simbolilode
CANZONI DI SAN REMO DELLA NONNA
Il simbolo, invece, unisce due realtà apparentemente differenti (la parola stessa simbolo, dal greco symbàllò, «metto insieme», esprime questa capacità di unire).
Le catacombe erano delle aree cimiteriali sotterranee utilizzate nell’antichità.
Sono solitamente scavate nel tufo, tipica roccia facilmente lavorabile, e possono avere anche più livelli, con profondità che arrivano fino a trenta metri.
Le più celebri sono quelle cristiane, anche se ne esistono esempi legati ad altre religioni: ne esistono anche di fenicie e pagane, già gli etruschi e gli ebrei usavano seppellire i loro morti in camere sotterranee. I cristiani ricrearono tale pratica inumativa abbandonando, per la fede nella resurrezione dei corpi, l’uso della cremazione pagana.
Le catacombe romane, in numero di quaranta nel suburbio, furono costruite lungo le vie consolari, come la via Appia, la via Ostiense, la via Labicana, la via Tiburtina, e la via Nomentana.
A Roma esistono anche catacombe ebraiche come quelle di Vigna Randanini e Villa Torlonia.
Via Aurelia
Catacomba di San Pancrazio
Catacomba di Calepodio, Catacomba dei due Felici **,Catacomba dei Santi Processo e Martiniano **, Via Portuense, Catacomba di Ponziano, Catacombe di Generosa, Via Ostiense, Tomba di san Paolo, Tomba di san Timoteo **, Catacombe di Commodilla, Catacomba di Santa Tecla
Via Ardeatina
Catacomba dei Santi Marco e Marcelliano (o di Basileo)
Catacombe di Domitilla ,Catacomba della Nunziatella, Catacomba di Balbina **
Via Appia
Catacombe di San Callisto
Catacombe di Pretestato
Catacombe di San Sebastiano
Ipogeo di Vibia (con sepolture promiscue, pagane e cristiane), Catacombe di Vigna Randanini *
Via Latina
Catacomba dei Santi Gordiano ed Epimaco
Catacomba di Aproniano,Ipogeo di via Dino Compagni, Ipogeo di Trebio Giusto
Via Labicana
Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, Catacombe di San Zotico, Ipogeo degli Aureli (catacomba gnostica), Catacomba di San Castulo
Via Tiburtina
Catacomba di San Lorenzo (o di Ciriaca)
Catacomba di Novaziano, Catacomba di Sant’Ippolito
Catacomba di Santa Sinforosa (oggi nel territorio di Tivoli)
Via Nomentana
Catacomba di San Nicomede
Catacomba di Sant’Agnese
Catacomba maggiore, Catacombe di sant’Alessandro
Catacombe di Villa Torlonia *, Via Salaria nova
Catacombe di Santa Felicita, Catacomba di Trasone, Catacomba di Sant’Ilaria
Catacomba dei Giordani, Catacombe di Priscilla
Catacombe di via Anapo, Via Salaria vetus
Catacomba di San Panfilo, Catacomba di Sant’Ermete (o di Bassilla)
Ipogeo di via Livenza, Catacomba ad clivum Cucumeris **, Via Flaminia
Catacomba di San Valentino
CROCE: e’ il simbolo cristiano più’ diffuso, riconosciuto in tutto il mondo. e’ una rappresentazione stilizzata dello strumento usato dai romani per la tortura e l’esecuzione capitale tramite crocifissione, il supplizio che secondo i vangeli e la tradizione cristiana e’ stato inflitto a Gesu’ Cristo. Tuttavia si tratta di una forma simbolica molto antica, un arche’tipo che prima del cristianesimo aveva gia’ assunto un significato universale: rappresenta l’unione del cielo con la terra, della dimensione orizzontale con quella verticale, congiunge i quattro punti cardinali ed e’ usata per misurare e organizzare le piante degli edifici e delle citta’. Con il cristianesimo assume significati nuovi e complessi come il ricordo della passione, morte e risurrezione di Gesu’; e come un monito dell’invito evangelico ad imitare Gesu’ in tutto e per tutto, accettando pazientemente anche la sofferenza. Tipi di croce:
“crux commissa” (T), “croce latina” (†, detta anche “crux immissa“), “croce greca” (con i bracci uguali)
PAVONE: simbolo della resurrezione e della vita eterna.
