi, come è manifesto nel dipinto “La Converione Di San Paolo”, sito nella Cappella Cerasi della Basilica di Santa Maria del Popolo. Ammmmé mi piace molto tantissimo.
Laus!! Laudemus Eum!!
Comment by Ivan Spurio Venarucci — 4 Febbraio 2009 @ 12:38
Le opere sono molto belle…..sembrano quasi esprimere vere emozioni…ricche di pathos….non vedo l’ora di vederli dal vivo….sarà un’esperianze molto significativa….!
Comment by Giulia Rocchitelli — 4 Febbraio 2009 @ 12:39
Non vedo l’ora di poter ammirare lo splendido dipinto su tela del Caravaggio raffigurante La Crocifissione di S. Pietro. Nel quadro la luce investe la croce e il santo, entrambi simbolo della fondazione e della costruzione della Chiesa, attraverso il martirio del suo fondadore. La luce altresì investe i carnefici, qui raffigurati non come aguzzini che agiscono in maniera brutalmente gratuita, ma come uomini semplici, costretti ad un lavoro faticoso.
Lode al Signore e S.Pietro fondatore!
Mitico Prof!
Comment by Marco Piazzalunga — 4 Febbraio 2009 @ 12:39
IL 24 settembre 1600 Caravaggio promette a Monsignor Tiberio Cerasi, suo grande estimatore, due quadri: la conversione di Paolo e il martirio di Pietro. Caravaggio riesce a ultimare le due opere quando Mons. Cerasi è già morto e cambia idea: vende i primi due dipinti a un altro prelato, il card Sannesio, e ne realizza altri due quelli che ancora oggi possiamo vedere nella cappella Cerasi. Nella Conversione della Cappella Cerasi l’evento è tutto interiore e investe Saulo rovesciando la prospettiva della sua vita.
Caravaggio lo dipinge accuratamente vestito, un abbigliamento dove nulla è lasciato al caso. Lo dipinge con abbondanza di rosso. L’evento è tanto interiore da essere collocato addirittura dentro una stalla e non fuori sulla via, come le fonti sembrano suggerire.
Saulo cade ponendosi nella stessa direzione di chi osserva, volta le spalle al pubblico e ciò che del volto vediamo è solo lo scorcio possibile grazie alla caduta. Saulo è il primo di molti. Indubbiamente la sua cosiddetta conversione fu un evento cardine della prima cristianità. Noi, cristiani provenienti dai goim, cioè dai gentili, dai non ebrei, siamo nel Mistero grazie a Lui. Saulo è la porta al Mistero di quella luce.Ciò che Saulo deve cambiare è il modo, la prospettiva dalla quale guardare quella verità in cui credeva fin dalla giovinezza. Potremmo dire che Saulo era già nel desiderio di Dio, ma ha dovuto pervenire alla fede reale dentro il riconoscimento di una presenza, la quale coincideva con il suo più vero desiderio.
Così Caravaggio pone il cavallo di traverso, lungo tutta la tela, posto per sbarrargli il cammino. Saulo si è imbattuto in una presenza che non è rimasta astrazione: nel profilo di questo servo piace riconosce la povertà fiduciosa di una compagnia, quella della Chiesa che aiutò Saulo a diventare Paolo, a cambiare direzione e modo di pensare, indirizzando il passo sulle orme di Colui che, un tempo perseguitato, sarebbe diventato la ragione stessa del suo martirio.
Comment by Elena Ruscio I c — 4 Febbraio 2009 @ 12:40
In questo fantastico insieme di meravigliosi dipinti,mi ha particolarmente colpito la seconda pittura del Pinturicchio che raccoglie in un fantastico paesaggio le figure più importanti della RELIGIONE(per antonomasia)
Comment by Tiziano Valenza 1c(original) — 4 Febbraio 2009 @ 12:41
non vedo l’ora di andare in gita Giovedì per ammirare spendide opere d’arte che scuramente arricchiranno le mie conoscenze al riguardo. il Signore ha dato la vita ad artisti come Pinturicchio ed il Caravaggio per donarci opere fantastiche come quelle che andremo a visitare ed io ne sono entusiasta….
LODE AL SIGNORE !!!!
LODE LODIAMOLO!
