18 Dicembre 2009

una sintesi dell’Octavius di Minucio Felice, adatta a un formato mobile:
Octavius: Un dialogo tra fede e ragione
L’Octavius è un dialogo scritto da Minucio Felice nel II o III secolo d.C. In questo dialogo, tre amici – Ottavio (cristiano), Cecilio (pagano) e Minucio (arbitro) – discutono sulla spiaggia di Ostia le ragioni della fede cristiana.
* Il confronto: Ottavio difende la fede cristiana, sfatando i pregiudizi comuni dei pagani sull’ateismo, l’immoralità e il fanatismo dei cristiani. Cecilio, invece, rappresenta le posizioni tradizionali della religione romana, basate sui culti e sui miti.
* Argomenti chiave: Ottavio sottolinea la razionalità della fede cristiana, la sua capacità di offrire un senso alla vita e la superiorità morale dei cristiani. Utilizza esempi tratti dalla filosofia e dalla storia per sostenere le sue tesi.
* Esito: Alla fine del dialogo, Cecilio si dichiara convinto dalle argomentazioni di Ottavio, mostrando un’apertura verso la fede cristiana.
Perché leggere l’Octavius?
* Un’apologia del cristianesimo: L’opera è una delle prime difese del cristianesimo scritte in latino.
* Un dialogo affascinante: La forma dialogica rende la lettura piacevole e coinvolgente.
* Una finestra sulla cultura romana: L’Octavius offre uno spaccato della società romana del II-III secolo d.C. e dei dibattiti intellettuali dell’epoca.
In breve:
L’Octavius è un’opera fondamentale per comprendere le origini del cristianesimo e le modalità con cui i primi cristiani difendevano la propria fede di fronte alle accuse dei pagani.
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