La sua celebrità risale al mondo classico ed era tale da farlo comparire persino in alcune monete dell’antica Grecia. Si riteneva che sue carni, in particolari condizioni, non sarebbero mai andate in putrefazione. Per questo era considerato anche come un simbolo di immortalità.
Questa e’ la ragione per cui le sue raffigurazioni sono state ritrovate numerose nelle catacombe di Roma.
PALMA. L’antica simbologia della palma del martirio.
La Nave: il simbolo della nave come mezzo di salvezza affonda le sue radici già nell’Antico Testamento, nell’archetipo dell’arca di Noè. Successivamente essa stessa diventerà mezzo di salvezza per coloro che vi salgono a bordo con chiaro riferimento alla Chiesa.
Il Buon Pastore con la pecora sulle spalle, che voleva rappresentare Cristo salvatore e I’ anima che egli si accingeva a salvare;
L’orante, che stava a significare che il defunto (rappresentato con le braccia parte in segno di preghiera) viveva già nella pace divina;
Il monogramma di Cristo: formato da due lettere dell’alfabeto greco, la X (chi) e la P (ro), intrecciate insieme. Con questo monogramma si voleva indicare che la persona scomparsa era di religione cristiana.
Il pesce, che in greco si scrive IXTHYC (ichtùs). Se però le lettere si disponessero verticalmente, esse formerebbero un acrostico, ossia: Iesùs Christòs Theòu Uiòs Sotèr = Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore
La colomba con il ramoscello d’olivo nel becco, che voleva simboleggiare la pace divina.
L’Alfa e l’Omega, che essendo la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, volevano significare che Cristo fosse l’inizio e la fine di tutte le cose.
L’ancora, simbolo dell’anima che raggiunge la salvezza dopo la morte.
Il Pellicano: simboleggia Cristo che dona il proprio corpo come cibo e il proprio sangue come bevanda durante l’ultima cena.
L’Agnello:l’immagine del Cristo. Simbolo di dolcezza, di semplicità, di innocenza, di purezza e di obbedienza, per il suo comportamento e per il suo colore bianco, l’agnello in ogni tempo è stato considerato l’animale sacrificale per eccellenza.
La Fenice. Celebre per essere l’uccello che risorge dalle proprie ceneri, divenne per questo simbolo della resurrezione di Cristo.
Il cervo simbolo del Cristo e del cristiano. il cervo, bello, agile, discreto, mansueto, sfuggente, misterioso. I miti e le leggende di tutti i popoli ne parlano attribuendogli particolari caratteristiche. Non è raro trovarlo in una certa iconografia cristiana laddove il più delle volte indica la sete del credente che anela alle sorgenti d’acqua viva del Cristo, come recita il Salmo 42 “Come la cerva anela ai corsi d’acqua così l’anima mia anela a te, Dio”.
L’orante
CRISTO-ORFEO: nella tradizione latina e greca, Orfeo era un giovane che, avendo perduto la sua sposa, morta per il morso di un serpente, era disceso nel regno dei morti per poterla riportare in vita. I primi cristiani videro in questo racconto un’immagine di Gesu’: come la sposa di Orfeo, anche l’umanita’ era perduta negli inferi a causa di un serpente e, come Orfeo,Gesu’ era andato nel regno dei morti per liberarla. Per questo una delle prime raffigurazioni cristiane nel mondo latino e greco fu proprio un Cristo con l’aspetto di Orfeo.
La VIGNA: simbolo della Chiesa; l’immagine della vigna venne molto usata nelle prime comunita’ cristiane, che le diedero il significato di Chiesa come Comunita’.
La LANTERNA ACCESA: la luce accesa della lampada e’ il simbolo della fede che illumina ogni dubbio e le tenebre, portando serenita’ e chiarezza.