video Monte Ciocci . Monte della Gioia.
Giovedì SONO A MILANO vi DEVO PORTARE IN GITA A MONTE CIOCCI
E ALL UDIENZA DEL PAPA
GIUBILEO 2025 PELLEGRINI DELLA SPERANZA
Aperto nel 2013 e dal 2016 incluso nella Riserva Naturale di Monte Mario, il Parco di Monte Ciocci è uno dei parchi più “giovani” della città: una grande area verde tra il Vaticano e il quartiere di Monte Mario, una collina da cui si gode un panorama eccezionale su quasi tutta Roma, e in particolare sulla Basilica di San Pietro.
Il toponimo “Ciocci” deriva secondo alcuni da papa Giulio III, al secolo Giovanni Maria Ciocchi del Monte, proprietario della villa cinquecentesca realizzata forse da Baldassarre Peruzzi per l’amico umanista Blosio Palladio, di cui oggi rimane solo un torrione rimaneggiato in stile neogotico, la “Torre della luna”. Secondo altre fonti, il nome della collina sarebbe invece collegato all’architetto di fiducia di papa Pio IX, Francesco Ciocci. Alla fine dell’Ottocento risalgono le due vecchie “casematte” a sud est del parco, parte della Cinta Fortificata del Campo Trincerato di Roma. Negli anni Settanta, la collina venne occupata da povere baracche di sbandati e operai: anche per questo motivo fu scelta da Ettore Scola come location del film Brutti, sporchi e cattivi con l’indimenticabile Nino Manfredi.
La natura incontaminata, i prati e gli eucalipti, piantati negli anni Trenta del Novecento per drenare il terreno molto ripido, sono tra i punti di forza del parco, oltre naturalmente alla terrazza panoramica con vista privilegiata sul “Cupolone” che, nelle belle giornate, permette di scorgere sullo sfondo anche i monti del Lazio. Nel 2014, al suo interno è stata inoltre inaugurata una pista ciclopedonale (definita anche Parco Lineare): lunga cinque chilometri e con dieci punti di accesso dalle strade tradizionali, collega Monte Ciocci con Monte Mario, incrociando quattro stazioni (Appiano, Balduina, Gemelli e Monte Mario). La pista ricalca il vecchio tracciato della ferrovia Roma-Viterbo e mette a disposizione aree giochi per bambini, tante panchine e una pista di pattinaggio, sfruttando una superficie di ben sei ettari.
Ferdinando Imposimato (Maddaloni, 9 aprile 1936) è un magistrato, politico e avvocato italiano. È presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.
La preside Rita Sciuto dell''Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici L. Einaudi di Roma (che si trova in via Santa Maria alle Fornaci 1 ed è un Istituto principale di II grado) ha invitato il noto senatore Ferdinando Imposimato,Si è occupato della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo: è stato il giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro (1978), l'attentato al papa Giovanni Paolo II (1981), l'omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet, e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Si occupa anche della difesa dei diritti umani. Invitato all'Istituto Einaudi per un incontro con gli studenti che si terrà giovedì 11 alle 10 nell'aula magna dell'istituto. Per denunciare gli illeciti e i delitti mafiosi, Nel 1983, il fratello Franco viene ucciso per una vendetta trasversale. Nel 1984 viene designato come rappresentante dell'Italia a Strasburgo per i problemi del terrorismo internazionale con abuso delle immunità diplomatiche e redige la "mozione finale" approvata all'unanimità dai rappresentanti dei 16 paesi dell'Europa. Nel 1986, dopo che le continue minacce di Cosa Nostra gli fanno lasciare la magistratura, diviene consulente legale delle Nazioni Unite nella lotta alla droga. Si reca più volte, per incarico dell'ONU, nei paesi dell'America Latina per i programmi di rafforzamento del sistema legale dei paesi afflitti dal narcotraffico. L'iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza. All'evento parteciperà il prof. Giacomo Campanile con il suo piccolo coro del Montale con canti di rilevanza sociale e di denuncia contro ogni ingiustizia.