26 Novembre 2018
HEGEL (Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831) è stato un filosofo tedesco, considerato il rappresentante più significativo dell’idealismo tedesco.
È autore di una delle linee di pensiero più profonde e complesse della tradizione occidentale; la sua riflessione filosofica nasce all’interno dell’ambiente culturale tedesco di inizio Ottocento, dominato dalla filosofia kantiana e dai suoi sviluppi idealistici.
Hegel filosofo tedesco luterano, nasce come teologo, studia teologia a Tubinga si laurea con una tesi su Cristologia con il titolo “la vita di Gesù” con interpretazione gnostica del Salvatore.
Altro autore importante è Spinoza: per Hegel, infatti, uno dei compiti della filosofia è quello di elaborare la tesi spinoziana per cui “l’Assoluto è sostanza” e svilupparla ulteriormente mostrando che “l’Assoluto è soggetto”.
La tesi centrale del pensiero di Baruch Spinoza è l’identificazione panteistica o, meglio, immanentistica di Dio con la Natura (Deus sive Natura) ed in essa convergono i temi ed i motivi appartenenti alle tradizioni culturali più disparate, la teologia giudaica, la filosofia ellenistica, la filosofia neoplatonica-naturalistica del Rinascimento, il razionalismo cartesiano ed il pensiero arabo, ed infine le sfumature di Thomas Hobbes.
Hegel filosofo tedesco luterano, nasce come teologo, studia teologia a Tubinga si laurea con una tesi su Cristologia con il titolo “la vita di Gesù” con interpretazione gnostica del Salvatore.
La filosofia di Hegel è profondamente panteista ( tutto è dio).
La religione viene inglobata nella filosofia. Lo Spirito assoluto si manifesta non nel santo ma ne filosofo.
SINISTRA HEGELIANA – MARX L. Feuerbach. Hegel è all’origine dell’ateismo in quanto identificando dio con il mondo elimina il concetto di trascendenza e di creazione, Marx porta le conclusioni, “vedo il mondo non vedo dio per questo dio non esiste”.
Teologia della storia
n questo caso Hegel ha ragione.
Hegel, nel suo esame della storia, utilizza infatti l’immagine del “banco da macellaio” per descrivere la violenza, la sofferenza e le ingiustizie che caratterizzano il corso degli eventi storici.
Cosa significa questa metafora?
* Violenza e sofferenza: La storia, secondo Hegel, è costellata da conflitti, guerre e rivoluzioni che portano immense sofferenze all’umanità. Il “banco da macellaio” rappresenta visivamente questa crudeltà.
* Irrazionalità: Nonostante la ricerca di un senso e di una razionalità nella storia, Hegel sottolinea come spesso gli eventi seguano logiche irrazionali, guidati da passioni, interessi e forze incontrollabili.
* Transitorietà: L’immagine del “banco da macellaio” evidenzia anche la transitorietà delle grandi civiltà e dei regimi politici, che sorgono e cadono nel corso del tempo.
Perché Hegel utilizza questa immagine così forte?
* Stimolare la riflessione: Hegel vuole spingere il lettore a riflettere sulla natura della storia e sul ruolo della sofferenza umana nel suo sviluppo.
* Contrastare l’ottimismo: L’immagine del “banco da macellaio” contrasta con visioni troppo ottimistiche della storia, che vedono nel progresso un percorso lineare e privo di contraddizioni.
È importante sottolineare che:
* Hegel non è un pessimista: Pur sottolineando la violenza della storia, Hegel non nega la possibilità di un progresso spirituale dell’umanità.
* La metafora è un’immagine: L’immagine del “banco da macellaio” è una metafora potente, ma non deve essere presa alla lettera. La storia è un fenomeno complesso e multiforme, che non può essere ridotto a una singola immagine.
Vuoi approfondire questo argomento? Potrei fornirti maggiori dettagli sul pensiero di Hegel, oppure confrontarlo con altre interpretazioni della storia.
Ti interesserebbe sapere come altri filosofi hanno interpretato la storia?
Cosa ne pensi di questa visione della storia?
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