Nella sua ultima domenica di soggiorno a Castel Gandolfo Benedetto XVI si rivolge ai fedeli, durante l’Angelus, con un prezioso commento al passo del Vangelo che racconta la parabola del ricco Epulone e del povero Lazzaro.
Il primo veste riccamente e vive nel lusso e viene condannato al fuoco eterno,mentre il secondo vive nella miseria, ma viene premiato e portato in Cielo dagli Angeli.
“Il messaggio della parabola va oltre la semplice condanna dei ricchi, sostiene il Papa, vuole invitarci a seguire la legge di Dio finchè siamo in vita”.
“In particolare ci trasmette due insegnamenti: il primo è che Dio ama i poveri e li solleva dalla loro umiliazione, il secondo è che il giudizio divino è eterno, per cui siamo chiamati a seguire la strada che Dio ci indica, quella della carità”.
“Al termine della vita ci sarà chiesto, infatti, come abbiamo usato il tempo a nostra disposizione e se abbiamo dimostrato carità verso il prossimo” .
“S. Vincenzo de Paoli la cui festa è domani, prosegue Benedetto XVI, nella sua vita di sacerdote incontrò sia i nobili che gli abitanti dei bassifondi. Per questi ultimi seppe organizzare con grande zelo forme stabili di assistenza per i poveri e gli emarginati. Numerosi gruppi di volontari seguirono il suo invito, mettendo tempo e beni a disposizione dei poveri”.
Solo il vero Amore dunque dona la felicità.
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Questo è un Articolo pubblicato sul giornale del 27/09/2010 – 94 letture
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