Comment by Cecilia Climaco — 4 Febbraio 2009 @ 12:47
lode prof… una delle giornate più belle dell’anno !!! naturalmente oltre a quella del concerto !!! santa maria del popolo è assolutamente incredibile… una delle cose più belle che è possibile ammirare a roma… LODE !!!!!
Comment by francesco pepe — 4 Febbraio 2009 @ 12:49
Michelangelo Merisi, detto Caravaggio ha dipinto un quadro anche per la chiesa di s maria del popoloSpettacolare è, oltre all’illuminazione, la resa dei particolari: le venature del legno della croce, il piede nero dell’aguzzino chino, le rughe sulla fronte dell’aguzzino di sinistra, il riflesso della luce sulle unghie del Santo e dell’aguzzino che tende la corda.
La chiesa di Santa Maria del Popolo è un luogo stupendo, e le pitture ed i quadri che ospita lo sono altrettanto. Spero che ci andremo al più presto! Lode proff
Prof non vedo l’ora di poter ammirare questi bellissimi dipinti..Sono sicura che Giovedì sarà una gita stupenda alla scoperta delle opere del Pinturicchio, del Caravaggio e di altri famosi pittori.
Lode Prof!!
Comment by Flavia bernardo Ciddo — 4 Febbraio 2009 @ 12:27
In questa dimora di Dio v’appaion ograndi capovolavori, tale la conversione di Paolo ad opera di Caravaggio, in cui in primo piano appare in risalto lo sproporzionato deretano del cavallo, ciò con intento polemico colle gerarchie ecclesiastiche dell’epoca, ma un’opera così meravigliosa non può che esser frutto d’un amore per ciò che si realizza, ciò ricorda la storia d’un altro pittore del sito (n.d.r.). Altre innumerevoli e mirabili opere son presenti in essa, e per elencarle vi vorrebbero mesi, e selezionarne solo alcune sarebbe
un torto pell’altre.
Comment by Riccardo Venturi — 4 Febbraio 2009 @ 12:31
La chiesa Santa Maria del popolo ospita una serie di quadri significativi oltre che belli e carichi di patos.
Comment by Nadejda Gulica — 4 Febbraio 2009 @ 12:33
Lo stile che caratterizzava la maggior parte degli artisti era estremamente legato ad un tipo di cultura accademica che si basava prevalentemente sullo studio dell’arte classica, Carabaggio invece sta nel naturalismo della sua opera, espresso nei soggetti dei suoi dipinti e nelle atmosfere in cui la plasticità delle figure viene evidenziata dalla particolare illuminazione che teatralmente sottolinea i volumi dei corpi che escono improvvisamente dal buio della scena.
Comment by Baldassarre Alessio — 4 Febbraio 2009 @ 12:34
In questa chiesa, nata sulle fondamenta della probabile tomba dell’imperatore Nerone, l’arte degli uomini, dono di Dio, crea capolavori di inestimabile valore culturale per le future generazioni, che potranno così ammirare in queste opere la geniale mente creatrice di questi incredibili artisti.
Comment by Marco Fabio Fuccelli 1C — 4 Febbraio 2009 @ 12:37
L’espressività dei dipinti di Caravaggio è inimitabile. Egli è dotato di singolare versatilità nella rappresentazione dei soggetti, ed inoltre è capace di infondere un pathos di altissimi picchi, come è manifesto nel dipinto “La Converione Di San Paolo”, sito nella Cappella Cerasi della Basilica di Santa Maria del Popolo. Ammmmé mi piace molto tantissimo.
Laus!! Laudemus Eum!!
Comment by Ivan Spurio Venarucci — 4 Febbraio 2009 @ 12:38
Le opere sono molto belle…..sembrano quasi esprimere vere emozioni…ricche di pathos….non vedo l’ora di vederli dal vivo….sarà un’esperianze molto significativa….!
Comment by Giulia Rocchitelli — 4 Febbraio 2009 @ 12:39
Non vedo l’ora di poter ammirare lo splendido dipinto su tela del Caravaggio raffigurante La Crocifissione di S. Pietro. Nel quadro la luce investe la croce e il santo, entrambi simbolo della fondazione e della costruzione della Chiesa, attraverso il martirio del suo fondadore. La luce altresì investe i carnefici, qui raffigurati non come aguzzini che agiscono in maniera brutalmente gratuita, ma come uomini semplici, costretti ad un lavoro faticoso.
