11 Novembre 2010

San Martino di Tours

Filed under: articoli,Religione,SANTI — giacomo.campanile @ 12:29

El Greco (Domenikos Theotokopoulos) (Greek, 1541 – 1614 ), Saint Martin and the Beggar, 1597/1599, oil on canvas with wooden strip added at bottom, Widener Collection

ARTE

SAN MARTINO
Nasce in Pannonia (oggi in Ungheria) a Sabaria da pagani. Viene istruito sulla dottrina cristiana ma non viene battezzato. Figlio di un ufficiale dell’esercito romano, si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia.

È in quest’epoca che si colloca l’episodio famosissimo di Martino a cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello militare, per difendere un mendicante dal freddo. Lasciato l’esercito nel 356, già battezzato forse ad Amiens, raggiunge a Poitiers il vescovo Ilario che lo ordina esorcista (un passo verso il sacerdozio). Dopo alcuni viaggi Martino torna in Gallia, dove viene ordinato prete da Ilario.

Nel 361 fonda a Ligugé una comunità di asceti, che è considerata il primo monastero databile in Europa. Nel 371 viene eletto vescovo di Tours. Per qualche tempo, tuttavia, risiede nell’altro monastero da lui fondato a quattro chilometri dalla città, e chiamato Marmoutier. Si impegna a fondo per la cristianizzazione delle campagne. Muore a Candes nel 397.

di Giacomo Campanile
redazione@vivereroma.org

http://www.vivereroma.org/index.php?page=articolo&articolo_id=269577

Questo è un Articolo pubblicato sul giornale del 11/11/2010

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Con l’espressione “Estate di San Martino

in Europa si intende quel particolare fenomeno meteorologico per cui il periodo intorno all’11 novembre è spesso contraddistinto da cielo sereno e temperatura in aumento.

La leggenda vuole che il tempo, da freddissimo, sia divenuto mite in seguito alla donazione, da parte di Martino, di metà del proprio mantello a un mendicante. La notte seguente gli apparve in sogno Gesù Cristo che diceva agli angeli: “Martino, il quale ancora non è che un catecumeno, mi ha coperto con la sua veste“. Quest’atto di carità, che avrebbe compiuto quando era un giovane soldato ad Amiens, ha ispirato il motivo iconografico più frequente nei dipinti e sculture a lui dedicati.

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