Lode al Signore e S.Pietro fondatore!
Mitico Prof!
Comment by Marco Piazzalunga — 4 Febbraio 2009 @ 12:39
IL 24 settembre 1600 Caravaggio promette a Monsignor Tiberio Cerasi, suo grande estimatore, due quadri: la conversione di Paolo e il martirio di Pietro. Caravaggio riesce a ultimare le due opere quando Mons. Cerasi è già morto e cambia idea: vende i primi due dipinti a un altro prelato, il card Sannesio, e ne realizza altri due quelli che ancora oggi possiamo vedere nella cappella Cerasi. Nella Conversione della Cappella Cerasi l’evento è tutto interiore e investe Saulo rovesciando la prospettiva della sua vita.
Caravaggio lo dipinge accuratamente vestito, un abbigliamento dove nulla è lasciato al caso. Lo dipinge con abbondanza di rosso. L’evento è tanto interiore da essere collocato addirittura dentro una stalla e non fuori sulla via, come le fonti sembrano suggerire.
Saulo cade ponendosi nella stessa direzione di chi osserva, volta le spalle al pubblico e ciò che del volto vediamo è solo lo scorcio possibile grazie alla caduta. Saulo è il primo di molti. Indubbiamente la sua cosiddetta conversione fu un evento cardine della prima cristianità. Noi, cristiani provenienti dai goim, cioè dai gentili, dai non ebrei, siamo nel Mistero grazie a Lui. Saulo è la porta al Mistero di quella luce.Ciò che Saulo deve cambiare è il modo, la prospettiva dalla quale guardare quella verità in cui credeva fin dalla giovinezza. Potremmo dire che Saulo era già nel desiderio di Dio, ma ha dovuto pervenire alla fede reale dentro il riconoscimento di una presenza, la quale coincideva con il suo più vero desiderio.
Così Caravaggio pone il cavallo di traverso, lungo tutta la tela, posto per sbarrargli il cammino. Saulo si è imbattuto in una presenza che non è rimasta astrazione: nel profilo di questo servo piace riconosce la povertà fiduciosa di una compagnia, quella della Chiesa che aiutò Saulo a diventare Paolo, a cambiare direzione e modo di pensare, indirizzando il passo sulle orme di Colui che, un tempo perseguitato, sarebbe diventato la ragione stessa del suo martirio.
Comment by Elena Ruscio I c — 4 Febbraio 2009 @ 12:40
In questo fantastico insieme di meravigliosi dipinti,mi ha particolarmente colpito la seconda pittura del Pinturicchio che raccoglie in un fantastico paesaggio le figure più importanti della RELIGIONE(per antonomasia)
Comment by Tiziano Valenza 1c(original) — 4 Febbraio 2009 @ 12:41
non vedo l’ora di andare in gita Giovedì per ammirare spendide opere d’arte che scuramente arricchiranno le mie conoscenze al riguardo. il Signore ha dato la vita ad artisti come Pinturicchio ed il Caravaggio per donarci opere fantastiche come quelle che andremo a visitare ed io ne sono entusiasta….
LODE AL SIGNORE !!!!
LODE LODIAMOLO!
Comment by Cecilia Climaco — 4 Febbraio 2009 @ 12:47
lode prof… una delle giornate più belle dell’anno !!! naturalmente oltre a quella del concerto !!! santa maria del popolo è assolutamente incredibile… una delle cose più belle che è possibile ammirare a roma… LODE !!!!!
Comment by francesco pepe — 4 Febbraio 2009 @ 12:49
Michelangelo Merisi, detto Caravaggio ha dipinto un quadro anche per la chiesa di s maria del popoloSpettacolare è, oltre all’illuminazione, la resa dei particolari: le venature del legno della croce, il piede nero dell’aguzzino chino, le rughe sulla fronte dell’aguzzino di sinistra, il riflesso della luce sulle unghie del Santo e dell’aguzzino che tende la corda.
Comment by Nadejda Gulica — 4 Febbraio 2009 @ 12:52
La chiesa di Santa Maria del Popolo è un luogo stupendo, e le pitture ed i quadri che ospita lo sono altrettanto. Spero che ci andremo al più presto! Lode proff
Comment by emilia — 7 Febbraio 2009 @ 08:38